I leader arabi tra fondamentalismo e ragione
di Vittorio Mathieu


Dispiace che i palestinesi comincino ad essere massacrati anche da Arafat; ma è una conseguenza inevitabile dell’impossibilità di conciliare il fondamentalismo, non con un determinato regime politico, ma con qualsiasi ordine politico costituito, appunto in quanto costituito. I massacri sono necessari all’autorità palestinese per pretendere di essere riconosciuta come stato. Infatti uno stato non esiste se non mantiene l’ordine pubblico, e l’ordine pubblico, tragicamente, impone qua e là qualche morte violenta anche nei paesi più evoluti (si pensi, ad esempio, non a Irlanda o Spagna, dove sono all’opera gruppi terroristici, ma ai disordini razziali in alcune città della Gran Bretagna). Se non che non tutto ciò che è necessario è sufficiente: anche se la polizia di Arafat spara a qualcuno ciò non basta a fare di lui un capo di stato, non dico agli occhi degli israeliani, ma del resto del mondo.

Gheddafi, al contrario, si sente bene in sella e parla chiaro. Di terrorismo è stato “convicted” anche lui, ma gli basta ormai il potere per stornare le accuse. Saddam Hussein, tra curdi e pasdaran non è così tranquillo. Dopo la Guerra del Golfo fu preferito ostentatamente all’Iran, appunto perché a capo di uno stato che con l’islamismo non ha nulla che fare, benché lo prenda volentieri a pretesto con gesti teatrali. Ora si dice che sarà presto chiamato a decidersi. Ma la sua decisione è scontata: non potrà essere che quella di Gheddafi, se non vuol saltare. Non è pensabile che affidi il paese ai mullah. D’altro canto perderebbe un’arma fondamentale di ricatto se cessasse di brandire la spada dell’Islam, come fece a suo tempo un dittatore romagnolo, pur moderato.

Fortunato il re di Giordania, che si dice discendente di Maometto. Ma i discendenti di Maometto, se si tiene per buono quanto si narra circa le sue prestazioni sessuali, dovrebbero essere ormai molte decine di migliaia; e, non funzionando a dovere gli uffici di stato civile, i diritti ereditari di uno qualsiasi di loro possono essere messi in forse, quando gli manchino altri sostegni: quale, un tempo, la Legione araba, che permetteva di massacrare un numero di palestinesi molto superiore a quello che è in grado di far fuori Arafat. In Medio Oriente tutti sono aperti.

10 ottobre 2001

vmathieu@ideazione.com


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