Gulag, la pianificazione del male
da Ideazione, settembre-ottobre 2004

Il Gulag, l’arcipelago mostruoso di sofferenza e di umiliazione che ci ha raccontato Solzenicyn con la sua opera, non fu solo il parto della mente malata di Stalin (e di Lenin). Non si tratta di materia ormai buona solo per gli storici, sepolta con la vecchia, maleodorante carcassa dell’Unione Sovietica. Lo racconta in questo dossier Stefano Magni: il sistema schiavistico è tuttora vivo e operante nei regimi comunisti sparsi sul globo, dalla Corea del Nord alla Cina, dal Vietnam al Laos fino all’isola di Cuba.
Proprio per questo, riteniamo che sia fondamentale capire cosa è stato davvero il sistema Gulag nell’esperienza sovietica e quale impatto esso ha avuto sulla società e sull’economia dell’impero. Lo storico Sergio Bertelli ci spiega che non si trattava di campi di sterminio come quelli nazisti (anche se molti ci sono morti), ma di vere e proprie riserve di schiavi, fondamentali per la realizzazione del piano quinquennale di Stalin. E, dati alla mano, descrive perché fu una scelta disastrosa per l’economia sovietica.
Capire è fondamentale, afferma nel suo intervento la scrittrice Anne Applebaum, che con il suo libro sul Gulag ha appena vinto il premio Pulitzer. Lo è per i russi ma anche per l’Occidente, dove generazioni di giornalisti e intellettuali hanno sempre guardato l’Unione Sovietica attraverso le lenti dell’ideologia, rendendosi complici della disinformacija del regime. è grazie a queste schiere di “illuminati” che ancora oggi molti ritengono che l’Unione Sovietica sia stata una distorsione del comunismo e non la sua incarnazione, che qualcosa andò male, ma che l’idea di fondo non era intrinsecamente sbagliata. Ripercorriamo il sistema Gulag anche attraverso le memorie di Vladimir Bokowskij, lo storico e letterato russo che ha passato dodici anni fra prigioni, campi di lavoro e ospedali psichiatrici per “attività antisovietiche”. Da allora si batte per tenere viva la memoria di quello che è stato in Unione Sovietica, e che ancora è in molti angoli del mondo, l’Arcipelago del male.

20 settembre 2004
 

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