| 
      
      Una Costituzione per la Puglia
 Il nuovo Statuto della Puglia “riequilibra bene il rapporto fra esecutivo 
      e legislativo”: è l’opinione dell’europarlamentare Domenico Mennitti, 
      presidente della Fondazione Ideazione, che ha organizzato ieri a Bari un 
      convegno sulla nuova carta costituzionale pugliese. A dibattere, lo stesso 
      Mennitti, il governatore Raffaele Fitto, i giuristi Guido Meale e 
      Francesco Paparella, il direttore di Finpuglia Pasquale Donvito e il 
      consigliere regionale Alberto Tedesco.
 
 “Il consiglio – ha detto Domenico Mennitti – recupera le sue capacità nel 
      senso di legiferare, l’esecutivo invece deve governare: manca quello 
      sprofondare nell’assemblearismo, che costituiva una specie di ricatto e di 
      incapacità operativa. Insomma, poteri distribuiti secondo le regole della 
      maggioranza e della minoranza, come diceva Einaudi. Quando si vota per 
      eleggere un Parlamento, bisogna capire se lo si elegge perché parli o 
      perché governi. Quindi, a seconda della risposta, si adeguano anche le 
      leggi elettorali e le regole istituzionali”. “La Fondazione Ideazione – ha 
      ricordato Mennitti – aveva proposto un modello di statuto circa due anni 
      fa, prima che il Consiglio regionale aprisse il dibattito. Abbiamo offerto 
      un contributo importante al dibattito che poi si è svolto”. All’epoca 
      “abbiamo redatto un documento abbastanza vasto e nel documento approvato 
      dal consiglio si ritrovano molti degli elementi che noi allora avevamo 
      indicato, in particolare il rapporto fra l’esecutivo e il consiglio”.
 
 I tre aspetti fondamentali della nuova carta costituzionale della Puglia 
      sono stati sottolineati da Fitto: “Il primo – ha detto – riguarda i 
      principi fondamentali, che fotografano le caratteristiche della nostra 
      Regione; il secondo, la partecipazione dei cittadini e il terzo il 
      bilanciamento dei poteri nell’ambito di un modello organizzativo che 
      prevede l’elezione diretta del presidente e una conseguente organizzazione 
      funzionale della Regione in questa direzione”. Secondo Fitto, la “carta” 
      partorita dal consiglio regionale “è un risultato importante per la 
      Puglia, perché non solo siamo stati i primi in Italia, ma siamo i primi 
      con uno statuto di elevata qualità”.
 
 Non si tratta per Fitto di “un punto finale, ma un punto dal quale partire 
      per dare vita ad una Regione che sia organizzata con riferimenti 
      costituzionali completamente nuovi e diversi dal passato, che varranno per 
      i prossimi decenni”. “Sta a noi, oggi - ha aggiunto Fitto – attuarlo in 
      tempi rapidi a partire dai prossimi giorni, nei quali dovremo affrontare, 
      per esempio, un’altra sfida molto importante, che è quella della nuova 
      legge elettorale regionale” .
 
 25 febbraio 2004
 
 (dal Corriere del Mezzogiorno del 24 febbraio 2004)
 |