Cattivi pensieri. Quel '48 duro a morire
di Vittorio Mathieu


Dal 1948 è passato più di un mezzo secolo: non è strano che il metodo per ottenere il favore degli elettori sia cambiato; ma si direbbe che non tutti se ne siano accorti. Nel '48 quasi metà degli elettori sperava ancora in un comunismo italiano e votava Pci. Un po' più di metà degli elettori temeva più di ogni altra cosa il comunismo in Italia, e giudicava opportuno per questo votare Dc. Un giorno, al ristorante Al cambio di Torino, ero invitato da Manlio Brosio, liberale. Venne a salutarlo un amico, liberale anche lui, e Brosio gli domandò: "Hai votato Dc?". Quello rispose un po' imbarazzato di sì, e Brosio:" Hai fatto benissimo".

Questo quasi monopolio dell'anticomunismo da parte della Dc durò fino a quando Craxi non cercò di romperlo. E durò grazie ad una divisione di compiti. I comunisti si accontentavano di comandare, e agli anticomunisti bastava tenerli lontani dal governo, lasciando che comandassero. Così, da qualunque delle due parti fluissero, i voti andavano bene per entrambe, purché si evitasse, anche di poco, il "sorpasso". A rendere compatibili le due posizioni pensava la sinistra Dc che perciò, da sparuta ala dossettiana, divenne forza ideologica di governo, chiunque ne fosse il Presidente.

Oggi la situazione non è più quella, e vani sono gli sforzi per riprodurla. Lo spauracchio si cerca di costruirlo, pur senza baffi. Ma Berlusconi, anche se ha molte ville e molte reti televisive, ha poche o punte divisioni, sicché il ba-bau spaventa solo i salotti buoni. Dall'altra parte la maggioranza non teme più che si rifondi il comunismo: teme solo i rigurgiti di nostalgia degli ex boiardi per le aziende di Stato e i posti nei consigli di amministrazione. Impossibile, dunque, riprodurre la situazione in cui tutti i voti erano a favore, o che servissero ad accrescere i timore del comunismo, o che andassero ad alimentare il partito che contro il sorpasso fungeva da diga. Eppure ogni tanto sussulti a destra o a sinistra mostrano che quella mentalità, durata cinquant'anni è dura a morire. A sinistra si ragiona come se i tumulti di piazza fossero ancora le avanguardie di Stalin. E in campo cattolico si spera tuttora che qualcosa di simile alle processioni della Madonna Pellegrina serva ancora a tener buone le piazze

6 dicembre 2002