Estate in Tv: ed è subito revival
di Paola Liberace


Ma l’estate stimola la memoria? Si direbbe proprio di sì, se non venisse il sospetto che, più che di memoria, si tratti di pigrizia nel cercare di proporre delle novità in Tv. Ognuna a modo suo, le reti televisive si attrezzano infatti per l’arrivo dell’estate, ma tutte lo fanno riproponendo i propri Amarcord: se Mediaset sfodera la Cuccarini per proporre il ritorno agli Eighties, la Rai si rituffa nelle teche per sfoderare gli avanzi degli anni Sessanta e Settanta. E così, ognuno dei due gruppi televisivi si abbandona alle nostalgie sul meglio di sé.

Da un lato, la televisione commerciale, che negli anni Ottanta ha vinto gran parte della sua sfida al monopolio Rai, attraversando un momento davvero d’oro. L’attuale Mediaset non sarebbe quel che è, senza i volti e i riti di vent’anni fa, che sono da qualche tempo materiale di trasmissioni come “La notte vola”, “Matricole”, “Meteore”. Lo show della Cuccarini, bello o brutto che sia, è soltanto l’ulteriore esempio di questa celebrazione del passato, che ha posto le basi di un presente non sempre altrettanto trionfale.

D’altro canto, la Rai non può certo ricordare con altrettanta gioia lo stesso periodo, che ha segnato l’inizio del duopolio. Per la Tv di stato il momento d’oro è ovviamente precedente, quando non era costretta a guerre di audience, e proponeva trasmissioni e volti “inevitabili”, impressi nella memoria dell’epoca come potrebbero esserlo i volti di uomini politici o di protagonisti di eventi celebri. Qualcosa che fa certamente piacere rivedere, non con entusiasmo, ma piuttosto con consapevolezza del tempo che passa: questo rappresentano sia i reportage di Ugo Gregoretti (“Quasi un diario di vita italiana” è sottotitolata la trasmissione in onda su Raitre al mattino), sia gli sketch spot di “Varietà”, che viene riproposto su Raiuno a spizzichi e bocconi. E a ognuno i suoi ricordi, sotto il cielo d’estate.

13 luglio 2001

pliberace@hotmail.com



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