Le organizzazioni, gli enti, le società

Qui di seguito abbiamo raccolto le informazioni essenziali sui soggetti controllati e indirizzati dal governo che agiscono nel quadro delle politiche regionali per il Mezzogiorno. Si tratta di notizie - non sempre omogenee tra loro - circa gli amministratori, l’oggetto sociale ed i campi di azione che abbiamo ricavato da fonti istituzionali.

Cabina di regia nazionale

Sede (fisica): Roma, Via Curtatone 4/d - Tel. (06) 49208459
Anno di costituzione:1995
Dotazione: £ 2 miliardi annui 
Membri del collegio: ing. Alberto Carzaniga (presidente) - dr.ssa Gabriella Palocci (direttore esecutivo) - dr. Alfonso Acerni - arch. Massimo Bilò - dr. Rosario Solima

La Cabina di Regia nazionale è una struttura del ministero del Bilancio. L’articolo 6 della legge 341 dell’ 8 agosto 1995, che converte il dl 23 giugno 95 n. 244, ne fissa così le competenze: “La Cabina di regia nazionale, nel rispetto delle competenze di ciascuna amministrazione pubblica, coordina i rapporti di cooperazione tra tutte le amministrazioni pubbliche interessate agli interventi finanziati con fondi strutturali e ad interventi nelle aree depresse, nonché i rapporti di collaborazione con le Regioni e con i soggetti che gestiscono programmi comunitari; promuove le iniziative atte ad assicurare l’integrale e tempestiva utilizzazione delle risorse comunitarie e dispone le azioni di controllo dell’attuazione degli interventi; effettua il monitoraggio delle risorse nazionali destinate al cofinanziamento dei quadri comunitari di sostegno; verifica, anche sulla base di indici predeterminati, l’efficacia dell’attività delle amministrazioni pubbliche relativa agli interventi attuativi della politica comunitaria di coesione; svolge anche i compiti già attribuiti all’Osservatorio delle politiche regionali dall’articolo 4 del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, e successive modificazioni ed integrazioni; propone al ministro del Bilancio e della programmazione economica iniziative amministrative ovvero legislative o regolamentari necessarie per la tempestiva realizzazione dei diversi interventi e per accelerare le relative procedure; segnala al ministro del Bilancio e della programmazione economica questioni di particolare rilevanza che coinvolgono più amministrazioni, affinché il ministro stesso, su delega del presidente del Consiglio dei ministri, convochi apposita conferenza di servizi per la soluzione delle questioni; nell’ambito dei compiti di cui al presente articolo svolge attività di supporto al presidente del Consiglio dei ministri, ai fini delle applicazioni delle disposizioni contenute nell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400; svolge attività di supporto al ministro del Bilancio e della programmazione economica per le competenze ad esso attribuite dall’ordinamento ed anche ai fini e per gli effetti delle disposizioni di cui all’articolo 5 del decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 luglio 1995, n. 273; svolge altresì un’azione generale di verifica e di monitoraggio dei dati sull’andamento degli interventi in collaborazione con la Ragioneria generale dello Stato; riferisce al ministro del Bilancio e della programmazione economica sull’andamento e sull’efficacia degli interventi e sullo stato di utilizzazione degli stanziamenti e sulle risorse a disposizione per futuri interventi; dei dati sull’andamento degli interventi si tiene conto in sede di predisposizione della relazione previsionale e programmatica”.
Lo schema di decreto legislativo per l’unificazione dei dicasteri di Tesoro e Bilancio, predisposto dal Tesoro in conformità con quanto previsto dalla legge di riforma del bilancio dello Stato (la 94/97), riorganizza e rafforza la Cabina di Regia, che diventerebbe struttura di riferimento a livello nazionale per il coordinamento, la promozione ed il supporto alle amministrazioni centrali dello Stato, a quelle regionali ed agli altri enti, con potere di segnalare agli organi competenti i ritardi e le inerzie delle amministrazioni centrali e periferiche nell’attuazione degli interventi cofinanziati dalla Ue. Modifiche in vista anche per la composizione dell’organismo: del suo nucleo decisionale dovrebbero entrare a far parte, oltre al presidente, anche il capo del costituendo Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione, due rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri, il Ragioniere generale dello Stato, un rappresentante del ministero degli Affari esteri ed un esperto nominato dalla conferenza Stato-Regioni.

EniSud Spa

Sede legale e amministrativa: Roma, Piazzale Enrico Mattei 1 - Tel. (06) 59821
Anno di costituzione: 1992
Capitale sociale: £ 64.862.000.000
Azionisti: Eni Spa (socio di maggioranza relativa), con il 50% - Agip Petroli Spa 15% - Snam Spa 15% - Enichem Spa 5% - Snamprogetti 5% - Saipem Spa 5% - Enirisorse Spa 5%
Consiglio d’amministrazione: dr. Roberto Nobili (presidente) - ing. Giuliano Bisogno (amministratore delegato) - dr. Carmine Cuomo - dr.ssa Giuseppina Fusco - sig. Pierluigi Renzi
Oggetto sociale: Promozione, sviluppo e realizzazione, per conto proprio e di terzi, di iniziative industriali e di piani di riconversione, in ambito nazionale.

