E' in edicola il nuovo numero di Ideazione
[14 nov 06]

Che cosa succede se uno dei paesi più sviluppati del mondo ad un certo punto della sua storia smette di puntare sugli individui nell’atto stesso della loro formazione? Se la classe politica di quel paese distoglie dal campo dell’istruzione risorse significative, umane e materiali, accantonando la selezione e il merito a favore di una approssimativa affermazione del principio dell’uguaglianza? Che cosa se coloro che vivono e fanno parte del processo educativo – insegnanti, genitori, studenti – eludono il ruolo affidato loro in quel processo, sottraendosi a quel principio di responsabilità che li investe direttamente? Con il numero che uscirà nei prossimi giorni in edicola, Ideazione si interroga su questi temi. Lo fa coinvolgendo nella discussione insegnanti e uomini politici, esperti di formazione ma anche esponenti del mondo delle professioni. Una sezione – curata da Paola Liberace, con i contributi di Valentina Aprea, Giuseppe Bertagna, Giovanni Cominelli, Mario Mauro, Vincenzo Silvano, Claudio Gentili, Fabrizio Foschi e Silvano Tagliagambe – per dare un indirizzo al nostro paese che gli consenta di tornare a garantire ai suoi giovani una “Buona educazione”.  

I venti del rinnovamento spirano tra le file dell’opposizione. Tra le proposte più avvincenti, quella di fondare in Italia il partito popolare europeo. Domenico Mennitti, sindaco di Brindisi ed esponente di Forza Italia, si interroga sul futuro della Casa delle Libertà e guarda ben oltre il partito unico. Ancora politica, stavolta economica. Due analisti della levatura di Francesco Forte e Giuseppe Pennisi leggono la Finanziaria del governo Prodi con la lente d’ingrandimento e cercano di svelare i segreti – neanche troppo segreti – della grande illusione.

Ideazione guarda come di consueto all’estero, all’Europa e agli Stati Uniti, ma anche alla Cina. Dalla situazione politica in Germania – in cui sembrano già svaniti gli entusiasmi della Grosse Coalition – commentata dal direttore, Pierluigi Mennitti, alla rinascita di un paese dimenticato come l’Albania, ricostruita da Domenico Naso, alla più generale condizione dell’economia europea, analizzata da Massimo Lo Cicero. E poi ancora lezioni americane quando si parla di fusionismo e abbattimento delle tasse: ne trattano Andrea Mancia e Tiziano Buzzacchera raccontando la storia di Grover G. Norquist, presidente della Americans for Tax Reform.

Infine, la cultura. Su tutti il ricordo che Vittorio Mathieu ha dedicato a Nicola Matteucci, recentemente scomparso. E poi, Alberto Indelicato che ricostruisce con un’analisi storica inappuntabile il processo che in cinquant’anni ha portato l’ideologia marxista a quel fallimento che solo anni dopo avrebbe provocato la fine dell’Urss. Un ricordo di Dino Buzzati – scrittore, giornalista, pittore, artista – che ricostruisce il pensiero di uno dei più singolari autori del Novecento italiano a cento anni dalla sua nascita.  E infine un lungo saggio di Daniele Sfregola che in chiave storica ricostruisce le tappe della politica di potenza del nostro paese.


14 novembre 2006

 

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