Terrorismo: conosci il tuo nemico 
        
        
      
        da Ideazione, maggio-giugno 2004 
         
        Leggere le analisi di Bernard Lewis sulla guerra al terrorismo e sugli 
        assetti geopolitici del Medio Oriente è sempre un’esperienza 
        illuminante. Anche chi è scettico sulla possibilità di esportare, 
        addirittura con l’uso della forza, schegge di democrazia nella terra 
        madre del fondamentalismo islamico non può permettersi di sottovalutare 
        il risultato degli oltre sessant’anni di studio appassionato, sempre 
        rigoroso e mai banale del professore britannico. L’intervista pubblicata 
        da Ideazione, originariamente apparsa sulla rivista statunitense 
        Atlantic Monthly, sfata alcuni miti propagandati dalla vulgata pacifista 
        e consolida alcune certezze di lungo periodo che l’Occidente dovrebbe 
        avere il coraggio di non dimenticare.  
         
        Proprio per impedire a noi stessi di scivolare nell’oblio 
        dell’appeasement-ad-ogni-costo abbiamo deciso di riprendere un breve 
        saggio di Robert J. Bidinotto, pubblicato il 24 settembre del 2001 sul 
        sito Internet di The Objectivist Center, la fondazione diretta da David 
        Kelley che si ispira agli insegnamenti di Ayn Rand. A meno di tre anni 
        dal crollo delle Twin Towers e dall’attacco al Pentagono, la forza 
        morale e l’impatto dell’analisi di Bidinotto restano immutati. Come 
        resta intatto, e largamente disatteso, l’appello a superare quei 
        sentimenti di “impotenza, confusione e vulnerabilità” che hanno permesso 
        ai terroristi di affondare le loro lame al cuore della nostra civiltà. 
         
        Massimo Introvigne, infine, ci racconta la controversa vita e le 
        terribili opere di Osama bin Laden, il simbolo universalmente 
        riconosciuto di questa Era del Terrore. Il “carisma malato” di Osama 
        viene analizzato in dettaglio, ripercorrendo gli anni della sua 
        formazione e quelli della svolta anti-occidentale, fino a scavare nelle 
        connessioni tra le diverse galassie del fondamentalismo islamico e il 
        network organizzato sotto la cupola di al Qaeda. Se Sun Tzu, Niccolò 
        Machiavelli e Abraham Lincoln ci hanno esortato, in epoche diverse, a 
        “conoscere il nostro nemico”, un fondo di verità ci dovrà pur essere.  
         
        
        
        15 luglio 2004 |