Maria Shriver, la Kennedy acclamata dai
repubblicani
di Barbara Mennitti
Le prime parole del neo governatore della California Arnold
Schwarzenegger, sono state per lei. "Voglio innanzi tutto ringraziare
mia moglie Maria, che mi ha dato l'amore e la forza di cui avevo
bisogno. Chissà quanti voti ho preso grazie a te", ha detto teneramente,
nonostante il suo leggero ma persistente accento teutonico, il candidato
appena eletto, subito sommerso da un coro di supporters. "Maria, Maria,
Maria!", inneggiavano i sostenitori reppubblicani, che forse, prima di
allora, non avevano mai immaginato che un giorno avrebbero acclamato una
Kennedy. Siamo ben abituati a vedere scene di tripudio o di cordoglio
familiare nel corso di ogni elezione americana e anche le parole di
Schwarzenegger sembrerebbero far parte di un trito copione di retorica
nazionale, se non fosse che, forse per la prima volta nella storia
americana, in questa elezione la moglie del candidato ha fatto davvero
la differenza.
Maria Shriver, infatti, oltre ad essere l'avvenente moglie del
Terminator della politica, è una delle più note giornaliste televisive
americane, corrispondente dell'Nbc (dalla quale ha ottenuto
un'aspettativa non pagata per evitare conflitti d'interessi durante la
campagna elettorale del marito), vincitrice del prestigioso Peabody
Award. Ma, soprattutto, Maria Shiver è la figlia di Eunice Kennedy, la
nipotina di zio John Fitzgerald e del nonno Joseph, il grande patriarca
della dinastia democratica. Suo padre, Sargent Shriver, è il fondatore e
il direttore del Peace Corps e nel 1972 corse come vice del senatore
democratico McGovern alle elezioni presidenziali. Una famiglia che
rappresenta la storia del partito democratico degli Stati Uniti
d'America.
Ma se qualcuno si aspettava imbarazzo e distinguo da parte di Maria
Shriver davanti alla decisione
di Schwarzenegger di presentarsi come candidato del partito
repubblicano, ha subito un'amara delusione. Dovendo scegliere fra quelli
che da sempre sono stati i suoi pilastri, la famiglia e la politica
liberal, non ha avuto dubbi. Anzi, ha dato l’impressione di credere che
le due cose si riunissero nella figura del marito: "Sono orgogliosa di
Arnold, credo in lui ed è per questo che sono qui", ha dichiarato Maria
in una delle sue prime apparizioni al fianco di Arnold. La sua fama di
liberal incrollabile ha corroborato le esternazioni del marito a favore
dell'aborto, dei diritti omosessuali e delle coppie di fatto, rendendo
credibile la sua figura di repubblicano più laico, meno bacchettone e
meno moralista di altri suoi colleghi di partito. E, soprattutto, è
servita a sgonfiare le accuse di molestie sessuali e di maltrattamenti
verso le donne che, come spesso accade in questi casi, erano piovute sul
candidato quando la sua elezione iniziava a sembrare molto probabile.
Ma non è stata solo Maria a fare questa scelta. Alla festa per celebrare
l'elezione del nuovo governatore della California, apparivano festanti e
per niente fuori posto i suoceri Eunice e Sargant, insieme a un vasto
gruppo di parenti. "Desidero anche ringraziare tutti i miei cognati e il
resto della famiglia - ha detto Schwarzenegger facendo un ampio gesto
con la mano - per farla breve: tutte le persone dietro di me sono
Shrivers. Ok? Sono giunte apposta qui a Los Angeles". I Kennedy,
insomma, sono di nuovo sulla cresta dell'onda.
10 ottobre 2003
bamennitti@hotmail.com |