L’EniSud è una società costituita raccogliendo tutte le esperienze del gruppo Eni in materia di riconversione industriale e di valutazione di progetti. Alla società è stato infatti affidato il ruolo di promuovere, coordinare e gestire i programmi di riconversione produttiva e di reindustrializzazione nelle aree in cui sono in corso processi di ristrutturazione, ridimensionamento e dismissione di attività del gruppo.

Sardegna. Nelle aree di Assemini e del Sulcis Iglesiente, nel 1993, è stata promossa la costituzione di un consorzio denominato “Coram”, al quale EniSud partecipa - insieme alla Sfirs - quale socio di riferimento, che ha gestito una sovvenzione globale della Ue di 40 miliardi. Nell’area di Ottana, nel 1997, EniSud ha costituito e partecipa al consorzio “Ottana Sviluppo”, per il quale ha predisposto un programma di interventi del costo complessivo di circa 77 miliardi, presentato per la richiesta di contributi al Fondo per lo Sviluppo. Sono stati attivati anche fondi Fse per programmi di formazione.

Calabria. Nel 1993 EniSud ha costituito il consorzio “Crotone Sviluppo”, del quale è socio di riferimento, e per il quale ha predisposto un programma - cofinanziato con i contributi del Fondo per lo Sviluppo - che ha ottenuto una sovvenzione globale di 110 miliardi e che è finalizzato alla reindustrializzazione dell’area.

Puglia. Per l’area di Manfredonia, nel 1994, EniSud ha costituito il consorzio “Manfredonia Sviluppo”, con finalità analoghe a quello di Crotone, finanziato con una sovvenzione globale e con il Fondo per lo Sviluppo per un totale di 70 miliardi. Anche in questo caso sono stati utilizzati fondi Fse per la formazione.

Sicilia. Qui EniSud nel 1997 ha dato vita al consorzio “Gela Sviluppo”, con caratteristiche e finalità analoghe ai precendenti. Il programma di sovvenzione globale con richiesta di finanziamenti per 50 miliardi è in corso di istruttoria.

A Manfredonia, Crotone, Gela ed Ottana, EniSud con le società consortili, le organizzazioni locali e le organizzazioni sindacali ha avviato i contratti d’area.

EniSud partecipa , con quote di minoranza, ad altre società di sviluppo locale a Siracusa, Brindisi, Porto Torres, Grosseto, San Giuseppe di Cairo.

EniSud è inoltre azionista della Moneo Spa, società di monitoraggio che esplica, tra le altre cose, una rilevante attività su incarico della Ig, società per l’imprenditoria giovanile.

Europrogetti e Finanza Srl

Sede: Roma, Via Piemonte 53 - Tel. (06) 4200901
Capitale sociale: £ 18.788.000.000
Anno di costituzione: 1995
Perdita di esercizio al 31/12/1996: £ 85.761.790
Azionisti: Mediocredito Centrale Spa (azionista di riferimento) - Banca Nazionale del Lavoro Spa - Monte dei Paschi di Siena Spa - Banco Ambrosiano Veneto Spa - Cassa Depositi e Prestiti - Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa - Banca di Roma Spa - Cariplo Spa - Banca Popolare di Novara Scrl
Consiglio d’amministrazione: prof. Gianfranco Imperatori (Mediocredito Centrale) (presidente) - dr. Carlo Formichetti (Bnl) (vice presidente) - arch. Andrea Silipo (Europrogetti e Finanza) (amministratore delegato) - dr. Augusto Zodda (ministero del Tesoro) - prof.ssa M. Teresa Salvemini (Cassa Depositi e Prestiti) - dr. Sergio De Nicolais (Banca di Roma) - dr. Roberto Brambilla (Cariplo Spa) - dr. Luigi Cappugi (Monte dei Paschi di Siena) - dr. Tommaso Cartone (Banco Ambrosiano Veneto)
Partecipazioni dirette al 31/12/96: 100% del Consorzio Bancario Roma Capitale.

Europrogetti e Finanza è stata costituita su espressa indicazione del governo da tre istituti di emanazione pubblica (Bnl, Cassa Depositi e Mediocredito Centrale), ai quali si sono poi aggiunti altri soci, con lo scopo istituzionale di “fornire un supporto alle amministrazioni pubbliche ed alle imprese nella progettazione e nella realizzazione di programmi cofinanziati dall’Unione europea, affiancandovi anche una necessaria azione di monitoraggio”, come spiegato il 23 gennaio 1995 dal presidente del Consiglio dei ministri.
Fornisce assistenza alle amministrazioni, aziende pubbliche, enti locali e territoriali che devono programmare l’utilizzo delle risorse ed attuare i piani territoriali e di settore, in particolare nel quadro dei programmi comunitari. Presta assistenza finanziaria, giuridico-amministrativa e tecnica anche alle imprese che intendono sviluppare iniziative di investimento utilizzando i sistemi di sostegno pubblici. Opera come concessionaria del ministero dell’Industria per la gestione delle agevolazioni produttive previste dalla legge 488/92: nelle prime due annualità sono stati ammessi a contributo progetti per circa 2.500 miliardi). Promuove l’intervento del capitale privato e del sistema finanziario nazionale e comunitario su progetti di gestione industriale di pubblici servizi e nella realizzazione di infrastrutture. È inoltre organismo intermediario di sovvenzioni globali.
La rete territoriale su cui opera, sulla base di accordi istituzionali, è costituita: dalle banche azioniste, che dispongono di 4.536 sportelli, circa 2.000 dei quali nelle aree depresse (obiettivi 1, 2 e 5b); dalle finanziarie regionali (Filse, Finpuglia, Sviluppumbria, Filas, Fincalabra, etc.); dalla rete confindustriale; dagli enti territoriali e locali del Mezzogiorno, Centro e Nord-Est Italia; dal ministero dell’Industria per quanto riguarda le agevolazioni industriali della legge 488/92; dal ministero del Bilancio e dalla Cabina di Regia per quanto riguarda i fondi strutturali.

