Tv. Eravamo quattro amiche al bar
di Paola Liberace


Un appuntamento del genere c'era già stato, sulle reti Mediaset, qualche tempo fa: una riunione domestica tra gente di spettacolo, vista nella sua quotidianità, più o meno in confidenza tra loro e con il pubblico. Questa la sostanza di "Cari amici miei", programmato per martedì prossimo su Italia Uno. Nella prima occasione, ospiti tutti al maschile, tra cui il grande patron Costanzo, e un Paolo Bonolis apparentemente in partenza per la Rai, che spiegava le ragioni della sua scelta. Così anche stavolta, nella versione femminile, saranno presenti future transfughe come la Ventura, ma anche vere e proprie concorrenti come la Litizzetto.

Qual è il senso di questo appuntamento, e soprattutto della sua riproposizione, a parte il solito principio di real Tv ormai onnipresente? Nella prima occasione, il tutto si era svolto quasi come se si volesse ricondurre nell'ambito "istituzionale" una figura come Bonolis, e sottolineare nonostante tutto la sua provenienza, e dunque appartenenza, alla Tv commerciale. Che si tratti della stesso tipo di messaggio, adesso che Simona Ventura sta per lasciare Mediaset per la Rai? Mostrare insieme, in compagnia e a proprio agio come per una cenetta tra amiche, le maggiori figure femminili delle tre grandi reti private, e non solo, non è certamente indifferente dal punto di vista dell'immagine. Ma per Mediaset, al momento attuale, vuol dire anche accreditarsi come una televisione "familiare", di cui ci si può fidare indipendentemente dall'appartenenza: un messaggio evidentemente importante, e non soltanto dal punto di vista mediatico. 

Quella che emergerà dalla trasmissione di venerdì non sarà quindi un'immagine delle tre emittenti da "rassegna stampa", ma dovrebbe risultarne una specie di invito a farsi coinvolgere dalle idee e dalla programmazione, ad oltrepassare tutte le ragioni eterogenee rispetto al messaggio televisivo, e a divertirsi - come in televisione ci sarebbe sempre da fare. Proprio come in una buona cenetta tra amici.

8 giugno 2001

pliberace@hotmail.com





 




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