Meridionalismo e federalismo: verso la
biblioteca ideale
di Maria Teresa Petti
Nel 1627 Gabriel Naudé scrive “Advis pour dresser une bibliothèque”: un
libro giovanile, nel quale tratteggia la sua biblioteca ideale, quella
in grado di favorire l’organizzazione e la circolazione del sapere.
L’insistenza di Naudé sulla necessità di un uso pubblico della
biblioteca, è indice di grande modernità, tanto che il piccolo trattato
è entrato a far parte dei testi “fondatori” della tradizione
bibliotecaria. Ma cos’è la biblioteca oggi? La biblioteca non è solo un
insieme di libri. Non è neppure un insieme catalogato di libri. La
biblioteca è un luogo d’incontro. E’ un luogo di dialogo e di indagine e
divulgazione del sapere. E’ il luogo nel quale si realizza un
accrescimento del sapere. Dove si fa luce su alcuni argomenti. La
biblioteca è un luogo nel quale si trovano i diversi strumenti di
conoscenza oggi a disposizione. E’ il luogo dei libri, ma anche quello
di Internet. E’ il luogo del cartaceo per eccellenza, ma è anche una
zona della multimedialità che consente di mettersi in contatto con un
documento (magari proprio cartaceo), presente dall’altra parte del
globo.
Per questo è difficile realizzare un’inaugurazione per una biblioteca.
Perché il luogo fisico dei locali che accoglieranno i lettori, non rende
giustizia alle molteplici attività che in esso possono svolgersi. Perché
sarebbe interessante dare un piccola prova delle grandi opportunità che
una biblioteca può offrire, perché la biblioteca esce di prepotenza
oltre le sue mura, e soddisfa ben più di quanto si possa immaginare al
solo vederla. Non è tale, una biblioteca, se non presuppone il lettore,
se non auspica un aumento della ricchezza culturale del lettore, se non
traduce in realtà uno scambio, una crescita, un miglioramento, un
incontro. La biblioteca è un servizio, quello che consente a un
bibliotecario di offrire un valido aiuto alle forze del lettore; è un
cammino che si realizza attraverso libri, documenti, siti on line,
bibliografie, banche dati, cataloghi, e che porta a sapere qualcosa in
più su un dato argomento. La biblioteca è un mezzo indispensabile in
ogni ricerca scientifica, perché nessuno può lavorare solo con le
proprie mani. La biblioteca è il valore aggiunto della nostra
conoscenza.
Fondazione Ideazione. Il giorno 25 ottobre, a Bari, in via Cardassi 36,
pieno centro della città, è in corso l’inaugurazione della biblioteca.
La sala centrale è gremita, e il presidente della Fondazione sta facendo
un’introduzione sui temi centrali della biblioteca. Penso al lavoro
fatto. Alle settimane trascorse per definire i temi da trattare, per
acquisire i volumi lì presenti, penso alle ricerche, alle selezioni dei
volumi. E poi ai lavori sui libri stessi che sembravano appartenerci
solo dopo aver stampigliato l’inventario e il nostro timbro. Penso a
tutto questo e immagino i lettori prendere finalmente possesso di quei
volumi, perché questo è il senso di una biblioteca. Penso che credere in
questo lavoro sia la base affinché una biblioteca possa avere il diritto
di essere chiamata tale.
La biblioteca della Fondazione Ideazione nasce innanzitutto con
quest’intento. Vuole guadagnarsi un posto d’onore fino a divenire un
punto di riferimento per chi si accosta ai due temi centrali intorno ai
quali si sta sviluppando: il meridionalismo e il federalismo. E lo scopo
di questa biblioteca è di affrontarli e scandagliarli da molteplici
punti di vista. Offrire ai lettori gli strumenti migliori, i testi, le
riviste più aggiornate su questi temi. Questo è ciò che deve fare una
biblioteca per assolvere alla sua funzione. Attualmente i circa mille
volumi presenti all’interno del locale, sono catalogati, e così resi
fruibili per una pluralità di persone. Il catalogo elettronico consente
l’accesso per autore, titolo, parola significativa del titolo, soggetto.
Il sistema di catalogazione utilizzato rispetta le RICA (Regole italiane
di catalogazione per autore), per quanto concerne la scelta e la forma
dell’intestazione di autore e titolo; e utilizza il “Soggettario” della
Biblioteca Nazionale di Firenze, per quanto concerne la realizzazione
dei soggetti. Le premesse ci sono tutte. C’è un’inaugurazione, e
l’apertura di una biblioteca è sempre un risultato apprezzabile perché
vuol dire che alcune energie si sono mosse in direzione della diffusione
della cultura. C’è la consapevolezza di trovarsi solo all’inizio di un
viaggio. Ma c’è anche la precisa volontà che gli sforzi realizzati siano
portati avanti e migliorati.
29 ottobre 2002
matpetti@hotmail.com
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