Think-Tank. Quando il Web corregge i media
di Spincom

SUD COREA.
Roh Moo una campagna sul Web
Il neo-Presidente vince online e offline. In Corea del Sud, paese leader mondiale nella banda larga e nello sviluppo di nuove tecnologie, i candidati alla presidenza hanno dato il via a una vera e propria cyberspace campaign. Informazioni sul candidato, spazi per gli attivisti, raccolta fondi, sondaggi: l’attività elettorale viene gestita dagli uffici comunicazione web, quasi esclusivamente attraverso la Rete. E i risultati non sembrano mancare, vista la recente vittoria del neo presidente Roh Moo Hyun, che nel suo programma elettorale dichiara di voler usare Internet per rendere il governo trasparente e efficiente. (clicca qui)

ELEZIONI.
Crescono gli elettori che si informano sul Web
Durante le ultime elezioni di metà mandato in Usa, il 7% degli elettori ha adoperato la Rete come principale canale di informazioni politica.E’ quanto emerso da un sondaggio condotto dal Pew Research Center. Rispetto al 2000 la crescita è stata circa del 10%, segno di un indubbio trend positivo che vede Internet posizionarsi tra i media di riferimento per l’informazione politica ed elettorale. Programmi e vita politica dei candidati sono gli argomenti maggiormente cercati sulla Rete. Secondo i ricercatori, il trend positivo della politica online è destinato a crescere con le elezioni Usa del 2004. (clicca qui)

CANDIDATO.
Ora l’immagine si costruisce su Internet
Una ricerca dell’ Università dell’Arkansas mette in luce le differenze dell’immagine dei candidati alle ultime presidenziali americane attraverso l’analisi dei siti di George W. Bush e Al Gore. La scelta dell’impostazione grafica del sito elettorale deve essere valutata con cura, perché rappresenta la comunicazione più diretta con il proprio elettorato. In particolare, i due candidati hanno sfruttato Internet per attenuare gli aspetti negativi dell’immagine proposta dai media. Mentre il sito di Bush rafforzava l’idea di un leader qualificato e preparato, il sito di Gore proponeva l’immagine di un candidato avvicinabile e rilassato. (clicca qui)

CINA.
Internet per il commercio, non per la politica
In Cina nell’ultimo mese sono stati chiusi più di 3.000 Internet café, e altri 12.000 hanno sospeso le proprie attività per ordine delle autorità. Già in passato il governo di Pechino aveva tentato di controllare l’accesso alla Rete attraverso l’imposizione di rigidissimi software di monitoraggio. Paradossalmente, il giro di vite si aggiunge agli sforzi del governo di controllare come i cinesi usano Internet, mentre le attività commerciali online vengono incoraggiate. In Cina negli ultimi cinque anni i navigatori sono cresciuti da 500 mila a quasi 50 milioni. (clicca qui)

17 gennaio 2003