Viaggio nell'Islam in Rete
di Giuseppe Mancini


Quando il clima è di trepidante attesa, attesa di una guerra che ha nell'indignata mobilitazione collettiva la sua arma invincibile, basta un link per scatenare le accuse più insensate e ingiustificate. Purtroppo, i sedicenti esperti di Internet si affannano alla ricerca dello scoop, più o meno folklorico: siti porno usati da Osama bin Laden per diramare i suoi ordini di morte, beffardo uso della steganografia (testi nascosti in immagini digitali) da parte dei terroristi, disperati allarmi a difendersi da cyberattacchi contro le infrastruttre sensibili e da guerre digitali. In realtà, solo creazioni di menti particolarmente fervide d'immaginazione. Menti, tra l'altro, colpevolmente ignare di cosa la Rete può fare quando tutti gridano "dagli! dagli! all'untore!", quando si scandaglia ogni pagina del Web per costruire legami tra siti e terroristi, tra associazioni islamiche ed integrismo, tra imam di paese e lo spietato Osama bin Laden. Basta un link dal sito Islam Jihad Italia www.islamitalia.it, sito ricco d'informazioni sull'Islam in Italia che però niente ha a che vedere con guerre sante o presunte tali, a quello della guerra d'indipendeza cecena www.qoqaz.bizland.com (jihad come resistenza, nell'animo degli insorti, all'invasore russo), per scatenare infondate accuse di connivenza coi terroristi (per un link!), da parte di un poco attento Corriere della Sera.

Si spulciano i forum alla ricerca di qualche ostentato godimento per le vittime americane, di qualche ridicola "sparata" sulla colpevolezza del Mossad israeliano, di qualche parolaccia ben assestata a innocenti ma presunti responsabili degli attacchi terroristici a New York e Washington, di qualche rancorosa invettiva motivata da diffidenze razziali e religiose. Invece, Internet ci permette di capire l'altro, l'esotico, il diverso, lo straniero, persino chi è percepito come il nemico. La rivoluzione connettiva è fondata sul confronto, sul dibattito, sulla connessione di individui e idee solo in apparenza inconciliabili: perché questa apparente inconciliabilità è fondata sul pregiudizio, sulla scarsa conoscenza. Internet è modalità di connessione, è contatto interattivo, è dialogo, ma è prima di tutto informazione. Informazione sulla religione islamica, sui musulmani che vivono nel nostro paese ormai da decenni, sul Corano, sulla storia dei popoli arabi, sulla cucina, sui valori, sulle concezioni politiche, sulle tradizioni, sui luoghi di culto che la comunità islamica ha costruito in Italia. 

I siti islamici in italiano sono decisamente pochi, di fattura "artigianale", zeppi di errori tecnici e di ingorghi grafici: ma sono preziosi ed indispensabili strumenti di conoscenza. Il sito dell'Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia www.islam-ucoii.it, con una lista di luoghi di culto ed associazioni sparse su tutto il territorio nazionale. Quello della Lega Musulmana Mondiale www.lega-musulmana.it, con un interessante opuscolo digitale su cosa è l'Islam e l'orario annuale delle preghiere. Il portale Islam online www.islam-online.it, pregevole nell'impostazione grafica anche se non molto ricco di contenuti, a parte una rassegna stampa giornaliera, italiana ed internazionale. Il Corano online www.corano.it, nella traduzione italiana commentata. Il sito dedicato agli insegnamenti spirituali del sufismo www.sufi.it. L'altro portale Arab.it (www.arab.it), pensato come punto di ingresso per gli italiani che vogliono conoscere la storia e le tradizioni dei popoli arabi: schede e raccolte di links per ogni paese arabo (peccato, però, che ci sia un'unica scheda funzionante, quella sull'Algeria), i mezzi d'informazione online del mondo arabo, ricette dei piatti tipici, arti e cultura. Il sito, infine, dell'Associazione Islamica Ahl al Bait www.shia-islam.org, l'unico che potrebbe far storcere la bocca a qualcuno, perchè inneggia all'ayatollah Khomeini e agli Hizbollah del Libano.

8 ottobre 2001

giuse.mancini@libero.it


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