Pop/Rock. Vent'anni di James, dal vivo, in due cd
di Black Francis

POP
JAMES, Getting Away With It. Live [●●●●●]
Tim Booth, cantante e leader dei James, lascia il gruppo dopo vent'anni di "onorata carriera". "Se mi aveste detto che avremmo resistito così a lungo, vi avrei chiesto che tipo di droga stavate usando", ha spiegato ai fan sul sito Internet della band, affermando di averlo voluto fare proprio "nel punto più alto della carriera". Jim Glennie (basso), unico "sopravvissuto" della formazione originale, Adrian Oxaal (chitarra solista), Saul Davies (chitarra, violino), Mark Hunter (tastiere) e David Baynton-Power (batteria) hanno deciso di continuare l'avventura. Ma per la band è tempo di bilanci. Niente di meglio, dunque, di un doppio-cd dal vivo, testimonianza del concerto d'addio che si è svolto a Manchester il 7 dicembre dello scorso anno. E il risultato è, senza giri di parole, straordinario. Ventidue tra le più celebri canzoni dei James, dall'album d'esordio Stutter fino al più recente Pleased To Meet You, presentate ad un pubblico entusiasta, numeroso (20mila persone) e rumorosissimo con uno stile, una solidità tecnica ed un calore unici. Meglio del loro più grande successo commerciale (il The Best del 1998), Getting Away With It. Live rappresenta un'occasione unica per conoscere ed apprezzare una band poco nota in Italia ma che ha fatto la storia del pop-rock britannico. Da segnalare, per la perfetta esecuzione live, soprattutto "Sometimes", "Laid", "God Only Knows", "Protect Me", "Getting Away With It", "Tomorrow", "Ring the Bells", "Space" e il medley finale dei due vecchi successi "Come Home" e "Sit Down". I fan dei James che riusciranno a trattenere le lacrime meritano un premio. O l'ergastolo.

ROCK
EVERCLEAR, Slow Motion Daydream [●●●●●]
Finita l'epoca grunge, gli Everclear di Art Alexakis avevano continuato ad oscillare tra rabbia post-adolescenziale e pop-punk d'autore. Senza ritrovare, quasi mai, la potenza abrasiva di Sparkle & Fade (1995) o l'ispirazione di So Much for the Afterglow (1997). Con Slow Motion Daydream, invece, gli Everclear tornano almeno a sfornare una serie di buone canzoni. Niente di straordinario, sia chiaro, ma si tratta di un album gradevole e prodotto molto bene che potrebbe piacere anche agli appassionati (in genere più giovani) di Blink 182 e Weezer. I due brani più immediati sono il singolo "Volvo Driving Soccer Mom" e la divertente "How to Win Friends and Influence People", ma sono degne di menzione anche "New Blue Champion" e "New York Times". Ora, se gli Everclear imparassero anche a suonare dal vivo...

14 marzo 2003

black_fran@hotmail.com

 

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