Tv, negli Usa i pompieri eroi anche della fiction
di Paola Liberace


Novità importanti, negli ultimi giorni, per la stagione televisiva internazionale. Si è svolta la premiazione degli Emmy Awards, gli oscar della televisione, in una serata all’insegna della solidarietà nazionale Usa e della memoria per le vittime dell’attentato alle Torri Gemelle; oltre al blasonato “Sex and the city”, hanno vinto il serial “West Wing”, ambientato alla Casa Bianca, e il contestatissimo “The Sopranos”. La tragedia di New York sembra già metabolizzata dai media statunitensi, tanto da diventare protagonista di un episodio di “Third Watch”, serial ambientato per le strade della Grande Mela, che racconta storie di pompieri, infermieri e polizia. La televisione statunitense comincia ad esplorare le possibilità di raccontare la tragedia del World Trade Center, pur senza metterla in scena nella sua interezza: una rappresentazione del genere, che solo il cinema potrebbe affrontare, sembra ancora lontana dai grandi schermi, che si sono visti infinitamente surclassati dalla spettacolarità della distruzione reale, tanto da rinunciare, per ora, a qualsiasi narrazione che potesse tentare di ricostruire un senso. E così, prossimamente, i riferimenti episodici al disastro si moltiplicheranno sul piccolo schermo d’oltreoceano: il telefilm “Doc” farà apparire in una delle sue puntate alcuni pompieri superstiti, mentre “N.Y.P.D. Blue” citerà esplicitamente l’attacco terroristico.

Dal canto nostro, la televisione “continentale” non sembra ancora pronta a trasformare in fiction gli avvenimenti americani. Mentre proprio il serial “Third Watch” sta per essere trasmesso in Italia anche sulle frequenze di Italia Uno, la Tv britannica prosegue sul cammino della Tv-verità, mettendo in onda le beghe coniugali di “Together again”, real show basato su coppie di divorziati che si rincontrano per rinfacciarsi ancora l’accaduto. Eppure, non prendere coscienza dell’accaduto appare impossibile; quanto meno, nei toni e nei modi della comunicazione, è poco proponibile continuare sulla strada dell’entertainment e dell’educational come se nulla fosse.

Sulle nostre emittenti, Mediamente (Raitre), giunto all’ottavo anno di vita, apre alla satira e alla fiction introducendo temi come i timori verso i mezzi di comunicazione, con toni meno tecnoentusiasti di quelli che ne avevano segnato la nascita, perché più consapevoli delle “luci e ombre” che il progresso tecnologico ha fatto registrare. Esplicita è invece la presa di posizione da parte del mondo che gravita intorno alla televisione e ai media digitali, riunito per il secondo anno di seguito nel Creativo Web&Tv Festival della Triennale di Milano (7-10 novembre 2001), organizzato da Davide Rampello. Questa nuova edizione prevede che una delle quattro giornate in programma sia completamente dedicata al tema dell’etica, declinata sui quattro mezzi: web, videogiochi, cinema digitale e televisione. Da seguire, per non perdere di vista ciò che i media, parlando di sé, dicono di un mondo tanto cambiato.

9 novembre 2001

pliberace@hotmail.com

 


stampa l'articolo

LINK:

MEDIAMENTE
www.media
mente.rai.it

 

CREATIVO
WEB & TV
FESTIVAL

www.trien
nale.it/cwt