Fime - Finanziaria Meridionale Spa (in liquidazione)

Sede legale e amministrativa: Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio 5 - Tel. (06) 588911
Anno di costituzione: 1975
Azionisti: ministero del Tesoro 71,8% - dieci tra le principali banche italiane (28,2%)
Direttore generale: dr. Cesare Farina

Fime Leasing Spa (in liquidazione)

Sede legale e amministrativa: Napoli, Riv. di Chiaia 267 - Tel. (081) 5830111
Anno di costituzione: 1977
Azionista di riferimento: Fime

Fime Factoring Spa (in liquidazione)

Sede legale e amministrativa: Napoli, Via Giordani 7
Azionista di riferimento: Fime
Liquidatore delle tre società: prof. Floriano D’Alessandro

La Fime fu costituita su iniziativa dell’allora governatore della Banca d’Italia Guido Carli e degli economisti Pasquale Saraceno e Giorgio Ruffolo, in base alla legge 853/71. L’obiettivo della società era operare come banca d’affari a supporto delle iniziative industriali localizzate nell’Italia meridionale. La capogruppo Fime si era specializzata nel merchant banking: acquisizione di partecipazioni di minoranza, sottoscrizione di prestiti obbligazionari anche convertibili, prestazione di servizi di consulenza finanziaria (M & A, ristrutturazioni finanziarie, gestione di situazioni di crisi, etc.). Nell’arco della sua attività la Fime ha acquisito circa 140 partecipazioni di minoranza, smobilizzandone circa 100.

La Fime iniziò ben presto ad organizzarsi come gruppo polifunzionale. Costituì, a norma della legge 183/76, la Fime Leasing per la locazione finanziaria di impianti industriali completi. A questa seguirono la Fime Factoring ed infine la Fimat per promuovere localizzazioni industriali attraverso la realizzazione di capannoni in anticipo sulla domanda.

Il trend di crescita della Fime e delle sue controllate si è interrotto nel 1993 con la liquidazione dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno. A quella data, Fime Leasing aveva realizzato investimenti per 3.500 miliardi di lire, riferiti a 2.400 contratti, mentre la Fime Factoring aveva raggiunto un turn over di oltre 600 miliardi di lire l’anno.

Un primo tentativo di privatizzazione, non conclusosi per vicende legate al possibile incorporante, è stato seguìto nel febbraio del 1997 dalla messa in liquidazione delle società del gruppo. Attualmente sembra che esistano prospettive di concludere in bonis l’operazione.

Formez - Centro di Formazione e Studi

Sede: Roma, Via Salaria 229 - Tel. (06) 84891
Anno di costituzione: 1965
Stanziamento annuale: oscillante tra i 25 ed i 30 miliardi di lire, provenienti dal capitolo di bilancio della presidenza del Consiglio, Dipartimento Funzione pubblica.
Consiglio d’amministrazione: dr. Stefano Patriarca (presidente) - avv. Massimo Annesi - avv. Enzo Bianco - dr. Salvatore Butera - dr. Fabio Melilli - avv. Donato Pennetta - dr. Alberto Stancanelli
Associati fondatori: Dipartimento della Funzione pubblica - Iri - Svimez

Il Centro di Formazione e Studi-Formez è un’associazione di diritto privato senza fini di lucro, che ha l’obiettivo di promuovere e svolgere attività di formazione a favore dei dirigenti e dei quadri soprattutto delle amministrazioni pubbliche, ma anche delle imprese private. Realizza anche corsi-concorso pubblici per il reclutamento di personale per le amministrazioni locali. In base alla legge 365/96, risponde della propria attività alla presidenza del Consiglio, Dipartimento della Funzione pubblica. Lo statuto prevede che, oltre agli associati fondatori, possano associarsi al Formez le Regioni, gli enti locali, le università e gli organismi di ricerca, gli enti pubblici ed i soggetti privati che svolgano attività anche in settori di pubblico interesse. Dal 1° settembre 1996 anche l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) è tra gli associati del Formez. Il Formez dispone di tre sedi: Roma, Napoli e Cagliari.

È promotore di diversi progetti per l’innovazione della pubbliche amministrazioni. In particolare, il progetto Pass (Pubbliche amministrazioni per il Sud), gestito dal Dipartimento della Funzione pubblica d’intesa con il ministero del Lavoro, è finalizzato a rimuovere le cause che producono un limitato e difficoltoso utilizzo dei fondi strutturali europei. Il Formez è particolarmente attivo in Sardegna, con la cui amministrazione regionale ha un rapporto ormai trentennale, ed in Basilicata, dove ha stipulato una convenzione quadro con la Regione per raccordare tute le iniziative in corso o in cantiere in materia di formazione.

Alcune attività del Formez sono realizzate in collaborazione con le Scuole superiori della pubblica amministrazione e dell’amministrazione dell’Interno, nonché con la Scuola centrale tributaria “Ezio Vanoni”.

