A Gubbio convegno sull’Italia globale

L’Italia ha riscoperto un ruolo da protagonista in politica estera. Non sarà servito a vincere le elezioni amministrative, ma se un tratto positivo va riconosciuto a questo governo, esso sta nell’alto profilo assunto dalla nostra politica estera. Un passaggio delicato, tanto più che a gennaio, dopo le dimissioni del ministro Renato Ruggiero, in tanti erano pronti a scommettere che proprio sul versante estero il nostro paese avrebbe vissuto i suoi momenti più difficili. E’ stato l’esatto contrario. Il presidente del Consiglio Berlusconi ha assunto l’interim alla Farnesina e ha saputo infondere in questo impegno supplementare tanta e tale energia da rivitalizzare un ruolo che era stato vissuto sino ad allora nel segno del continuismo più conservatore.

Di questa svolta, della sua natura, delle sue prospettive si parlerà da lunedì 24 giugno a Gubbio (Park Hotel ai Cappuccini), in occasione del secondo seminario della Fondazione Ideazione, dedicato al tema: “La politica estera italiana nel contesto internazionale: Europa, sicurezza, cooperazione”. Un convegno di studio, al quale parteciperanno – come nella tradizione dei seminari di Ideazione – politici ed esperti: dai ministri Adolfo Urso e Rocco Buttiglione, ai sottosegretari Roberto Antonione e Mario Baccini, ai parlamentari europei Antonio Tajani, Renato Brunetta, Guido Podestà e Domenico Mennitti (che fa gli onori di casa come presidente della Fondazione) a operatori come Carlo Jean, Ludovico Incisa di Camerana, Didier Pineau-Valencienne, Giuseppe Sacco, Massimo De Leonardis, Fernando Napolitano. Partecipano anche esponenti delle fondazioni europee legate al Ppe, rappresentate dall’intervento di Horst Langes della Fondazione Schuman.

Si discuterà dunque di politica estera, con particolare riferimento alla posizione dell’Italia ed alle sue scelte in materia di cooperazione, di alleanze internazionali, di integrazione europea. “Lo scopo dell’incontro – spiega Domenico Mennitti - è quello di illustrare, sul piano storico generale e sul piano politico, le linee portanti della politica estera italiana alla luce soprattutto delle recenti e profonde trasformazioni intervenute sulla scena internazionale, all’interno della quale il nostro paese si sta muovendo con grande dinamismo, certamente nel solco della nostra tradizionale vocazione europeo-atlantica ma senza i complessi di inferiorità o le doppiezze che nel passato ne hanno in parte caratterizzato l’azione diplomatica”.

“Quello per i grandi temi della politica internazionale – prosegue Mennitti – non è per la nostra Fondazione un interesse occasionale, determinato dall’attuale congiuntura politica. Riteniamo al contrario che la discussione sulla politica estera dell’Italia e l’approfondimento di questioni-chiave quali la sicurezza internazionale, la globalizzazione degli scambi economici, i sistemi di alleanza, il potenziamento in chiave politico-militare dell’Unione europea, la ricerca di un nuovo equilibrio tra le potenze siano decisivi dal punto di vista politico-culturale, specie in Italia, dove di politica estera si è sempre parlato molto poco e la cui classe politica non ha mai brillato, salvo alcune eccezioni, dal punto di vista delle conoscenze e competenze di politica internazionale. Oltre all’organizzazione del secondo seminario di Gubbio, abbiamo dunque deciso, qualche mese fa, la creazione a Roma di una Scuola di politica internazionale diretta dall’Ambasciatore Ludovico Incisa di Camerana, il cui compito è organizzare, ovunque in Italia, seminari e corsi di approfondimento. Il primo corso introduttivo, iniziato a marzo, si è concluso nei giorni scorsi ed ha visto la partecipazione di assistenti parlamentari e di rappresentanti del mondo delle istituzioni (forze armate, corpi di polizia) e del mondo associativo (esponenti di organizzazioni sindacali e di partiti politici). Sempre alla politica estera abbiamo deciso di dedicare il numero monografico 2002 della rivista Ideazione che sarà pubblicato il prossimo mese di novembre. Infine, un grande convegno sui rapporti tra Italia, Adriatico e Paesi dell’area balcanica sarà organizzato, nei primi mesi del 2003, a Bari, dove la nostra Fondazione ha aperto di recente una sede operativa”.

21 giugno 2002


 

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