ThinkTank. Le elezioni si giocano in Rete
di Spincom
La politica in rete. Internet cambierà le campagne
elettorali in Usa
Negli Usa c’è chi sostiene che i visitatori dei siti web politici siano
già dei sostenitori, e che dunque il cyberspazio sia l’ideale per i
politici che vogliono prendere posizioni decise. Un posizionamento netto
favorisce la trasparenza, sempre ben accolta dagli elettori, che
diventano dunque più disposti a sostenere il candidato, anche
finanziariamente. Oggi più che mai i politici americani stanno
concentrando gli sforzi per raccogliere fondi, e lo stanno facendo via
Internet. Anche i ricercatori di Harvard iniziano a interessarsi al
tema. (clicca
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Bush 2004: si parte. Iniziano i preparativi per la
rielezione del presidente
L’attacco all’Irak è certamente la priorità di questi giorni alla Casa
Bianca. Ma anche in mezzo ai preparativi della guerra c’è chi pensa alla
campagna per la rielezione di Bush nel 2004. Gli uomini dell’ufficio
politico sono già entrati in azione. Molte le novità rispetto alla
vecchia campagna. Il fund raising inizierà prima del solito, per cercare
di superare ogni record di raccolta. Chi porterà 200 mila dollari
entrerà a far parte dell’esclusivo gruppo dei “Pionieri”. Ci penserà
Bush a ringraziarli a dovere. (clicca
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Blair e Mtv: miscela esplosiva. Il premier inglese
ritorna alla “Cool Britannia”
Tony Blair è stato la star di venerdì sera su MTV. Per difendere la sua
posizione sull'Irak ha dovuto rispondere alle domande crudeli di
ragazzini da tutta Europa. Ma alla fine lo hanno apprezzato tutti: Tony
è il portavoce di uno stile, la “Cool Britannia”. A inizio mandato Blair
invitò a Downing Street il cantante degli Oasis, confessandogli di aver
comprato due copie del Cd “Morning Glory”, una per l'ufficio e una per
la macchina. Sono tanti i politici che hanno provato a svecchiarsi con
la Tv e la musica, dalla Thatcher nei talk show a Bill Clinton che suona
il sax. Ma non sempre funziona. (clicca
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Pacifisti. Il movimento utilizza Internet al
meglio
Il 26 febbraio scorso centinaia di migliaia di persone hanno partecipato
alla prima marcia virtuale della storia. Consisteva nell’invio di fax,
e-mail e messaggi telefonici ai Senatori Usa e alla Casa Bianca. Il sito
ufficiale www.moveon.org spronava i simpatizzanti a contattare
personalmente i propri rappresentanti eletti, perché “i senatori fanno
particolare attenzione quando il loro telefono squilla per un’intera
giornata in nome di una causa”. Un’azione semplice ed efficace. (clicca
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14 marzo 2003
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