When the Right Italian Nation goes marchin' in
di Fabrizio Cipollini*
[25 mar 05]

"Il caso è la firma anonima di Dio". Purtroppo non ricordo a chi appartiene questa frase, ma mi sembra la chiosa migliore per quello che sta accadendo intorno ad una vastissima area della blogosfera italiana che, solo per comodità di digitazione, potremmo definire di "destra". Una destra liberale, in un accezione tout-court, una destra riformatrice, una destra credente, una destra conservatrice, una destra laica, una destra neoconservatrice. Una destra che guarda all'America di Reagan e di G.W. Bush come ad un esempio vivo, vegeto e fecondo della politica. Una destra che rifugge il metalinguaggio avaloriale del "politically correct", il vero oppio dei popoli moderno. Una destra che ha il coraggio di usare parole forti come libertà, democrazia e occidente. Una destra che è, prima di tutto, espressione di una coscienza culturale e sociale condivisa, ma che non si annacqua in un collettivismo di maniera, tenendo sempre alto la propria caratteristica individuale. Una destra che si ribella al mainstream dei media e che trova da se stessa le proprie informazioni e le proprie convinzioni.

Irving Kristol in un celebre articolo su "The Weekly Standard", nel definire cosa sia il neoconservatorismo americano, affermò che esso era una persuasione. Questa destra è una persuasione, ma questa destra oggi c'è ed esiste. L'espressione migliore per denotare questa destra è tratta da un titolo di un fortunatissimo saggio "The Right Nation", felicissima espressione inglese che vuol dire, al contempo, sia "La nazione giusta" sia "la nazione destra", dal momento che, però, siamo in Italia possiamo parafrasare tale titolo in "The Right Italian Nation".

Non a caso, questo era il titolo di un interessante e stimolante dossier che Ideazione ha pubblicato sul suo primo numero del 2005. Un dossier che è stato come il sasso gettato che origina una valanga. E di valanga, intellettuale e culturale, si è trattato, si tratta e si tratterà. In tempo reale le idee di Ideazione hanno generato un passaparola tra quei medium comunicativi che sono oggi i Blog. I Blog, oggi e nel prossimo futuro, sono il simbolo della nuova rivoluzione comunicativa. Una sorta di spazio libero in cui ognuno, liberamente e senza condizionamenti, può condividere con chiunque ed in cui chiunque può dire la sua.

In America, alcuni blog hanno conquistato popolarità ed autorevolezza così forti da essere in grado di opporsi e vincere il mainstream dei grandi media, come dimostrano, ultimamente, i casi di Dan Rather ed Eason Jordan. In Italia non si è ancora arrivati a questi picchi di popolarità, ma i Blog italiani, soprattutto di destra, così come sopra definita, sono tra i più attivi di tutta la blogosfera italiana. E non sono neanche pochi, come qualcuno, malignamente, poteva supporre. Secondo un sondaggio di "Sorvegliato Speciale", uno dei più famosi blog della Right Nation, il numero ammonta ad oltre 300. Ideazione non si è solo limitata a lanciare il sasso nello stagno, ma ha deciso di investire nella blogosfera sia aprendone di nuovi che prendendone alcuni sotto il suo "brand".

Oggi la Blogosfera di destra sta costruendo un modello aggregativo, in una maniera completamente nuova, e, manco a dirlo, i tipi di Ideazione sono di nuovo in prima linea. Si parla di un network tra Blog, di un logo con cui identificarsi, di un gruppo, di un aggregator. Il tutto avviene in maniera trasparente, che si dipana sia attraverso un fittissima rete di post, così si chiamano gli "articoli" pubblicati sui Blog, sia attraverso i commenti che ogni post genera. Ogni Blog, ogni post diviene così una sinapsi democratica e libera di questa Right Italian Nation. Ognuno porta il suo contributo, ognuno contribuisce a creare ed arricchire questo progetto. Insomma, la Right Italian Nation sta costruendo la sua Mayflower. Una Mayflower che parte da delle piccole nazioni intellettuali, virtuali e culturali (ma vive ed in ottima salute) e vuole arrivare ad una nuova nazione. Una nazione in cui parole come Libertà, Democrazia, Occidente, Famiglia, Patria e Religione non siano dei taboo, ma fondamento di un nuovo patto di cittadinanza che trovi la sua sintesi nel tricolore italiano. Un tricolore italiano che sventoli accanto alla bandiera americana e non accanto alle bandiere multicolori del pacifismo.

Questo è quello che noi, novelli padri pellegrini, portiamo in dote all'Italia. Oggi siamo al lavoro per poi metterci in mare. Io personalmente ho un sogno. Sogno il giorno dell'attracco e sogno il suono di una campana una campana la cui musica possa significare queste parole: "Proclaim LIBERTY throughout all the Land unto all the Inhabitants thereof (Lev. XXV, X)". Qualcuno mi potrebbe dire che questa è la nazione non c'è. Ma questo non vuol dire che non esiste. Anzi, i Blog della Right Nation dimostrano esattamente il contrario.

25 marzo 2005

* Fabrizio Cipollini è il titolare del blog Zigurrat

 

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