Cattivi pensieri. Il semestre dell’opposizione
di Vittorio Mathieu

Credo che anche il servizio delle spazzature sia guidato a turno, ogni sei mesi, dal membro dell’Ue che detiene la presidenza. Anch’io, quando fui per un paio d’anni membro di una commissione contro il razzismo e la xenofobia, pur sedendo a titolo personale, quando fu il turno dell’Italia divenni improvvisamente importante. Si spiega così il dilatarsi dei nostri petti a partire dal 1° luglio (salvo il loro restringersi il 31 dicembre). Ma questo vale solo per gli elettori della Casa delle Libertà: per quelli della coalizione opposta la disposizione d’animo è più complicata, perché l’esecutivo, in questi sei mesi, sarà guidato in Italia da un certo Berlusconi, a cui sembrano riferirsi profeticamente le parole di San Pietro contro Bonifacio VIII: “Quegli che usurpa in terra il loco mio, il loco mio, il loco mio, che vaca …….ecc.”.

Lo stato d’animo dell’opposizione, quindi, è soggetto a due sollecitazioni opposte, che di solito sono il prodromo della psicosi. A un tormento del genere vidi solo una volta sottoposto un cane, fedelissimo ai suoi due padroni, marito e moglie francesi, che a volte si abbandonavano a un gioco crudele. Lei comandava suadente: “Vien ici” e subito lui, perentorio: “Tu reste”. Poi il cane era premiato con “rinforzi” (come li chiamerebbe Skinner) da entrambe le parti, ma il caso, a mio parere, avrebbe dovuto interessare la protezione degli animali.

Per l’opposizione parlamentare e mediatica italiana rinforzi non se ne vedono, e per di più manca un ente analogo a quello per la protezione degli animali. Questi sei mesi, che dovrebbero essere di orgoglio soddisfatto, minacciano quindi di divenire un tormento, Da un lato si vorrebbe mostrare che l’Italia è sempre l’Italia: il paese di Dante e di Michelangelo, la cui grandezza, sia pure tutta culturale, non è diminuita da suo esser guidato, proprio in questi mesi, da un personaggio estraneo ai salotti buoni; dall’altro lato si desidererebbe che tutto andasse a rovescio, in modo che gli addetti alla stampa estera non fossero i soli a rendersi conto che i paesi hanno il governo che si meritano. E se poi, sotto questo stress, la sinistra non riuscisse più neppure dopo a ritrovare l’equilibrio? C’è il pericolo che gli italiani si persuadano, nonostante tutto, che con la Cdl è meglio continuare.

4 luglio 2003