Vino (e golosità) da leggere sotto l'albero
di Franco Ziliani
[16 dic 04]

Elogio della sbronza consapevole

Il vino, l’euforia destata da grandi bevute, la capacità di mostrare la vita più rosa di quel che e’ realmente e di far dimenticare le canine malinconie e le cose che non vanno, fanno parte, da Omero in poi, della tradizione letteraria di tutti noi. Forse perché il vino, oltre che a tenere compagnia ed esaltare la convialità, stuzzica la fantasia e aiuta a scrivere, e perché l’ebbrezza del bere hanno molto da spartire con il piacere della scrittura, perché il vino, per dirla con Lucini, é “mistero e rivelazione”. Inebriarsi “di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro”, come diceva Baudelaire, aiuta a “non sentire l’orribile peso del Tempo che vi spezza le spalle e vi piega verso terra”. Il vino, ed il bere soprattutto, è uno dei temi autentici e costanti della letteratura, proprio come testimonia un paziente e bellissimo lavoro che due giovani scrittori: Enrico Remmert e Luca Ragagnin compulsando testi su testi e ricavando un’antologia dalla pirotecnica e variopinta vivacità hanno voluto dedicare a l’Elogio della sbronza consapevole (Marsilio, 213 pagine 13 euro). Nel libro, che si avvale di una divertente prefazione di Bruno Gambarotta, mille voci diverse (di ogni epoca e nazionalità) innalzano, alla faccia dei proibizionisti e dei morigerati, dei moralisti e degli astemi, un inno e al bere di contagiosa, alcolica, inebriante attrazione. Da leggere assolutamente.

Enciclopedia del vino

Il vino é ormai diventato una cosa così complessa che per tentare di conoscerne ogni aspetto e’ indispensabile ricorrere a testi scritti da autentici specialisti, che abbiano un approccio interdisciplinare alla materia, abbinando agli aspetti enologici e viticoli anche  considerazioni di carattere economico, antropologico, culturale, medico e scientifico. Questo senza dimenticare il punto di vista dell’analisi sensoriale, ovvero sia la descrizione del prodotto vino dal punto di vista olfattivo e organolettico.

In Italia, a differenza dai Paesi di lingua inglese e tedesca dove opere del genere sono correnti e vantano un pubblico di estimatori, non esisteva un’opera completa che esaminasse il vino in tutte le sue sfaccettature. E’ pertanto da salutare con soddisfazione, a cura di un editore come Boroli la pubblicazione di una vera e propria Enciclopedia del vino che in 880 pagine in vendita a 34,90 euro prende in esame in 2200 voci, con 160 schede storico culturali, 40 profili regionali e nazionali, la presentazione di qualcosa come 420 vitigni e 7500 vini, pressoche’ tutto lo scibile vinoso, grazie al lavoro di un team dove figurano esperti come Cesare Pillon, Attilio Scienza, Mario Ubigli, Riccardo Pastore, Gaspare Volontario.

Da abbinamenti fra cibo e vino a zuccheri si viene condotti per mano con un linguaggio chiaro e comprensibile attraverso tecniche di produzione e di affinamento, in giro per vigna e cantina, lungo la storia secolare di quel meraviglioso e inimitabile prodotto chiamato vino. Un’opera di riferimento imperdibile. 

Guida ai vini di Puglia e Basilicata

Chi scrive considera quello rappresentato dai vini del Sud d’Italia, ed in particolare da una regione come la Puglia, un autentico scrigno ricco di tesori tutti da esplorare.

E’ naturale quindi che non appena appaia uno strumento utile a farli conoscere, non si può non segnalarlo ai lettori di Ideazione. La Guida ai vini di Puglia e Basilicata (280 pagg. 7,90 euro + spese di spedizione postali), meritoriamente pubblicata per i tipi de La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, in collaborazione con l’editrice Edisud presenta una selezione di 171 cantine, 850 etichette, e più di 300 vini degustati e descritti da una commissione formata da sommelier professionisti dell’Association de la Sommellerie Internationale.

