Film. Almodovar: come comunicare con il
silenzio
di Fulvia Galli della Loggia
E' di questi giorni la presentazione e l'uscita nelle sale
cinematografiche italiane del film di Pedro Almodòvar "Parla con
lei". Dopo tanti film con protagoniste femminili l'ultimo lavoro
del regista spagnolo si presenta con due attori maschili che
ricoprono la parte dei due protagonisti principali, a cui fanno da
sfondo due mute presenze femminili in coma. Ma sbaglierebbe di
grosso chi volesse leggere questo riferimento d'immagine muta come
una presenza di secondo piano, perché, anche se prive di voci, i
corpi delle donne raccolgono attorno ad essi non solo l'interesse,
o la cura o lo svolgimento delle azioni dei maschi protagonisti,
ma la stessa trama e il senso profondo del film che girano attorno
ad esse.
Ancora una volta quello di Almodovar è un film che parla di donne,
dunque, i cui ruoli riempiono lo spazio del senso e della finalità
ultima. Come ormai siamo abituati a vedere nei suoi film,
Almodovar intreccia almeno due storie tra loro in un montaggio che
svela via via la sua forma completa. Questa volta la guida rossa
alla comprensione ultima del senso della comunicazione profonda
tra uomo e donna è affidata all'apertura del sipario su due
balletti che, all'inizio e alla fine della pellicola, aprono e
chiudono il film sull'immagine del corpo muto, danzante. Si parte
con la colonna sonora iniziale, rumorosa e sgraziata, di sedie
buttate qua e là tra due corpi femminili eterei nella scenografia
di Cafè Muller di Pina Bausch e si chiude, invece, nel paesaggio
bucolico scenografico di Masurca Fogo in cui i sospiri della
danzatrice Ruth Amarante si schiudono nella possibilità di
incontro tra uomo e donna, immersi nella natura.
Un film sul corpo, sulla comunicazione, ma più che altro su la
comunicazione empatica, profonda di transfer nell'unicità di
maschile e femminile che vive e deve trovare risveglio
nell'incontro sentimentale e... verbale con l'altro sesso, non poi
così altro, in fin dei conti, come sembra suggerire il ruolo di
Benigno, figura emblematica - androgina - di raccordo di tutto il
film.
29 marzo 2002
Parla con lei, Spagna, 2001. Regia e
sceneggiatura: Pedro Almodòvar, fotografia: Javier Aguirresarobe,
musiche: Alberto Iglesias, scenografia: Antxón Gómez. Cast: Javier
Cámara (Benigno), Leonor Watling (Alicia), Darío Grandinetti
(Marco), Rosario Flores (Lydia). Distribuzione: Warner Bros
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