Buonismo addio. Ora la Tv diventa cattiva
di Paola Liberace


Sembra proprio che, passata l’era del buonismo politico, anche quello televisivo non goda di miglior salute. Se Luciana Litizzetto, la “zanzara” della televisione, promette battaglia su La Sette, in Inghilterra hanno cominciato a sfatare il mito del quiz alla “volemose bene”, con “The weakest link”: probabilmente progenitore di una nuova serie di trasmissioni che incitano alla vera e propria cattiveria, replicato in tutto il mondo, e tra un po’ anche in Italia. Intanto, dalle nostre parti, ci si prepara con un format annunciato per la prossima stagione televisiva Rai (mentre “L’anello debole”, prodotto dalla solita Aran Endemol, dovrebbe finire sulle reti Mediaset): il “Gladiatore”, prossimamente su Raiuno, condotto da Carlo Conti, promette addirittura lo scontro tra campione del quiz e massa degli spettatori, che cercheranno di sottrargli il bottino accumulato grazie alla vittoria.

Del resto, era da un po’ che la televisione segnalava di voler svoltare verso il sadismo: cos’altro erano infatti “Le iene” di Italia Uno, se non un tentativo - riuscitissimo - di rovesciare l’immagine del conduttore amichevole, dell’intervistatore benevolo, del giornalista accomodante? E, già nella direzione del quiz, che cos’altro era se non un invito ai sentimenti più subdoli il quiz condotto da Enrico Papi a giugno, il “Traditore”, che si era fermato al tentativo di esplicitare al massimo grado la conflittualità tra i concorrenti? E ancora, dopo le trasmissioni-figlie dello Zecchino d’oro, e poi i programmi tra l’ironico e lo zoologico condotti da Bonolis, come si spiega una trasmissione come “Piccole pesti”, che mostra finalmente il lato “cattivo” dei bambini (sempre meno Disney e sempre più South Park)?

Prepariamoci dunque ad amare eroi ed eroine televisivi soprattutto per la loro capacità di fregare il prossimo, e attendiamo chi si scandalizzerà anche per questa nuova direzione; senza comprendere che ancora una volta, prima che un segnale preoccupante, si tratta di un segnale comunicante, mediatico, e sarebbe meglio prenderlo come tale.

29 giugno 2001

pliberace@hotmail.com



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