Nella blogosfera, le reazioni dei cittadini
di Stefano Caliciuri
[15 giu 05]
Parafrasando Andrea Mancia potremmo dire senza ombra di dubbio che,
quando, tra qualche decennio, gli archeologi del futuro studieranno le
rovine del nostro sistema dei mass media, forse scorgeranno nel 13
giugno 2005 il “punto di non-ritorno”: il giorno in cui tutto, non
troppo inaspettatamente, iniziò.
Tocque-ville, adesso, è realtà. Non
soltanto una bella idea, ma uno spazio reale che ha saputo raggruppare
sin da subito oltre duecento blog e dopo soli tre giorni si avvicina a
quota
trecento. L’annuncio ufficiale della
nascita è stato dato su
The Right Nation, direttamente da A.
Man., deus ex machina dell’intero progetto. A ruota si sono aggiunti
tutti gli altri.
Come
Cristina Missiroli, che ne ha dato risalto anche sulla carta stampata.
Su L’opinione ha pubblicato un
lungo articolo proprio sul fenomeno
blog e sull’esperimento di aggregazione. “L’obiettivo – scrive - è
raggiungere una massa critica di pensiero tale da uscire allo scoperto,
rompendo le barriere che dividono i diversi media. E recuperando il
ritardo che i liberali italiani (al contrario dei conservatori
americani) hanno sul web nei confronti della sinistra massimalista. Non
è un mistero, infatti, che il modello di riferimento sia quello
americano”. Entusiastiche le prime reazioni dei “cittadini” di fronte al
prodotto finito.
Idealibertà: “Un vero passo avanti per
la libertà d’informazione e la comunicazione on-line”.
Walking Class: “Non vorrei esagerare,
ma dopo aver navigato ancora un paio d'ore dentro TocqueVille, mi pare
una realizzazione splendida: in Italia è la cosa più bella che c'è”.
Calimero: “C'è dunque bisogno di verità
metafisiche, aprioristicamente valide, che D'Alema non capirebbe mai
perché lui è abituato a cose più complicate ed eteree (terze vie e
molotov, tricicli e rande da cazzare)”.
Zigurrat: “L’abbiamo
sognata, l’abbiamo teorizzata, l’abbiamo vista nascere e poi crescere,
infine sbocciare. Un gran bel fiore non c’è che dire. La grafica è
accattivante, (la mia versione preferita è by night + blu + caratteri
piccoli), senza bizantinismi grafici inutili. Il tutto è molto semplice
senza essere sciatto e molto utile senza essere sbrigativo o
nozionistico”.
Bottomline: “Radicali o cattolici,
liberali o conservatori, uomini o donne, di destra o non, da oggi si
riparte a lavorare per fondere, non per dividere”. Concludiamo con il
commento che ci fa più piacere e che riassume un po’ quello in cui
crediamo.
Radicalmente: “Ieri
sera, mentre leggevo un po' di blog che parlavano della vicenda dei
referendum, ho scoperto Tocqueville,
la città di
liberi. Vi ho trovato delle idee belle e meno belle, ma
soprattutto una grande tolleranza, merce rara in un paese come l'Italia.
Perciò ho deciso di iscrivere il mio blog”.
15 giugno 2005
stecaliciuri@hotmail.com
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