Un pomodoro in frigo alla velocità di un clic
di Angela Regina Punzi

Al bando gli inguaribili nostalgici dei mercatini di quartiere! "Esselungaacasa", la divisione e-commerce del colosso della grande distribuzione alimentare, serve in rete i propri clienti. Lo spot passato dalle radio è allettante: un pomodoro direttamente nel vostro frigorifero con un semplice clic, e senza l’ingombro del carrello della spesa. Il servizio copre 30 capoluoghi di provincia in sette regioni del Centro e del Nord Italia per un totale di 300 comuni. Le consegne vengono effettuate dal lunedì al sabato il giorno successivo all’ordine ad un costo è di 6,20 euro: gli over-65 pagano 2 euro e per i disabili la consegna è gratuita. Yoox.com invece seleziona abiti ed accessori invenduti dei migliori marchi internazionali e li rivende al 50% del prezzo di listino. La consegna avviene in 15 paesi europei e nel Nord-America direttamente dai magazzini di Bologna. Vengono forniti due livelli di servizio a due costi diversi: in Italia una spedizione con modalità “standard” costa al cliente 7 euro, con consegna 24 giorni; quella in modalità “express” ne costa 18 con consegna 12 giorni. MrPrice.it è una società “pure internet”: vende solo online e senza magazzini, dalla telefonia ai pc, dagli elettrodomestici all’audiovideo professionale. Nel 2002 ha fatturato 11,6 milioni di euro e per il 2003 punta a raggiungerne 18. Dopo che il cliente ha effettuato il suo ordine viene verificata la correttezza dei dati immessi e poi il tutto viene girato ai partner-fornitori ai quali è richiesto il massimo della tempestività nell’approntamento della merce. I corrieri infine assicurano il recapito su tutto il territorio nazionale entro 48, massimo 72ore.

L’alfabetizzazione elettronica procede bene: nel 1999 il fatturato del commercio elettronico nel nostro paese ammontava a 254,4 milioni di euro, nel 2002 è stato di 711 milioni e, nel 2003, secondo AneeAssinform, si prevede raggiungerà 1202,9 milioni di euro: +69,2% rispetto all’anno scorso. A maggio 2003 l’Osservatorio del Politecnico di Milano ha condotto una ricerca ampia e documentata illustrando il dinamismo e la vitalità imprenditoriale del comparto dell’e-commerce rivolto al consumer. Gli oltre 7000 siti censiti negli ultimi tre anni hanno svelato una crescita complessiva del 200%, che, sebbene consistente, è ben inferiore a quella registrata negli anni euforici dell’e-commerce, 1999-2000, dove si registravano tassi superiori al 100% semestrale. La crescita tiene conto di una mortalità del 60%: circa due siti su tre di quelli censiti tre anni fa oggi non sono più attivi.

In Italia i tre quarti dei siti fanno capo ad imprese tradizionali, con un sensibile aumento del peso delle dot.com, ossia di quelle imprese nate per operare specificamente su web, che passano dal 10% del 2000 al 26% del 2003: nella maggior parte dei casi si tratta di iniziative “artigianali” portate avanti da un gruppo ristretto di persone o addirittura da una singola persona. Ma tra le imprese commerciali censite che operano online mancano ancora molti operatori della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che riempiono il comparto limitatamente ad un 20% scarso, mentre domina il made in Italy, in particolare abbigliamento (16%) e alimentare (18%), e tengono bene turismo e artigianato (6% ognuno). Eppure il gap che ci separa dai paesi più avanzati è notevole: l’Italia si colloca un ordine di grandezza indietro rispetto non solo gli Stati Uniti (3%) ma anche alla media europea (1,7%).

Le aziende leader nella vendita online sono quelle che vantano sistemi di logistica ben strutturati. Inizialmente proprio la logistica ha molto contribuito alla mortalità delle aziende “pure Internet” che non avevano una struttura distributiva preesistente e non avevano curato la parte più propriamente fisica della loro struttura. Altro fattore fondamentale per la diffusione delle transazioni nel mondo virtuale è sicuramente la disponibilità di strumenti di pagamento semplici e sicuri: mentre all’inizio sono stati una della cause dei ritardi o del fallimento dell’e-commerce, ora sembra che siano diventati più accessibili. Nel 2003 ci si potrà ragionevolmente attendere una crescita del mercato simile a quella che si è avuta negli ultimi due anni, cioè intorno al 40-50%. Nel medio termine, secondo il Politecnico di Milano, sarà importante puntare sulla capacità degli operatori online italiani di aggredire maggiormente i mercati esteri - oggi solo marginalmente toccati - e sulla volontà e la capacità degli operatori della GDO di implementare strategie online realmente sinergiche con il canale tradizionale.

Una mattina del 1995, Jeff, un operatore di fondi di investimento, nel suo ufficio di New York lesse sul Wall Street Journal che l’utilizzo di Internet cresceva a un ritmo del 2.300% annuo. Pochi giorni dopo quell’operatore si licenziò, andò da suo padre, gli chiese in prestito qualche soldo e la macchina e partì con la moglie e il cane per Seattle. Ci vollero cinque giorni per attraversare tutti gli Stati Uniti e mentre la moglie guidava, Jeff stilava il business plan del suo miracolo economico: Amazon.com! E voi? Vi ostinate a comprare libri nella vostra bottega di fiducia? Mozzarelle e prosciutto nel pizzicagnolo sotto casa? Antichi romantici!

24 ottobre 2003


a.punzi@libero.it

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