Ma quante divisioni ha Bagdad?
di Giuseppe Mancini

La schiacciante superiorità militare degli Usa nei confronti delle forze armate irachene, già a partire dalla quella che si può considerare la Seconda guerra del golfo (quella del 1990-1991, dopo la guerra tra Iraq e Iran del 1980-1988), è più che evidente: dal punto di vista tecnologico, dal punto di vista numerico, dal punto di vista strategico. Ne è consapevole lo stesso Saddam Hussein, le cui uniche speranze sembrano concentrate in una difesa ad oltranza di Baghdad, costringendo gli americani ad una "guerra urbana": per provocare pesanti perdite all’esercito invasore, stragi di civili colpiti per errore e l’indignazione dell’opinione pubblica americana e internazionale. Ma quali sono le concrete possibilità che il sogno strategico di Saddam si realizzi? Di quali uomini e di quali mezzi, convenzionali e non convenzionali, dispongono gli iracheni?

La Guida alle forze armate irachene realizzata da Global Security è la più completa pubblicazione elettronica esistente: un compendio estremamente dettagliato che fornisce dati aggiornati sull’esercito (divisione per divisione), l’aviazione, la marina, i servizi di sicurezza, l’industria bellica, le basi, i centri di comando e le armi di distruzione di massa su cui si baserà la difesa dell’Irak. Il Center for Strategic and International Studies di Washington, poi, pubblica le rigorose valutazioni sulla probabile consistenza delle forze armate irachene di Anthony Cordesman, oltre ad analisi di carattere strategico, economico, energetico, geopolitico. La migliore sintesi è quella che il sito ufficiale dell’esercito israeliano dedica alla Minaccia irachena per Israele: una chiarissima ed essenziale presentazione seguita da un minuzioso elenco, corredato da significative fotografie, dei mezzi a disposizione delle forze armate di Saddam Hussein.

Gli aggiornamenti del Center for Defense Information analizzano invece singoli aspetti relativi alle operazioni belliche contro l’Irak: non solo la consistenza e le dotazioni delle forze armate di Saddam, ma anche approfondimenti di carattere politico, giuridico e strategico sul loro probabile comportamento in battaglia. Sulle armi di distruzione di massa, inoltre, la Cia ha preparato un prezioso opuscolo, compilato e pubblicato online nell’ottobre 2002, sugli attuali programmi iracheni: analisi, dati, immagini, cartine, grafici, foto satellitari che forniscono elementi apparentemente risolutivi sull’esistenza di pericolosissimi arsenali a disposizione dell’Iraq. Più in generale, l’Università del Michigan ha realizzato un compendio che cataloga tutte le migliori risorse elettroniche disponibili: principalmente di carattere militare, strategico e diplomatico. Una sorta di enciclopedia della Terza guerra del golfo, in grado di seguire in tempo reale il mutare degli eventi.

14 febbraio 2003

giuse.mancini@libero.it
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