Elling, vince il cinema dei buoni sentimenti
di Elisabetta Di Virgilio

E’ passato eccessivamente inosservato nelle sale cinematografiche italiane Elling, il secondo film del regista norvegese Petter Næss. Racconta la storia di Elling e Kjell Bearne, due amici per caso, uniti nella vita dalla condivisione della stanza di un ospedale psichiatrico. Come bambini nel corpo di adulti, i due protagonisti non sono propriamente affetti da pazzia, solo rifiutano le aggressioni della vita quotidiana, non ne comprendono le regole. Catapultati da un programma di reintegro sociale in un appartamento di Oslo "per imparare a camminare con le proprie gambe", i protagonisti di questo film scoprono la socialità, prima come necessaria per soddisfare i propri bisogni primari, poi come esigenza di vita. Tra l’amore per la poesia e l’amore per una donna entrambi scoprono il loro modo di essere al mondo, superando le paure, le proprie folli manie. 

Ma  qual è il limite - ci si chiede conoscendo a poco a poco i personaggi di questo film - che divide la lucidità dalla follia, il realismo dal fantastico, ciò che ti fa credere di vivere in un accogliente appartamento di una capitale europea piuttosto che in una casa fatta di fiammiferi, i cui abitanti altro non sono se non due caramelle, una gialla, una verde, a forma di uomo?

Aldilà del favore politico di questo film, che sembra (e sottolineo il sembra) rimarcare i meriti welfare norvegese, rimane il valore intrinseco del racconto che – lo ricordiamo – nasce come pièce teatrale e trova una trasposizione cinematografica che - rilanciata soprattutto da una fotografia tanto suggestiva quanto poco invadente - risulta convincente. E se anche si può accusare di un eccesso di semplicità la trama – senza dimenticare le sue “origini” – non si può non attribuire qualità a questo film ricco di tenerezza e di speranza, di buoni sentimenti e di valori. Elling come Amelie, il pensiero corre immediatamente al recente successo del regista francese Jean-Pierre Jeunet, per riscoprire ancora una volta il cinema dei buoni sentimenti e della realtà non virtuale.

31 gennaio 2003

lisadivirgilio@hotmail.com

Elling. Norvegia, 2001. Regia: Petter Næss Interpreti:Per Christian Ellefsen, Sven Nordin, Marit Pia Jacobsen, Jørgen Langhelle, Per Christensen. Durata: 87’ Genere: Commedia

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