Le misure del governo si scontrano con Cofferati
di Claudio Landi


Pacchetto dei cento giorni, Dpef, buco di bilancio. L’economia è sempre al centro del dibattito e dello scontro politico. Specialmente in tempi di cambiamento. E proprio in questi giorni il governo Berlusconi sta finendo di impostare la sua politica economica, che dovrebbe “liberare” le grandi energie produttive e imprenditoriali del nostro paese oppresse dalle troppe regolamentazioni e dall’elevata tassazione. Il governo del centrodestra si trova così ad affrontare una grande sfida: trovare la miscela giusta per far ripartire il motore ingolfato dell’auto chiamata Italia. Ma allo stesso tempo il governo ha un altro problema: i gabinetti del centrosinistra hanno lasciato in eredità un “buco di bilancio” che il ministro Tremonti ha misurato tra 45 e 62mila miliardi. Suscitando uno strano dissenso da parte dell’opposizione che si è risentita dei modi (televisivi) con i quali il ministro ha comunicato il dato ma non ha avuto nulla da dire sul modo in cui quella cifra è stata raggiunta dall’allegra politica del governo precedente.

La sfida per il centrodestra quindi è doppia: far partire il treno dello sviluppo e risanare conti pubblici nuovamente sballati. Per approfittare del clima psicologico favorevole il Cavaliere ha varato a tamburo battente il pacchetto dei cento giorni, Tremonti bis, emersione del sommerso, contratti a termine di standard europeo, legge obiettivo per le infrastrutture. E solamente dopo, il governo ha deciso di presentare in parlamento il Documento di programmazione economica e finanziaria, il famoso Dpef: una scelta precisa di strategia economica che l’opposizione ha contestato. Ovviamente saranno i numeri dell’economia a dirci se si è trattato di una scelta giusta.

Per ora possiamo solamente registrare che i cento giorni hanno trovato un centrosinistra ridotto a una Torre di Babele, spaccato in mille frammenti, incapace di un progetto di politica economica alternativa. E non a caso, a sinistra, è emerso un leader non (ancora) politico nel confronto serrato con il governo di centrodestra: il segretario della Cgil Sergio Cofferati. E’ stato Cofferati a dare la linea ad un centrosinistra senza bussola con una conferenza stampa ad hoc immediatamente dopo la presentazione governativa del pacchetto dei “Cento giorni”. Ed è stato ancora una volta Cofferati a dare la linea immediatamente dopo l’intervista al Tg1 di Giulio Tremonti sul “buco di bilancio”, uscendo dall’angolo nel quale era stato confinato dopo il dissidio con gli altri sindacati. Dunque il leader della Cgil emerge nei fatti duri e concreti dell’economia come l’antagonista del centrodestra di governo.

13 luglio 2001

appioclaudio@yahoo.com



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