Una russa a New York
da Ideazione, novembre-dicembre 2004
Ayn Rand
nasce come Alisa Rosenbaum a San Pietroburgo il 2 febbraio 1905, in una
famiglia ebrea borghese che conduce una vita relativamente agiata, con
vacanze in Svizzera e in Finlandia; prima di tre figlie, Alisa vive come
un trauma gli anni della rivoluzione bolscevica. Arrivata senza risorse
negli Stati Uniti nel 1926, la giovane Alisa – divenuta Ayn – tenta la
fortuna a Hollywood, dove però trova solo lavori saltuari. Nei suoi
primi giorni agli Studios conosce l’attore Frank O’Connor che nel 1929
diventa suo marito. Nel 1934 la coppia si stabilisce a New York. Fino al
1937 la Rand cerca di far emigrare la famiglia negli Stati Uniti, poi le
maglie del regime staliniano si stringono, rendendo rischiosa ogni
comunicazione con l’Occidente per i cittadini sovietici.
Tra molte difficoltà, negli anni Trenta Ayn inizia la sua carriera
letteraria, culminata nei successi di The Fountainhead (divenuto anche
film) e di Atlas Shrugged, suo quarto e ultimo romanzo, del 1957.
Stimolata da un nutrito gruppo di seguaci che le si stringono attorno,
negli anni Sessanta la Rand si dedica all’approfondimento e divulgazione
delle idee filosofiche contenute nella sua narrativa; tiene numerose
conferenze in tutti gli Stati Uniti e pubblica varie riviste. Questa
produzione saggistica viene raccolta in volumi dalla stessa scrittrice e
ancora oggi dall’Ayn Rand Institute.
La filosofia dell’Oggettivismo attrae entusiastici adepti che della Rand
fanno quasi un’icona; nella veste di filosofa, la Rand si impone come
pensatrice controversa e controcorrente alla quale non mancano
avversari, spesso feroci. La rottura interna del movimento oggettivista
– avvenuta nel 1968 con la cacciata del principale collaboratore,
Nathaniel Branden – assesta un duro colpo alla struttura organizzativa
dell’Oggettivismo.
Altre vicende personali contribuiscono al declino della vivacità
intellettuale della scrittrice. Negativa si rivela una visita
inaspettata e all’inizio accolta con entusiasmo: la sorella più piccola
Nora legge sulla stampa internazionale un articolo su Ayn Rand e la
contatta dopo trentacinque anni di silenzio, riuscendo ad andarla a
trovare a New York. Ma Nora e il marito non si lasciano sedurre dagli
Stati Uniti e preferiscono rientrare in Unione Sovietica, con grande
dispiacere di Ayn. Operata per un tumore al polmone nel 1974, rimasta
vedova nel 1979, Ayn Rand si spegne nel suo appartamento di New York il
6 marzo 1982.
Opere letterarie:
Russian Writings on Holywood, Edited by Michael S.
Berliner, Los Angeles, Ayn Rand Institute Press, 1999.
The Early Ayn Rand: A Selection from Her Unpublished Fiction,
Edited and with an Introduction and Notes by Leonard Peikoff, New York,
New American Library, 1984.
Night of January 16th, New York, Longmans Green, 1936; New
York, New American Library, 1971; trad. it. La notte del 16 gennaio,
Macerata, Liberilibri, di prossima pubblicazione.
We the Living, New York, Macmillan, 1936; revised edition,
New York, Random House, 1959; trad. it. Noi vivi, Milano, Baldini &
Castoldi, 1937; Milano, Longanesi, 1990; Milano, TEA, 1992.
Anthem, London, Cassell, 1938; revised edition, Los
Angeles, Pamphleteers, 1946; trad. it. La vita è nostra, Milano, Baldini
& Castoldi, 1938; trad. della seconda edizione Anthem (Inno), Messina,
Alfa, 1997; nuova trad. Antifona, Macerata, Liberilibri, 2003.
The Fountainhead, New York, Bobbs-Merrill, 1943; trad. it.
di La fonte meravigliosa, Milano, Baldini & Castoldi, 1947; Milano,
Corbaccio, 2004.
Atlas Shrugged, New York, Random House, 1957; trad. it. La
rivolta di Atlante, Milano, Garzanti, 1958.
Saggistica:
For the New Intellectual: The Philosophy of Ayn Rand, New
York, Random House, 1961.
The Virtue of Selfishness: A New Concept of Egoism, New
York, New American Library, 1964; trad. it. La virtù dell’egoismo. Un
concetto nuovo di egoismo, Macerata, Liberilibri, 1999.
Capitalism: The Unknown Ideal, New York, New American Library, 1966.
The Romantic Manifesto: A Philosophy of Literature, New
York, World Publishing Company, 1969; second revised edition, New York,
New American Library, 1975.
The New Left: The Anti-Industrial Revolution, New York,
New American Library, 1971; ora col titolo Return to the Primitive: The
Anti-Industrial Revolution, Edited by Peter Schwarz, 1998.
Introduction to Objectivist Epistemology, New York, New American
Library, 1979; expanded second edition edited by Harry Binswanger and
Leonard Peikoff, New York, New American Library, 1990.
Philosophy: Who Needs It, Introduction by Leonard Peikoff,
New York, Bobbs-Merrill, 1982.
The Ayn Rand Lexicon: Objectivism from A to Z, Edited by
Harry Binswanger, New York, New American Library, 1986.
The Voice of Reason: Essays in Objectivist Thought, Edited
and with an Introduction by Leonard Peikoff, New York, New American
Library, 1989.
The Ayn Rand Column, Introduction by Peter Schwartz,
Oceanside, Second Renaissance Books, 1991.
Letters of Ayn Rand, Edited by Michael S. Berliner, New York, Penguin,
1995.
Ayn Rand’s Marginalia, Edited by Robert Mayhew, Oceanside,
Second Renaissance Books, 1995.
Journals of Ayn Rand, Edited by David Harriman, New York,
Penguin, 1997.
Why Businessmen Need Philosphy, Edited by Richard E.
Ralston, Los Angeles, Ayn Rand Institute Press, 1999.
The Art of Fiction: A Guide for Writers and Readers,
Edited by Tore Boeckmann, New York, Penguin, 2000.
The Art of Nonfiction: A Guide for Writers and Readers,
Edited by Robert Mayhew, New York, Penguin, 2001.
Ayn Rand su Internet:
Ayn Rand Institute
Ayn Rand Bookstore
The Objectivist Center
The Atlas Society
All About Ayn Rand
2 febbraio 2005
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