Elogio del lavoro precario
di Vittorio Mathieu
[27 mar 06]


Contratto è la coincidenza di due o più volontà su un oggetto di cui possano liberamente disporre. In Francia, però, lo scontro tra migliaia di studenti e il governo su come regolare il lavoro è difficile che dia luogo a un contratto, perché, se il risultato è ottenuto con la forza, si tratterà piuttosto di estorsione.

Siamo abituati a scioperi per il rinnovo del contratto. Ma in Francia si tratta di contratti nuovi, di cui gli studenti sperano di essere i contraenti. Chiunque può stipulare un contratto a nome di altri che gliene abbia dato esplicito mandato. Ma oggi i contratti collettivi sono validi erga omnes senza che chi li stabilisce ne abbia ricevuto un esplicito mandato. Mistero.

Gli studenti francesi pensano di migliorare la loro condizione esigendo un lavoro a tempo indeterminato e non precario. Io non sdegnerei un lavoro a tempo nettamente determinato e estremamente precario: quello degli allenatori di calcio, spesso spediti a casa prima della scadenza, ma con lo stipendio assicurato fino al termine del contratto. E’ difficile trovare un contratto di lavoro più vantaggioso. Ma per questo occorrerebbe che gli studenti imparassero a svolgere un lavoro prezioso come quello di un allenatore di calcio.


27 marzo 2006

 


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