Mercato del lavoro: le risorse su Internet
di Giuseppe Mancini


Tra mistificazioni e falsità, tra slogan e striscioni: l’informazione smaccatamente partigiana e le piazze finiscono col confondere e indispettire chi tenta di capire in che modo – e con quali probabili conseguenze – il governo intende modernizzare il mercato del lavoro in Italia. Su Internet, comunque non immune dalla propaganda e dalle accuse pretestuose ed offensive (basta vedere il sito della CGIL: si parla, a proposito della riforma, di “disegno autoritario nel metodo, eversivo nei contenuti”), prevalgono invece gli approfondimenti, i documenti di lavoro e le proposte normative da leggere integralmente, le interpretazioni da parte di autorevoli studiosi, i dati per fare confronti con le altre realtà europee ed internazionali.

Il sito web del Dipartimento per le politiche del lavoro del ministero del Welfare è lo strumento più diretto per accedere, nei più minuti dettagli, ai progetti del governo Berlusconi per migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, oggi eccessivamente rigido e rispondente a logiche di un’economia fordista che non c’è più. Un sito apprezzabile sostanzialmente per due motivi: primo, per l’abbondanza del materiale pubblicato in formato elettronico, compresi molti documenti sui partner europei; secondo, per la veste grafica e l’organizzazione dei contenuti orientate all’accessibilità. Nel sito, in versione integrale anche il Libro bianco sul mercato del lavoro in Italia, curato insieme al sottosegretario Sacconi da Marco Biagi. Utile per capire quali sono, nella loro essenza, i problemi in gioco, è anche il sito dell’Associazione italiana economisti del lavoro: gli appuntamenti dell’associazione (convegni e seminari), un annuario (corredato da recapiti ed eventuali pagine personali) dei maggiori studiosi italiani ed internazionali di economia del lavoro, working papers presentati negli ultimissimi anni ai convegni nazionali organizzati dall’associazione. Inoltre, la Commissione europea ha preparato una pagina che raccoglie tutti i documenti ufficiali, compreso l’ultimissimo del Consiglio europeo di Barcellona, in materia di mercato del lavoro: per leggere, al riparo da filtri fuorvianti, le vie di uscita dalla disoccupazione proposte dagli altri paesi europei e dalle istituzioni comunitarie.

Sulle politiche per l’occupazione in Europa e nel resto del mondo, un altro sito da tener presente è quello dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico: una pagina fittissima di studi, di proposte politiche, di dati statistici (l’Italia al penultimo posto, davanti solo alla Turchia, nel rapporto tra occupati e popolazione attiva), di articoli tratti dalla rivista dell’Ocse. Più in generale, il sito Labour Economics Gateway è un portale che consente di accedere alle pagine personali di economisti di tutto il mondo che si occupano di economia del lavoro, ai centri di ricerca che lavorano su questi temi, a pubblicazioni in formato elettronico, a dati statistici perennemente aggiornati. Integralmente alla ricerca è dedicata la lista di distribuzione New Economics Papers: un modo innovativo per tenersi aggiornati, direttamente nella propria casella di posta elettronica, su nuove ricerche nel campo dell’economia del lavoro

29 marzo 2002

giuse.mancini@libero.it