Ig - Imprenditorialità giovanile Spa

Sede: Roma, Via Pietro Mascagni 160 - Tel. (06) 862641
Anno di costituzione: 1994
Capitale: £ 12.284.000.000
Volume d’affari 1996: £ 25 miliardi circa
Risorse amministrate al 1996: £ 4.189 miliardi
Azionisti: Ministero del Tesoro (84%) - Compagnia finanziaria industriale Scrl (7%) - Fondo sviluppo Spa (4%) - Gestifom - Lega Spa (4%) - General Fond Spa (1%)
Impegni per agevolazioni alle imprese al 1996: 3.145 miliardi di lire
Valore complessivo dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea: £ 1.096 miliardi
Consiglio d’amministrazione: dr. Carlo Borgomeo (presidente) - prof. Alberto Zevi (vice presidente) - sen. Orietta Baldelli - dr. Luigi Bobba - dr.ssa Anna Maria Carloni - dr. Fabrizio Costa - dr. Vincenzo Mannino - dr.ssa Flavia Mazzarella - dr. Paolo Peluffo - dr. Antonio Saladino - prof. Marco Vitale

La Ig è la società per azioni che ha ereditato l’esperienza condotta a partire dal 1986 dal Comitato per lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile nel campo della creazione d’impresa in aree economicamente depresse. Di fatto, opera come agenzia di servizi a tutto campo (creazione d’impresa, “animazione territoriale”, formazione, monitoraggio degli interventi a rete, etc.) nei confronti di organismi pubblici e privati. La sua attenzione è rivolta alle piccole e medie imprese ed anche ad organizzazioni non profit. Opera utilizzando fondi regionali, nazionali e comunitari, attraverso convenzioni con istituzioni, enti territoriali, organismi economici, privati. Gestisce direttamente programmi comunitari e partecipa - anche in consorzio - a gare nazionali ed internazionali. Può svolgere inoltre attività di merchant banking, assumendo partecipazioni fino al 10% del capitale di piccole imprese. Dispone di 15 uffici territoriali presenti nel Centro-Sud.

Nei suoi undici anni di attività la Ig ha valutato oltre 5mila piani d’impresa. Di questi ne sono stati approvati 1.240, che prevedono investimenti per 3.500 miliardi e la creazione di 23.300 nuovi posti di lavoro. Ha finanziato 850 nuove imprese, 720 delle quali sono presenti sul mercato, con un tasso di sopravvivenza dell’81%.

La Ig gestisce due interventi a livello nazionale: la legge 44/86 (ora 95/95) e l’articolo 1 bis della legge 236/93. Entrambi gli strumenti legislativi sono rivolti a favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali promosse da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, residenti nelle aree svantaggiate individuate in base ai parametri fissati dall’Unione europea. La legge 44/86 agevola attività di agricoltura, artigianato, industria e fornitura di servizi alle imprese. La legge 236/93 agevola iniziative per la fornitura dei servizi nei settori beni culturali, turismo, manutenzioni civili ed industriali, tutela ambientale ed innovazione tecnologica.

A partire dal 1996 la Ig è incaricata di promuovere e finanziare anche forme di lavoro autonomo, in base all’articolo 7 della legge 608/96. L’intervento si rivolge a disoccupati di qualsiasi età residenti nel Mezzogiorno (obiettivo 1 dei fondi strutturali dell’Unione europea) che intendano avviare una qualunque attività indipendente, creando ditte individuali.

Nell’ambito del Quadro comunitario di sostegno (Qcs) 1989-1993 la Ig ha gestito, come soggetto attuatore, con cofinanziamento dell’Unione europea, un vasto programma del valore di circa 200 MEcu per “attività di sensibilizzazione” e di promozione di cultura d’impresa, di sostegno alle imprese già avviate e per la creazione di oltre 200 imprese a maggioranza di soci giovani. Nell’ambito del nuovo Qcs 1994-1999, la Ig sta gestendo un programma di formazione imprenditoriale, del valore di 55 MEcu, ed un programma riguardante le attività di creazione d’impresa e di sostegno allo sviluppo delle Pmi, del valore di 300 MEcu.

Insud Spa

Sede legale: Roma, Via Bissolati 76 - Tel. (06) 478591
Anno di costituzione: 1963
Capitale versato: £ 297.204.650.000
Utile netto d’esercizio anno 1996: £ 1.543.000.000.
Azionisti: Ministero del Tesoro: 97,05% - Isveimer Spa in liquidazione: 1,21% - Banco di Napoli Spa: 0,62% - Imi Spa: 0,45% - Bci Spa: 0,39% - Bnl Spa: 0,28%
Consiglio d’amministrazione: dr. Giancarlo Lunati (presidente) - rag. Ermes Bianchini - prof. Diego Corapi - dr. Roberto Finuola - dr. Benito Perli - dr. Antimo Prosperi - dr. Pier Vittorio Tugnoli
Direttore generale: dr. Giancarlo Mengoni

La Insud è una società per azioni controllata dal ministero del Tesoro, con il compito di promuovere e sviluppare le imprese turistiche e termali nel Mezzogiorno. Nei suoi oltre trent’anni di attività ha realizzato più di 13mila posti letto, in collaborazione con grandi gruppi internazionali: Club Med, Robinson e Valtur (di cui Insud possiede il 21% del capitale azionario). Svolge inoltre attività di pianificazione e di assistenza tecnica a favore di enti pubblici e di aziende private, promuovendo programmi di sviluppo a carattere comunitario, nazionale e regionale.

