Beni culturali e memoria digitale
di Maria Teresa Petti
La digitalizzazione sta diventando, negli ultimi anni, uno degli
obiettivi più importanti all’interno delle complesse problematiche
riguardanti la salvaguardia e la fruibilità del patrimonio
culturale. Lo scopo è la volontà di rivoluzionare il modo di
conservare documenti di qualsiasi tipo, dalle carte di archivio,
ai manoscritti di una biblioteca, ai quadri o sculture di un
qualunque museo. Con la consapevolezza della necessità di rendere
utilizzabili il più possibile i beni culturali, sfruttando al
meglio gli strumenti digitali attualmente a disposizione, ci si
trova di fronte a questioni tecniche, economiche e organizzative
di non sempre facile soluzione. Dal punto di vista strettamente
tecnico uno degli aspetti su cui soffermarsi con attenzione è
l’esigenza di un’alta qualità di acquisizione e riproduzione
digitale di documenti e immagini. Al fine di ottenere risultati
buoni e di lunga durata, le tecnologie di digitalizzazione devono
essere a risoluzione molto alta, innovative e all’avanguardia.
Altro problema strettamente collegato al primo è la protezione
copyright, e cioè la necessità di identificare sempre, in modo
sicuro e indistruttibile, il proprietario delle opere conservate
nelle “memorie” digitali. D’altra parte lo sviluppo di tecniche di
digitalizzazione, memorizzazione e distribuzione di documenti
culturali non può prescindere da importanti investimenti economici
nella ricerca. Aspetto, questo, particolarmente evidente nel
nostro paese, che possiede un vastissimo patrimonio culturale, e
che, conseguentemente, deve affrontare costi sostenuti.
Su questi temi verterà il convegno internazionale “Futuro
delle memorie digitali e patrimonio culturale” che si
svolgerà a Firenze il 16 e il 17 ottobre, a Palazzo Vecchio,
promosso dal ministero per i Beni e le Attività Culturali,
d’intesa con la Commissione Europea - DG Information Society e il
ministero per l’Innovazione e le Tecnologie. Il 20 e il 21
novembre, a Parma, presso l’Auditorium Paganini si svolgerà,
nell’ambito degli eventi della presidenza italiana del Consiglio
dell’Unione Europea, la Conferenza Europea “Qualità
del Web per la cultura. Il patrimonio culturale in rete per la
ricerca, per la didattica, per il turismo culturale”.
Il convegno è organizzato nell’ambito del progetto Minerva
(Ministerial NEtwoRk for Valorising Activities in digitisation),
che consiste nella creazione di una rete di ministeri della
Cultura degli Stati Membri dell'Unione Europea, coordinata dal
ministero italiano, con lo scopo di analizzare, mettere a
confronto e armonizzare le attività sviluppate nel settore della
digitalizzazione del patrimonio culturale europeo. La conferenza
evidenzierà i problemi relativi all'accessibilità in rete del
patrimonio culturale e i limiti e le possibilità di comunicazione
dei siti Web legati ai servizi culturali, nell’ottica
dell’integrazione europea.
10 ottobre 2003
matpetti@hotmail.com
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