Ad ogni cantina è stata dedicata una pagina che propone una breve descrizione aziendale, la proposta, con note di degustazione, dei due vini più significativi e la segnalazione di tutte le varie etichette prodotte. Senza dimenticare l’utile indicazione dei prezzi di vendita dei vini in enoteca. Una tale mole di aziende comprese nella guida consente, lodevolmente, al lettore di apprendere l’esistenza e l’opera non solo dei soliti noti, che compaiono, spesso con selezioni discutibili, nelle guide nazionali, ma soprattutto di una rete di outsider, di aziende poco note ed emergenti che costituiscono, sia in Puglia che nella Basilicata del sontuoso Aglianico del Vulture, il vero tessuto connettivo produttivo e danno la misura del livello raggiunto dai vari vini e dalle varie denominazioni. Augurandoci che la Gazzetta del Mezzogiorno voglia varare analogo lavoro dedicandolo anche alla Campania e alla Calabria e, ovviamente, alle isole, non possiamo che consigliare l’acquisto di questo utilissimo volume, da portare con noi in ogni occasione di viaggio in terra di Puglia e Basilicata.

Il Vino dove

Non ha le caratteristiche proprie della guida, visto che fortunatamente non assegna punteggi in forma di bicchieri, stelle o chissà quale altro simbolo, ma è un libro che per la sua concezione e la sua organizzazione consigliamo di portare con voi in occasione di ogni vostro itinerario goloso in giro per l’Italia.

Il suo titolo, Il vino dove, (Istituto Geografico De Agostini, 420 pagg, 18,50 euro” fa capire chiaramente sin dalla sua enunciazione che si tratta di un’opera da non perdere per scoprire l’Italia del vino nelle sue diverse manifestazioni: sono segnalati ben 1.600 indirizzi utili, cioè non solo dove si produce vino, ma anche dove lo si mesce, dove lo si può assaggiare, acquistare, e quindi non solo le aziende agricole (900, tutte visitabili e tutte in grado di effettuare vendita diretta al consumatore, e di ognuna vengono fornite tutte le indicazioni su giorni e orari di visita, indirizzo, telefono, e-mail), ma anche e soprattutto 700 enoteche dislocate nelle maggiori città italiane e nelle principali località vinicole. Completa il volume, curato per la parte testi dalla Alexa Edizioni di Elena e Claudio Riolo, che segnala, oltre a cantine, enoteche, wine bar, vinerie, anche le principali associazioni e realtà informative che si occupano di vino in Italia; conclude l’opera un’introduzione alle Doc e Docg delle varie regioni e un atlante stradale, che evidenzia le grandi località del vino italiane.

Cioccolato, che passione!

Difficile trovare, nella vastissima gamma delle materie prime che grazie all’opera sapiente del cuoco si trasformano in piatti gustosi, un ingrediente che sappia più stuzzicare la fantasia, e soprattutto l’acquolina in bocca, del cioccolato. Questa meravigliosa “cosa” nata dall’albero del cacao, giunta in Europa cinquecento anni or sono per merito di Cristoforo Colombo e subito diventata popolarissima, oltre a metterci immediatamente di buon umore grazie al suo potere euforizzante, ci fa veramente bene quando la consumiamo, visto che possiede un’alta quantità vitamina A, ferro, calcio, fosforo e potassio, oltre a sostanze con funzioni antidepressive.

Il cioccolato ha stuzzicato l’inventiva di pasticcieri e di fior di cuochi, a tal punto che si possono ottenere centinaia di preparazioni, sia semplici che elaborate: dalla viennese torta Sacher, alla bavarese Gâteau diable, senza dimenticare il tanto buono quanto poco conosciuto bùnet torinese.

