Il Velinismo ambizione nazionale
di Ivo Germano
Che c’è di male se delle ragazzine, bellocce e ambiziose,
sgambettano e ballonzolano per cullare un sogno mediatico? Niente
di più di quel che già capitò alle celeberrime categorie delle
“sartine” e “delle sciampiste”: con la differenza che qui c’è in
ballo il posto al concorso nazionale delle vanità. Beninteso
nessuna di queste sarà mai una Marilyn Monroe italiana, però costa
così poco giocarsela per essere regine di una serata, per poi
afferrare lo scettro di nuove veline. Entusiaste ed euforiche,
“piercingate” e ombelicali danzano come stelle nicchiane nel
programma “Veline” sotto l’occhio liquido di quel Mammuccari che
tenta di fare il simpatico amico di congrega e di compagnia del
sabato sera. E’ l’elegia del protagonismo e della celebrità
collettiva adolescenziale. Soprattutto, la teurgia
postcontemporanea del “posto al sole”, le dive e divine delle 20 e
30, la cornice estetica dei Gabibbi prossimi venturi. Ed è un
darci sotto forsennato, assoluto, ma solare e tenero. Anche con
punte di inadeguatezza e approssimazione al difetto, mica come per
i meravigliosi “professionisti” di “Saranno Famosi”, figure dello
spettacolare assoluto giovanile. Forza ragazze, anche se non ci
credete, un posto di velina non si nega a nessuna.
21 giugno 2002
ivogermano@libero.it
|