Tocque-ville, liberi tutti
di Barbara Mennitti
da Ideazione, settembre–ottobre 2005
Si chiama
Tocque-ville, la città dei liberi ed è l’ultima nata nel
piccolo universo di Ideazione. Tecnicamente si tratta di un aggregatore
di blog, un programma che permette di selezionare e, appunto, aggregare
interventi provenienti da diversi blog su un’unica piattaforma web.
Visivamente si presenta così: una home page con un argomento in primo
piano e poi, a scendere, due colonne con diverse sezioni, politica
estera e interna, economia, media, scienza e cultura e apolitica. Ogni
sezione ha poi delle pagine interne, dove vengono aggregati anche gli
interventi (in gergo post) che non trovano spazio nella pagina
principale. La selezione degli interventi da aggregare viene operata da
cittadini volontari, che sacrificano un po’ del loro tempo libero (e a
volte non solo quello) come si conviene in una democrazia. Questo, per
quanto riguarda l’aspetto strettamente tecnico, ma Tocque-ville, nelle
nostre intenzioni, vuole essere qualcosa di più. Vuole essere una casa
comune per commentatori politici di area liberale, conservatrice,
radicale e riformista, siano essi giornalisti di professione o
semplicemente per passione.
E, ancora oltre, vuole riunire molte voci e fare da cassa di risonanza,
raggiungere massa critica e abbattere le barriere fra vecchi e nuovi
media. L’idea è nata nella nostra redazione lo scorso autunno,
osservando con attenzione, come sempre facciamo, quello che accadeva
negli Stati Uniti, soprattutto durante le ultime elezioni presidenziali.
Ci siamo accorti che era in corso una vera e propria rivoluzione nel
modo di fare informazione; che centinaia di emeriti sconosciuti, da
dietro una tastiera, riuscivano per la prima volta a imporre i temi,
almeno qualcuno, all’establishment mediatico. E persino a far cadere
qualche testa illustre. Questa rivoluzione ci è piaciuta e non volevamo
arrivare in ritardo, come spesso accade alla nostra area politica in
questo paese. Allora ci siamo guardati intorno e abbiamo scoperto che la
blogosfera era già in movimento, che esistevano già molte realtà, molti
blog collaudati e di grande qualità. Abbiamo cominciato ospitandone
qualcuno sul sito di Ideazione.com, ma le richieste di ingresso erano
tante. E allora è nata l’idea di creare uno spazio apposito, che è stata
subito accolta con grande entusiasmo.
Il nome è stato scelto con una votazione che ha coinvolto tutti i
cittadini registrati prima ancora che il progetto fosse fisicamente
on-line e che erano già oltre duecento. Tocque-ville, dedicato al
filosofo francese che per primo descrisse con ammirazione la nascente
democrazia americana, ha sbaragliato tutti i concorrenti. Oggi
Tocque-ville ha poco più di due mesi e mezzo di vita e conta 398
cittadini, ma le iscrizioni aumentano di giorno in giorno. Fra gli
iscritti ci sono giornalisti famosi, molti che sicuramente lo
diventeranno e altri che non saranno mai giornalisti ma potrebbero
esserlo; vi sono politici e studenti, radicali e cristiani conservatori,
forzisti, tifosi di An e riformisti di sinistra; “maschi selvatici” e
lesbo-neocon. Insomma, tutto quello che il panorama della nostra area ha
da offrire e anche qualcosa di più. Naturalmente qualcuno se ne è andato
perché non si trovava a suo agio, ma molti sono invece arrivati e
continuano ad arrivare, a dimostrazione che questa area
politico-culturale è alive and kicking. E pensa con la sua testa.
25 ottobre 2005 |