Metti un DVD in biblioteca
di Maria Teresa Petti

Non di soli libri vive una biblioteca. Sappiamo tutti per esperienza diretta che il materiale a disposizione degli utenti di una biblioteca ben fornita non è più costituito da soli libri. Libri e riviste in formato elettronico, banche dati e bibliografie in cd\rom e on line, Internet stessa, sono tutte risorse non immediatamente cartacee ormai disponibili per un frequentatore di biblioteche. Gli stessi DVD-video stanno entrando prepotentemente non solo nelle nostre case, ma anche in biblioteca.

Mauro Guerrini, professore di biblioteconomia all’Università degli studi di Firenze e Maria Stella Rasetti della biblioteca comunale di Empoli, che si sono occupati del problema della catalogazione di questo materiale “non convenzionale” già nel 2001 (DVD in biblioteca – 1, “Biblioteche oggi”, 19 (2001), 9, p. 8-18), riprendono nuovamente il discorso su “Biblioteche oggi” aggiornandolo. Molte sono infatti le novità che si sono sviluppate negli ultimi tempi in questo settore. In due anni è stata realizzata la revisione di dello standard internazionale AACR2 (Anglo-american cataloging rules: second edition) e dello standard ISO sugli audiovisivi. Nel 2002, inoltre, lo stesso Guerrini, con Stefano Gambari, ha pubblicato “Definire e catalogare le risorse elettroniche”, un libro di grande interesse per le novità biblioteconomiche, in cui un intero capitolo è dedicato alla catalogazione dei DVD. Proprio a partire da questi studi e da queste novità, Guerrini e Rasetti riprendono il discorso affrontando la questione della catalogazione dei DVD.

Il bel saggio comparso su “Biblioteche oggi” (Vol. XXI - N. 4 2003), analizza molto nel dettaglio i vari dubbi e quesiti legati a questo nuovo tipo di catalogazione. Ci si rende conto immediatamente che si tratta di un problema all’ordine del giorno nelle biblioteche, che pone prospettive nuove e di diversa natura. Uno di queste è la necessità per i bibliotecari di disporre di tempo e risorse per una catalogazione che va effettuata consultando fonti interne (menù principale, schermate del titolo, titoli di testa e coda) e esterne (contenitore, supporto, materiali allegati) che non sempre coincidono. Problemi certamente risolvibili per offrire anche dalle biblioteche la possibilità di consultare un materiale che si sta diffondendo sempre più.

12 settembre 2003

petti@ideazione.com

 

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