Marzo - Aprile 2002 «La sessualità e
l'erotismo si situano sulla complessa linea d'intersezione tra natura
e cultura. Il femminismo semplifica grossolanamente il problema
riducendolo a questione di convenzioni sociali: che si riformi la
società, si bandisca l'ineguaglianza tra i sessi, si riportino a
purezza i ruoli sessuali, e regneranno armonia e felicità. In ciò il
femminismo come tutti i movimenti progressisti degli ultimi duecento
anni, è erede di Rousseau [...] Il femminismo ha travalicato la
missione sua propria di perseguire l'eguaglianza politica delle donne
e ha finito per ripudiare ciò che è ineludibile, ovvero la limitazione
dell'uomo da parte della natura o del fato» |
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