"Lando": romanzi e Tv raccontano
la gente
di Paola Liberace
Qualche giorno fa, un lettore mi scriveva ricordando con nostalgia
gli sceneggiati (la fiction non si è sempre chiamata così) della
RAI di Bernabei: riduzioni televisive di grandi opere letterarie,
prodotte con serietà, portate sul piccolo schermo con
professionalità da attori e registi consacrati. Ma se oggi la
fiction preferisce occuparsi di altro, parrebbe che la letteratura
abbia cercato - ed ora trovato - il modo di reintrodursi in
televisione per così dire dalla finestra. Prima i soliti programmi
educational, poi i monologhi alla Baricco: ed ecco finalmente i
libri approdare anche allo show-business.
Ma quali libri, e quale show? E' quello che scopriremo il 22
maggio su Italia 1, quando si troveranno in uno studio televisivo
una consolidata conduttrice della real TV giovanile come Daria
Bignardi, uno strano personaggio finora comparso come ballerino
nelle ultime esibizioni di un noto cantante italiano, ribattezzato
"Lando", una serie di scrittori contemporanei - alcuni viventi,
altri presenti "in spirito", alcuni trasgressivi, altri
commerciali, alcuni giovani, altri veterani, alcuni molto noti,
altri di nicchia: tutti insieme per accostare la letteratura alla
vita "reale". Non poteva, infatti, mancare la "ggente", quella con
l'iniziale doppia, quella che vive le storie "vere", e soprattutto
che ama andarle a raccontare, meglio ancora se filtrate da un velo
letterario che le nobiliti. Abbandonati gli scenari avveniristici
degli studi multischermo, il talk-show alla "Tempi moderni" torna
quindi ad occuparsi di temi d'attualità, di fenomeni
socioculturali raccontati in diretta; ma a contribuire a creare il
caso adesso è un libro, appositamente scelto per introdurre
l'argomento serata per serata.
Niente a che vedere, quindi, con un tentativo di incitare gli
animi a gustare della buona letteratura, né con la divulgazione
più o meno divertente tentata dai precedenti esperimenti.
Piuttosto, l'obiettivo è partire dalle persone, dalle loro
passioni vitali, che generano esperienze più o meno pruriginose, e
dalle loro preferenze letterarie - non necessariamente eccelse:
l'ospite della prima trasmissione dovrebbe essere Erica Jong. Un
modo di dichiarare, o quantomeno adombrare in maniera ammiccante,
la "letterarietà" di certe "case-histories" salite alla ribalta
nelle puntate dei precedenti talk-show: perché la gente vive
sempre più come nei romanzi, o perché i romanzi, che della vita
hanno sempre fatto tesoro, hanno lasciato il passo alle narrazioni
- letterarie e televisive - che vanno a cercarla tra la "ggente".
10 maggio 2002
pliberace@hotmail.com
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