Tv. Saranno Famose o solo Veline?
di Paola Liberace
E così, anche la scelta delle Veline per la prossima edizione di
"Striscia la notizia" - dopo che la Canalis e la Corvaglia hanno
volteggiato sul tavolone di Ricci per tre anni - è arrivata sul
piccolo schermo, grazie ad uno spettacolo itinerante condotto
daTeo Mammuccari, che ha già registrato i record d'ascolto
stagionali e promette di spadroneggiare per tutti i prossimi mesi,
sostituendo più che degnamente "Striscia".
C'era da domandarsi come mai un'occasione così ghiotta non fosse
ancora stata colta: ma per trasformare la selezione televisiva più
ambita e chiacchierata d'Italia in una trasmissione televisiva a
sua volta, ci voleva forse l'esperienza di un format ben
strutturato e di successo come "Saranno Famosi", che ha
consolidato e superato gli altri tentativi di questo tipo (primo
tra tutti, "Popstar").
Eppure, gli ingredienti dell'ennesimo colpo gobbo messo a segno da
Antonio Ricci, più che la capacità di "cavalcare" l'onda dei
fortunati format di selezioni in diretta, sembrano altri. Da un
lato, nei confronti del pubblico televisivo, c'è la continuità con
il mondo di "Striscia", segnata stavolta non dallo studio
addobbato all'hawaiiana o dall'onnipresente Gabibbo, ma
dall'elemento più ludico e dirompente della trasmissione, quello
femminile, adatto a rappresentarla nel periodo estivo. Il
telespettatore che cerca lo svago, quello che vuole l'ironia, chi
segue il programma-tour, chi va matto per il concorso di bellezza,
sono tutti accontentati, sempre nel segno dell'irriverenza
misurata di Ricci. Dall'altro lato, nei confronti delle ragazze
che si mettono in fila per essere esaminate, c'è l'attrattiva di
un modello di presenza televisiva sempre più ambita dalle tipiche
candidate al concorsi di bellezza, stufe di fare da bambole mute
(volete mettere, essere scelte perché si balla o si sfila bene, o
per il numero di parole che si riesce a spiccicare di fronte
all'inquisitoria verve di Mammuccari?).
Non è un caso se il numero delle candidate, attratte
dall'alternativa dissacrante e ammiccante alle varie Miss elette
nel periodo estivo, è quintuplicato rispetto a tre anni fa, quando
pure la selezione che portò alla scelta di Elisabetta e Maddalena
rappresentò un piccolo caso nazionale. Rispetto alle varie
prezzemoline e vallette, che cominciano ad entrare in scena solo
sgambettando, scommettendo su un futuro televisivo di successo, la
quasi-velina ritiene di essere scelta per la propria presenza di
spirito, dal momento che questo è quello che la campagna stampa
sul programma diffonde incessantemente, e sogna quindi una
presenza animata sugli schermi. Il suo sogno non è quello di farsi
ammirare al fianco dei vari Bongiorno o Baudo, ma quello di
condurre un programma, possibilmente tutto suo, fatalmente
calcistico - come la Ventura, per tacere delle epigone. La forza
di Ricci è stata quella di aver istituzionalizzato questi
desideri, incastrandoli in una formula di buon livello e
sposandoli con i gusti del pubblico vacanziero. E se son rose,
anzi, se son Veline…
21 giugno 2002
pliberace@hotmail.com
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