Nel corso degli ultimi anni sono stati affidati direttamente dal governo alla Insud l’elaborazione del “Programma integrato per il turismo nel Mezzogiorno” e del “Programma per la riqualificazione dell’offerta turistica della Regione Campania”. Per conto dell’Unione europea la Insud ha progettato e gestito la sovvenzione globale turismo per la qualificazione della ricettività alberghiera nel Mezzogiorno.

La Insud può anche entrare direttamente nelle iniziative di nuova realizzazione come partner finanziario, a condizione di cedere la quota ai soci privati una volta che l’iniziativa sia stata avviata.

Ipi - Istituto per la Promozione Industriale

Sede legale: Roma, Via Maresciallo Pilsudski 124 - Tel. (06) 809721
Anno di costituzione: 1994
Soci: ministero dell’Industria (socio di maggioranza) - Abi - Cis - Cna - Confindustria - Confapi - Confartigianato - Confcommercio - Confesercenti - Insud - Mediocredito Centrale - Sfirs - Unioncamere
Consiglio d’amministrazione: on. Maurizio Menegon (presidente) - Innocenzo Cipolletta (dir. gen. Confindustria) (vicepresidente) - Luigi Mastrobuno (segr. gen. Unioncamere) (vicepresidente) - Giseppe Cerroni (segr. gen. Confcommercio) - Agostino Coinu (segr. particolare on. Ladu, sottosegretario all’Industria) - Francesco Giacomin (segr. gen. Confartigianato) - Sandro Naccarelli (dir. gen. Confapi) - Giancarlo Sangalli (segr. gen. Cna) - Carlo Sappino (dir. gen. ministero Industria) - Tellini Giorgio (amm. del. Mediocredito Centrale - Marco Venturi (segr. gen. Confesercenti) - Gennaro Visconti (dir. gen. ministero Industria) - Giuseppe Zadra (dir. gen. Abi).

Nato sulle ceneri dello Iasm, l’Ipi è un’associazione di diritto privato riconosciuta con decreto, che opera in qualità di agenzia governativa per la promozione e la consulenza tecnica in materia di politica industriale e di politica regionale, e per la gestione dei programmi e delle iniziative comunitarie. Il totale delle quote versate annualmente ammonta a 270 milioni, di cui il 56% (150 milioni) è sottoscritto dal ministero dell’Industria, ed il resto ripartito in quote da 10 milioni tra gli altri 12 soci. Questi i suoi principali compiti istituzionali: prestare consulenza tecnica al ministero dell’Industria, alle amministrazioni pubbliche centrali ed alle Regioni per l’intera fase di attuazione delle politiche comunitarie; fornire informazioni sui provvedimenti agevolativi rivolti alle Pmi, appoggiandosi alla rete delle associazioni imprenditoriali, alle Camere di Commercio ed al sistema bancario; svolgere, in Italia ed all’estero, attività di promozione di nuovi investimenti nelle aree deboli del territorio nazionale; promuovere programmi di cooperazione industriali tra le imprese italiane e quelle di altri Paese, soprattutto dell’area mediterranea e dell’Est europeo.
L’Ipi dispone di uffici regionali in Lombardia, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Irfis - Mediocredito della Sicilia Spa

Sede legale: Palermo, Via G. Bonanno 47 - Tel. (091) 782111
Anno di costituzione: 1990
Capitale sociale: £ 136.000.000.000
Azionisti: Banco di Sicilia Spa - Regione Siciliana - Banca Agricola Popolare di Ragusa Scrl - Banca Monte dei Paschi di Siena Spa - Banca del Popolo Scrl - Banca Popolare di Augusta Scrl - Banca di Credito popolare Scrl - Banca Popolare di Novara Scrl - Banca Popolare Santa Venera Scrl - Banca Popolare di Belpasso Scrl - Banca Popolare di Carini Scrl - Banca Popolare Sant’Angelo Scrl - Banca Popolare di Bronte Scrl - Banca Cooperativa Commerciale di Mazara Scrl
Consiglio d’amministrazione: dr. Paolo Maschio (presidente) - prof. Augusto Sinagra (vice presidente) - arch. Andrea Silipo - dr. Francesco Maria Rosario Averna - prof. Salvatore Sangiorgi - rag. Eusebio Trombi - avv. Francesco Sciotto - dr. Dario Allegra

L’Irfis-Mediocredito della Sicilia Spa deriva dalla trasformazione dell’Istituto regionale per il finanziamento alle industrie in Sicilia, ente di diritto pubblico costituito con la legge 455 del 1950, che ha iniziato l’attività operativa nel 1954. La trasformazione in Spa è avvenuta in attuazione della legge 218 del 1990. È una società appartenente al gruppo bancario Banco di Sicilia.

Compito istituzionale dell’Irfis è l’esercizio del credito a medio termine a favore delle imprese appartenenti a tutti i settori dell’industria, del commercio, dei trasporti e comunicazioni e dei servizi. Esercita anche il credito alle opere pubbliche, edilizio e fondiario (ai sensi della legge 175/91) ed il credito peschereccio (legge 302/89). Ai finanziamenti a tasso ordinario ed agevolato affianca un impegno crescente nella gestione degli speciali fondi di rotazione istituiti dalla Regione Sicilia e destinati a mutui agevolati per impianti industriali, per l’esecuzione di commesse per forniture industriali, al finanziamento di piccole e medie iniziative commerciali, turistico-alberghiere, di imprese che esercitano autolinee in concessione, nonché al finanziamento di operazioni di leasing agevolato tramite società finanziarie convenzionate.

