Affari esteri. Mal d'Africa
ETIOPIA ED ERITREA.
IL CONFLITTO ON LINE 
di Giuseppe Mancini

Internet racchiude numerose risorse informative che, provenienti da fonti altamente diversificate, permettono di meglio comprendere le cause del conflitto tra Etiopia ed Eritrea, di ascoltare direttamente le popolazioni e i governi coinvolti, di tener dietro all’incalzante susseguirsi degli eventi, di analizzare gli interventi diplomatici nel giusto contesto.

The Ethiopian-Eritrean Conflict Webpage <www.geocities.com/CollegePark/Quad /6460/hf/98_6/index.html>, realizzato dal professor Ghebre-Ab dell’Università di Cincinnati, merita un contatto preliminare. Questo sito, infatti, riunisce importanti documenti diplomatici - negoziati a cavallo tra ’800 e ’900 tra Italia, Gran Bretagna, Egitto, Sudan, Etiopia ed Eritrea - che inquadrano storicamente e a partire da elementi concreti (anche con l’ausilio di mappe) i dissidi sull’esatta demarcazione dei confini. E poi, oltre ad essere molto ben curato graficamente e chiaro nella presentazione dei documenti, il sito del professor Ghebre-Ab coglie in maniera brillante le novità offerte dalla comunicazione conNettiva: il sito viene continuamente aggiornato ed arricchito, soprattutto grazie alle segnalazioni ed ai contributi che è possibile inviare tramite posta elettronica.

Giornali ed agenzie di stampa in versione digitale di Etiopia ed Eritrea consentono invece di seguire da vicino e in tempo reale l’evoluzione del conflitto e dei tentativi di pacificazione, per di più confrontando i diversi punti di vista, anche ufficiali, degli attori coinvolti. L’edizione on line del settimanale The Addis Tribune <AddisTribune.EthiopiaOnline.Net>, graficamente sobrio ed esemplare nell’organizzazione ed accessibilità dei contenuti, dedica delle edizioni speciali al conflitto, che aggiungono agli articoli di politica, economia, cultura e sport dell’edizione tradizionale (consultabili a partire dal 1996 grazie ad un archivio) continui aggiornamenti ed approfondimenti con cadenza anche quotidiana.

L’Ethiopian News Agency <www.telecom.net.et/ena.htm> diffonde i comunicati ufficiali del governo etiopico, insieme ad articoli che del governo riflettono le posizioni, sempre escludendo i comunicati dei partiti di opposizione. Il pregio di questo servizio è la velocità di apparizione degli articoli; il limite l’esiguità del materiale disponibile (non c’è neanche un archivio).

Il sito Ethiopia Related News and Information <www.ethio.com>, oltre a selezionare gli articoli più rilevanti apparsi sulla stampa internazionale, ha attivato uno spazio elettronico di discussione che mette in luce la natura interattiva di Internet, mezzo di comunicazione bidirezionale che favorisce l’emergere di forme di connessione e fitto scambio di idee tra individui globalmente dispersi. Chiunque disponga di collegamento ad Internet può partecipare all’Ethiopia Discussion Forum, rispondendo a precedenti messaggi, aprendo nuovi filoni di dibattito, inserendo considerazioni critiche, raffinando il sapere solitamente accessibile.

Tra i siti informativi etiopici che si occupano in maniera specifica del conflitto, il più ricco di materiale è l’Ethiopia Eritrea Conflict <www.geocities.com/Eureka/Park/5875>. A partire dal 3 giugno, ogni giorno vengono inserite decine di articoli di provenienza etiopica ed internazionale, di comunicati-stampa e dichiarazioni del governo, di commenti inviati da intellettuali, tutti selezionati in base ad un criterio però discutibile: compaiono esclusivamente risorse informative che direttamente o indirettamente presentano il conflitto come atto di aggressione dell’Eritrea. Inoltre, un link alle pagine dell’ambasciata etiopica a Washington invita ad unirsi ad una campagna di pressione nei confronti dell’opinione pubblica, della stampa e delle autorità politiche statunitensi, affinché si giunga alla condanna delle azioni eritree e al ristabilimento della pace.

Menzione a parte merita l’Ethiopian News Headlines <enh.ethiopiaonline.net>, che raccoglie articoli provenienti da riviste e quotidiani etiopici con una grande varietà di voci e punti di vista, a cui si può anche accedere attraverso una newsletter settimanale distribuita tramite posta elettronica. La particolarità del sito è la presenza di contenuti informativi integralmente in amharico, la lingua ufficiale dell’Etiopia. Tale scelta risponde alla duplice esigenza di sviluppare gli standard tecnici necessari per un più proficuo ingresso della comunità etiopica nel cyberspazio e di attivare canali comunicativi che consentano soprattutto alle nuove generazioni della diaspora di esercitare le proprie abilità linguistiche.

Il flusso informativo di provenienza etiopica è parzialmente controbilanciato dalla presenza on line, sicuramente meno densa ma ugualmente preziosa ed in perenne evoluzione, di siti eritrei. Ottimo punto di partenza è l’Eritrean Network Information Center <eritrea.org/EIB/control/main.html>, che mette a disposizione una gran quantità di articoli, prontamente aggiornati, provenienti dall’agenzia di stampa ufficiale dell’Eritrea (ERINA) e dalle agenzie internazionali, dichiarazioni ufficiali del ministero degli Esteri e proposte per la soluzione negoziale del conflitto. Di grandissimo interesse è la petizione elettronica che si può automaticamente inviare alle autorità politiche degli Stati Uniti affinché si prodighino per trovare una soluzione pacifica alla crisi, denunciando inoltre tutte le iniziative etiopiche nei confronti degli eritrei che vivono in Etiopia e che lasciano sospettare tentazioni di pulizia etnica.

Simile nei contenuti, ma molto meglio organizzato e realizzato graficamente, è il sito del Dehai Eritrea Online <www.primenet.com/~ephrem>. Alle dichiarazioni e comunicati stampa, agli articoli e agli aggiornamenti dell’ERINA, ordinati anche per mezzo di un archivio (che però è consultabile solo a pagamento), si aggiunge un vitale forum di discussione, aperto a contributi culturalmente eterogenei e a posizioni politiche anche alternative, con l’unico obbligo del reciproco rispetto. Il forum è spazio non solo di dialogo, ma soprattutto di arricchimento informativo, perché in esso continuamente compaiono ricerche accademiche ed articoli della stampa internazionale inviati, condivisi e commentati dai partecipanti.

Per chi, sebbene prevalentemente interessato al conflitto tra Eritrea ed Etiopia, volesse anche estendere la propria conoscenza dei due Paesi del Corno d’Africa (e della Somalia, del Somaliland e di Gibuti), l’Abyssinia Cyberspace Gateway <www.cs.indiana.edu/hyplan/dmulholl/acg.html> ordina la maggior parte dei siti esistenti, con links raggruppati per grandi aree tematiche: informazione, imprese commerciali, istituzioni, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, storia, arte, religione, lingue, musica, sport, viaggi, mappe, oltre a pagine speciali che contengono links alle homepages dei membri delle diaspore etiopica ed eritrea.


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1998