Scandalo sessuale sul governo Raffarin
di Stefano Caliciuri
Rischia fino a tre anni di prigione Dominique Ambiel, consigliere della
comunicazione del primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin, per
esser stato sorpreso a bordo della propria automobile in compagnia di
una prostituta minorenne. Sarà processato il prossimo giugno dal
Tribunale di Parigi con l’accusa di “oltraggio a pubblico ufficiale” e
per avere “sollecitato, accettato o ottenuto, in cambio di una
remunerazione o di una promessa di remunerazione, una relazione di
natura sessuale da parte di un minore”, così come recita l’articolo
225-12-1 del codice penale francese. Ambiel è stato sorpreso nella notte
tra il 19 ed il 20 aprile, insieme ad una diciassettenne rumena, a bordo
della propria auto, da una pattuglia della Squadra anticriminalità della
polizia transalpina.
“Per rispetto nei confronti del primo ministro Raffarin – ha spiegato
Ambiel in un comunicato - lascerò l’incarico. Questa è una vicenda
privata che non deve in alcun modo ledere l’immagine del governo”.
Contro il verbale della polizia, il consigliere della comunicazione
governativa ha già predisposto un ricorso. Secondo la versione del
protagonista, infatti, non ci sarebbe stato alcun incontro di tipo
sessuale con la ragazzina extracomunitaria, ma semplicemente un’offerta
d’aiuto. Secondo la versione del protagonista, verso le due mattino di
martedì 20 aprile, rendendosi conto di aver dimenticato un documento che
gli sarebbe servito il giorno successivo. Ritornando al Ministero,
mentre stavo fermo ad un semaforo, avrebbe notato che due prostitute
stavano furiosamente litigando: è stato in quel momento che una delle
due ha cercato e trovato rifugio all’interno della vettura. Al semaforo
successivo ha accostato l’automobile a bordo strada per cercare di
tranquillizzare la ragazza. Proprio in quel momento sarebbe sopraggiunta
la pattuglia della polizia ed intimato ad Ambiel di consegnare i
documenti. A quel punto il consigliere di Raffarin avrebbe cercato di
convincere gli agenti della sua versione, non dando la carta d’identità
e insistendo sulla sua posizione pubblica. Ma, evidentemente, i
poliziotti non si sono né commossi tanto meno piegati all’insistenza del
funzionario statale.
Come ultima spiaggia, Ambiel avrebbe anche precisato che non ha bisogno
di pagare 150 euro per avere un rapporto sessuale. Versione contrastante
con quella riferita dalla giovane rumena che, invece, afferma di aver
già incontrato Ambiel diverse volte. Ora spetterà al giudice ordinario
di Parigi stabilire la verità. Una verità che potrebbe costare cara
all’ex consigliere di Raffarin, ben più dei presunti 150 euro pattuiti.
23 aprile 2004
stecaliciuri@hotmail.com
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