Opera con mezzi reperiti sui mercati finanziari, con fondi propri nonché con fondi messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti, dal Tesoro e dal Mediocredito Centrale.

Isfol

Sede: Roma, Via Morgagni 33 - Tel. (06) 445901
Anno di costituzione: 1973
Consiglio d’amministrazione: Michele Colasanto (presidente)* - Mario Zoccatelli (Cisl) - Massimo Visconti (Uil) - Pino Arbia (Ugl) - Roberto Pettenello (Cgil)* - Massimo Ferraro (Coldiretti) - Paolo Bartoli (Confcommercio)* - Rita Santarelli (Confindustria) - Daniela Piccione (Cna) - Rita Pecoraro Rossi (Regione Abruzzo) - Alessandro Ferrucci (Regione Toscana)* - Maria Teresa Spanu (Regione Sardegna) - Alessandra Russo (Sicilia) - Edino Moscarda (Veneto) - Gaetano Domenici (esperto in formazione professionale) - Salvatore Cifelli (dirigente del ministero del Lavoro)* - Anastasia Giuffrida (dirigente del ministero del Lavoro) - Giuliana Padula (dirigente del ministero del Tesoro) - Maria Teresa Palleschi (rappresentante personale Isfol)
* membri del Comitato esecutivo

L’Isfol è un ente pubblico di ricerca scientifica, posto sotto la vigilanza del ministero del Lavoro. Opera in collaborazione, oltre che con lo stesso dicastero del Lavoro, con le Regioni, con altre amministrazioni pubbliche, con le parti sociali e con organismi europei ed internazionali. Scopi istituzionali dell’Isfol sono ricerche, studi, indagini e documentazione in materia di domanda e offerta di formazione, evoluzione delle professioni, metodologie di formazione ed orientamento, politiche dell’impiego e della formazione. Svolge inoltre sperimentazione formativa e presta assistenza tecnica al ministero del Lavoro ed alle Regioni. Per lo svolgimento di questi scopi, l’Isfol è organizzato in una direzione generale (affidata ad Alfredo Tamborlini), in 8 aree di ricerca ed in due aree amministrative.

Dal 1995 il ministero del Lavoro ha affidato all’Isfol l’incarico di Struttura nazionale di assistenza tecnica per le Iniziative occupazione e Adapt, per gli obiettivi 1, 3 e 4 del Fondo sociale europeo e per la valutazione delle attività di Fondo sociale europeo e di Istanza nazionale di coordinamento del programma comunitario Leonardo da Vinci. Inoltre l’Isfol, in collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione, svolge attività di assistenza tecnica per il programma Socrates/Lingua.

Isveimer - Istituto per lo sviluppo economico dell’Italia meridionale (in liquidazione)

Sede legale: Napoli, Via De Gasperi n. 71 - Tel. (081) 7853111
Anno di costituzione: 1938

L’Isveimer, istituto per lo sviluppo economico dell’Italia meridionale, nasce nel 1938, con il regio decreto legge del 3 giugno, numero 853. Esso sorge in Napoli come ente di diritto pubblico per svolgere funzioni di supporto della crescita imprenditoriale e di sostegno dello sviluppo: una fondazione creata dal Banco di Napoli. La sua attività originaria è quella di una banca d’investimento ed infatti esso entra nel capitale di alcune società industriali e si cimenta con problemi di finanza a medio termine nei confronti delle imprese locali. La legge 238, dell’11 aprile 1952, interviene sulla struttura e l’attività operativa dell’ente: attraverso l’ingresso nel fondo di dotazione della Cassa del Mezzogiorno, la precisazione delle funzioni creditizie di medio termine nei confronti delle imprese meridionali, il collegamento logico e funzionale con altri due istituti analoghi, l’Irfis ed il Cis al capitale dei quali la Cassa partecipa d’intesa, rispettivamente, con il Banco di Sicilia e quello di Sardegna.

Nel corso degli anni al fondo dell’istituto di credito parteciperanno anche numerose banche locali operanti nell’economia meridionale; l’istituto crea nel tempo una rete di filiali nel territorio del Mezzogiorno continentale, una filiale a Milano ed un ufficio di rappresentanza a Roma. Con gli anni ottanta, estende la propria attività creditizia nel settore del credito navale, del credito all’esportazione e dei finanziamenti in valuta a tassi di mercato. In seguito alla legge Carli-Amato, la numero 218 del 1990, l’istituto viene trasformato in SpA, senza dare vita ad una Fondazione, essendo diventato, negli anni cinquanta, un ente pubblico a carattere corporativo: come l’Imi e la Bnl. Il Banco di Napoli ne aveva intanto assunto il controllo innalzando le dimensioni della propria partecipazione.

Con la crisi della banca partenopea, nella seconda metà degli anni novanta, esso viene posto in liquidazione volontaria e vengono nominati liquidatori il dr. Antonio Masala e l’avvocato Vittorio Gesmundo. La rete delle filiali regionali viene chiusa e la liquidazione procede ordinatamente; di recente, la società ha anche provveduto alla restituzione anticipata di parte dei prestiti emessi nel passato.

