Tv: tutte le novità di primavera
di Paola Liberace
Sarà che è primavera, e le reti televisive fioriscono come
primule, sarà che dopo Sanremo qualsiasi trasmissione televisiva
sembra una novità inaudita, ma il panorama televisivo del tubo
catodico in queste prime settimane della bella stagione appare
particolarmente movimentato. Una miriade di nuovi programmi, con
le critiche, i complimenti e le polemiche del caso, si apprestano
a riempire il tempo dei teledipendenti, generalisti o satellitari
che siano; purché siano giovani. Il tratto distintivo degli ultimi
segnali che arrivano dal piccolo schermo è infatti questo: proprio
mentre tramonta il progetto della prima televisione generalista
finto-giovanile, convertita in canale all news, da altre parti
spuntano come lumache dopo le piogge primaverili le nuovissime
trasmissioni giovanili, provocatrici, in una parola sperimentali.
Per quanto riguarda le emittenti del tradizionale duopolio, ad
aprire i giochi è, come al solito, Italia 1, che lancia un nuovo
reality show dedicato a coppie che si formano e scoppiano. "Mi
piaci tu", trasmesso in pomeridiana,
www.mediasetonline.com/danonperdere/
scheda/4204.shtml
si avvale del commento della Pina, ex cantante ora deejay
radiofonica, che promette di comportarsi da non-conduttrice,
restando una voce fuori campo a sostegno delle vicende interamente
gestite dai protagonisti diretti. Sul versante della rete
ex-giovanilista La7, risponde un programma che ricorda molto da
vicino la vecchia "Serra Creativa" di Rai, ma anche gli
esperimenti di "Tele-visioni"; il tutto in salsa più smart,
dedicato - come di consueto - ad un pubblico di nicchia. "Crea" ha
appena mosso i primi passi, nel contesto della rinnovata rete di
Telecom, e anche se non si capisce come mai un programma più
adatto alla vecchia che alla nuova linea editoriale sia partito
solo ora, non promette affatto male, con il suo misto di
innovazioni comunicative e produzioni audiovisive indipendenti.
Ma la vera chicca della stagione verrà trasmessa su un canale
satellitare - e questo limiterà, purtroppo, il suo potenziale
esplosivo di fenomeno di costume. Si tratta del programma "Good as
you", l'acronimo di GAY (www.canaljimmy.it/magazines/
good_as_you/index_html):
dedicato alla realtà omosessuale, annovera tra i conduttori sia
gay che etero - tra i quali il sempre acuto, nonché giovane,
Pierluigi Diaco. Recensito piuttosto acremente da Giorgio Gori,
nasce come uno spazio televisivo per inquadrare, commentare,
mettere in discussione materiali e narrazioni televisive sul mondo
omosessuale, interagendo con i telespettatori - anche grazie
all'aiuto di una dottoressa - figura non nuova, ma che in questi
casi non guasta mai.
Ed il bello deve ancora arrivare: promette vendetta, prossimamente
sugli schermi, una trasmissione - sempre legata al genere del
reality show - che ha spopolato sugli schermi dell'emittente
britannica ITV, superando record come quello del Big Brother e
della diretta concorrente Popstar. Si tratta di Pop Idol
(www.itv.com/popidol), della quale è noto finora soltanto che
sarà prodotto in Italia dalla Grundy Production Italy, e che
replicherà lo schema della selezione di una persona comune da
trasformare in un idolo delle folle. Selezioni prese d'assalto e
centralini impazziti sono stati finora la risposta del pubblico
designato - giovani dai 16 ai 30 anni. Sarà lo stesso nel nostro
paese, dove il piccolo schermo pullula ormai di ragazzi che
"saranno famosi", ma dove il primo gruppo lanciato da una
trasmissione del genere ha mostrato presto tutti i suoi limiti - e
non è un caso che sia avvenuto proprio sul palcoscenico di
Sanremo?
29 marzo 2002
pliberace@hotmail.com
|