Terry Sarcina, per i tipi della De Agostini, è arrivata a raccogliere addirittura 300 differenti varietà di preparazioni del cioccolato, contenute in Cioccolato & Cioccolato (360 pagine 19,50 euro). Minuziosamente (e chiaramente) spiegate, e illustrate grazie ad una bella fotografia del piatto finito, le 300 ricette del libro, (una bella idea per un regalo di Natale), ci aiutano ad esplorare l’universo cioccolato a tavola in tutte le sue sfumature e ci fanno sognare.

La Liguria del vino

Salvatore Marchese, di stanza in quel bellissimo posto che é Castelnuovo Magra in provincia di La Spezia, è arrivato in libreria in questi giorni con due libri che testimoniano la propria versatilità editoriale. Di vino, anzi dei vini della sua regione, tratta in un agile volume pubblicato da Hobby & Work (95 pagine, 7 euro) Liguria, dove tratteggia uno scenario vivace della produzione vitivinicola ligure: oltre i vini, anche le denominazioni più importanti, i maggiori protagonisti in vigna (dove il lavoro e’ particolarmente difficile, basta pensare alle Cinque Terre) ed in cantina. Non mancano poi bozzetti di presentazione dei migliori produttori, consigli sui matrimoni, indirizzi e note introduttive delle cantine.

Cucina di Lunigiana

Il secondo libro, Cucina di Lunigiana: le fonti, le storie, le ricette (310 pagg. 16 euro, Muzzio editore) non e’ invece semplicemente una raccolta dei piatti della cucina povera e semplice di questa zona collinare appenninica, ma una celebrazione di una terra immersa nel mistero e nella leggenda, costellata di statue di pietra, di menhir, che ci riportano indietro nei secoli. Una terra affascinante e unica dove nasce, osserva bene Marchese, “una cucina ispirata non dalle ragioni del gusto o delle necessità coreografiche, ma dal sentimento e dall’affetto che la rendono inestinguibile” e che grazie ai suoi cento modi di utilizzare le castagne, e di proporre piatti semplici come panigazi e testaroli, la “mesc ciua”, le torte di farro, le zuppe di verdura, é davvero unica nel suo genere.

L’Italia delle conserve

Pensato per tutte quelle donne che amano dilettarsi con la preparazione casalina di marmellate, conserve, gelatine e salsine varie (preparate certamente con tanta buona volontà e applicazione, ma magari non sempre entusiasmanti nel risultato) é il bel volume, ampiamente illustrato, edito dal Touring Club, intitolato L’Italia delle conserve (260 pagg. 18 euro). In oltre 200 pagine siamo condotti per mano in un Italia, tutta da scoprire, che dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, prepara 580 tra confetture, creme di funghi, paté di olive; passando dalla cotognata leccese alla cugnà piemontese, dalla sapa marchigiana alla sardella calabra. Di ogni prodotto vengono presentate le tecniche di preparazione e, ovviamente, di conservazione. Il volume e’ poi completato dai migliori negozi dove poter acquistare questi deliziosi prodotti.

Edoardo Raspelli viaggiatore esigente e goloso

Il secondo volume, invece, costituisce la summa, il corposo diario di viaggio, la testimonianza di anni di duro (ma piacevolissimo) lavoro, del critico gastronomico più famoso, severo, autorevole d’Italia: Edoardo Raspelli. “Italiagolosa. Cronache di un viaggiatore esigente” (1200 pagg. 22 euro Mondadori editore ) raccoglie una vasta scelta di ristoranti, trattorie, osterie, alberghi, locande che Raspelli ha visitato, ponendosi assolutamente dalla parte del lettore consumatore: le cronache infatti variano dall’esaltazione del locale, alla severa stroncatura.  L’itinerario, da Nord a Sud, non é, né vuole essere, una guida dei ristoranti, ma proporre un viaggio nell’Italia della tavola. Meritano invece una speciale sottolineatura le “chiacchiere del dopocena” raccontini e digressioni che ci propongono un Raspelli inedito, gastronomo ma anche narratore emozionato ed emozionante.

16 dicembre 2004

bubwine@hotmail.com

 

 

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