Itainvest - Italia Investimenti Spa (ex Gepi)

Sede sociale: Roma, Via del Serafico 200 - Telefono (06) 50398398
Anno di costituzione: 1997 (Gepi: 1971)
Capitale versato: £ 2.263.168.129.078
Fatturato dichiarato: oltre £ 100 miliardi
Azionista unico: ministero del Tesoro
Consiglio d’amministrazione: on. Gianfranco Borghini (presidente) - dr. Aldo Palmeri (amministratore delegato) - dr. Francesco Rosario Averna - prof. Gian Maria Gros Pietro - avv. Vincenzo Nicastro

Itainvest è una società finanziaria di partecipazione, la prima di emanazione non bancaria in Italia (l’azionista unico è il Tesoro). Nasce sulle ceneri della vecchia Gepi. Ha il compito istituzionale di promuovere investimenti finalizzati allo sviluppo economico del territorio ed all’incremento delle opportunità di lavoro, soprattutto nelle aree con una ridotta presenza imprenditoriale. Il raggio d’azione di Itainvest è esteso a tutto il territorio nazionale ma la società presta un’attenzione particolare al Mezzogiorno. Opera con criteri e modalità privatistici come partner finanziario, come merchant banking o come consulente globale in progetti d’impresa sia italiani che stranieri. Le operazioni di Itainvest in qualità di partner finanziario si concretizzano nella partecipazione - temporanea ed in minoranza - al capitale di rischio.

Itainvest ha propri uffici nelle principali città del Centro-Sud. Dispone, inoltre, di una sede a Milano, dove opera la divisione International, che ha il compito di attrarre operatori economici stranieri e di proporre loro investimenti nelle aree dell’Italia a scarso sviluppo imprenditoriale.

Italia lavoro Spa

Sede legale e amministrativa: Roma, Via del Serafico 200 - Telefono: (06) 503981
Anno di costituzione: 1997
Azionista unico: Itainvest Spa
Capitale sociale: £ 122.057.000.000
Consiglio d’amministrazione: Matelda Grassi (presidente) - Gianfrancesco Borghini - Carlo Borgomeo - Giuseppe Cacopardi - Francesco Chiocca - Luigi Covatta - Michele Dau

Italia Lavoro nasce sulla base di una direttiva del governo a seguito dell’accordo per il Lavoro del settembre 1996. È attiva dal novembre 1997 ed è uno “strumento operativo” del ministero del Lavoro. Il suo compito è attuare e sviluppare, a livello nazionale e locale, politiche attive per l’occupazione, promuovendo forme innovative di occupazione e di lavoro. In particolare, la direttiva di governo del 13 maggio 1997 ha assegnato alla società compiti relativi all’orientamento ed alla formazione professionale, progettazione e gestione di progetti di lavori socialmente utili finalizzati a stabili occasioni di impiego e con particolare riferimento alle società miste, alle cooperative sociali, ai servizi alla persona, all’autoimpiego, alle attività non profit, al lavoro interinale e ad ogni altra forma di intervento che abbia come obiettivo la promozione dell’occupazione, con l’esclusione dell’assunzione di rapporti di lavoro in proprio.

I referenti principali di Italia Lavoro sono tutte le amministrazioni pubbliche, locali e centrali; gli enti pubblici economici e non; le società a totale o prevalente partecipazione pubblica; le cooperative sociali di cui alla legge 381/91. Si rivolge inoltre alle imprese, con l’intento di aiutarle a cogliere opportunità di business. A tutti questi soggetti Italia Lavoro non concede direttamente finanziamenti, ma fornisce assistenza. I soggetti tutelati sono i lavoratori in cerca di prima occupazione, i disoccupati di lunga durata ed i lavoratori in mobilità ed in Cigs oppure provenienti da aree di crisi.

Italia Lavoro ha la sua attività principale nella gestione di progetti di lavori socialmente utili (Lsu) o di pubblica utilità (Lpu). Promuove la costituzione di società miste per la gestione di servizi pubblici locali: queste società sono costituite tra l’ente pubblico interessato alla fornitura dei servizi ed operatori privati interessati alla loro gestione in termini economici. Queste società miste prevedono l’assunzione delle persone occupate e formate nel corso dei progetti di Lsu/Lpu.

Ribs - Risanamento Agro Industriale Zuccheri Spa

Sede legale e amministrativa: Roma, Via A. Depretis 86 -Tel. (06) 4873961
Anno di costituzione: 1983
Capitale interamente versato: £ 720.637.000.000
Azionisti: Ministero per le Politiche agricole 97,89% - Ministero del Tesoro 2,11%
Consiglio d’amministrazione: ing. Enrico Bussi (presidente) - dr. Cesare Manfroni - dr. Franco Mosconi - dr. Stefano Ribaldi - dr. Renato Rollino

Il patrimonio disponibile al 31/12/97 è impiegato così:
(miliardi di lire)
crediti per progetti avviati: 323,3
crediti per partecipazioni: 28,7
totale crediti: 352

impegni di risorse finanziarie per progetti approvati: 245,4
impegni di risorse finanziarie per progetti già avviati: 114,2
liquidità disponibile: 153,8
altre partite di credito/debito: 10,1
patrimonio totale: 875,5

La Ribs al 31/12/97 ha chiuso il suo 14° esercizio. L’attività svolta in questi 14 esercizi viene così sintetizzata: miliardi di lire - dotazioni dello Stato affluite al capitale Ribs nel corso degli anni: 676 - incrementi patrimoniali conseguiti attraverso la gestione societaria: 250,5 - imposte versate all’erario: 51 - patrimonio netto al 31/12/97 (dati pre-consuntivo) 875,5.

La Ribs originariamente è stata creata per gestire l’intervento pubblico per il risanamento, la riorganizzazione ed il riordinamento produttivo e commerciale delle imprese saccarifere, in attuazione del “Piano di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero nazionale”, approvato con delibera del Cipe il 7 marzo 1984. Le risorse della società sono integrate, di anno in anno, da stanziamenti effettuati con le leggi finanziarie dello Stato.

La sfera di intervento della Ribs si è però estesa nel corso degli anni.

La legge 209/90, che aggiorna il “Piano di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero nazionale”, ha affidato alla Ribs il compito di promuovere iniziative anche in altri settori delle produzioni agricole, limitatamente alla promozione di attività integrative ed alternative a quelle saccarifere.

La legge 236/93 ha esteso gli interventi della Ribs a tutti i settori della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, allo scopo di sostenere e sviluppare l’occupazione. Con il collegato alla Finanziaria ’97 (legge 662/96, comma 132 art. 2), la Ribs è autorizzata ad acquisire partecipazioni, di volta in volta, a condizioni agevolate, oppure a “condizioni di mercato”, superando, in quest’ultimo caso, le limitazioni imposte dalla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato sia in ordine alla tipologia degli investimenti finanziabili, sia riguardo ai settori delle produzioni agro-industriali.

La delibera Cipe 21/3/97 chiama la Ribs ad intervenire in operazioni di consolidamento dei debiti delle piccole e medie imprese, per le quali opera il fondo di garanzia previsto dall’art. 2 legge 341/95, attraverso l’acquisizione di partecipazioni nelle Pmi del settore agro-industriale alle condizioni consentite dal comma 132, art. 2, l. 662/96 (citato sopra).

Infine, l’art. 2 della legge 266/97 individua nella Ribs la finanziaria pubblica per l’attuazione degli interventi dello Stato nel settore agro-industriale, e definisce una procedura più snella per l’approvazione dei piani specifici di intervento della Società.

La Ribs interviene nelle seguenti forme:

- quando concede aiuti di Stato, assume partecipazioni nelle società che realizzano gli investimenti. Queste partecipazioni sono a tempo determinato (15 o 5 anni, a seconda che si tratti o meno di imprese partecipate direttamente da produttori agricoli o loro società ed organismi associativi), con acquisto al valore nominale e riscatto da parte degli altri soci, o di terzi, al suddetto valore nominale di sottoscrizione. Eroga inoltre, in favore delle società partecipate, finanziamenti di durata quindicennale, con 5 anni di preammortamento, ad un tasso fisso corrispondente al 15% ed al 60%, rispettivamente nel periodo di preammortamento e di ammortamento, del tasso di riferimento in vigore all’atto della stipula dei contratti di finanziamento:

- quando opera a condizioni di mercato, assume partecipazioni a tempo determinato, a condizioni accettabili da un operatore privato: vale a dire con realizzazione di un utile e/o Dailyvalore da parte della Ribs, e contestuale accollo del rischio d’impresa.

Simest Spa - Società italiana per le imprese miste all’estero

Sede legale e amministrativa: Roma, Via Alessandro Farnese 4 - Tel. (06) 324741
Anno di costituzione: 1990
Capitale sociale: £ 309.876.245.000
Utile d’esercizio anno 1996: £ 13.830 milioni
Proventi da partecipazioni e servizi (anno ’96): £ 10.244 milioni.
Azionisti Istituzionali: Ministero del Commercio con l’Estero - (azionista di maggioranza) Mediocredito Centrale
Istituti ed aziende di credito: Imi - Banca Nazionale del Lavoro - Banca Commerciale Italiana - Banca di Roma - Istituto Bancario S. Paolo di Torino - Crediop - Isveimer - Fime - Banco di Napoli - Efibanca - Credito >Romagnolo - Monte dei Paschi di Siena - Credito Italiano - Cassa di Risparmio di Venezia
Grandi aziende e cooperazione: Eni - Confcooper - Fincooper
Associazioni imprenditoriali: Confindustria - Federexport - Ance (Ass. naz. costruttori edili) - Unione naz. ind. conciaria - Anie (Ass. naz. ind. elettriche) - Federtessile - Irsi
Associazioni imprenditoriali territoriali: Unione Ind. prov. di Torino - Unione Ind. di Roma e prov. - Federazione reg. Ind. Friuli-Venezia Giulia - Federazione reg. Ind. Veneto - Unione Ind. prov. di Avellino - Ass. Ind. prov. di Belluno - Unione Ind. prov. di Bergamo - Ass. Ind. prov. di Bologna - Ass. Ind. prov. aut. di Bolzano - Ass. Ind. di Brescia - Ass. Ind. prov. di Modena - Ass. Ind. Prov. di Pistoia - Ass. Ind. Prov. di Trento
Consiglio d’amministrazione: dr. Ruggero Manciati (presidente) - dr. Luigi Dante (direttore generale) - dr. Franco Caleffi (Federazione delle Banche Rurali e Artigiane) - dr. Carlo Callieri (Confindustria) - dr. Giancarlo Del Bufalo (ministero del Tesoro) - dr. Antonio Moretti (Igef Spa) - on. Giuseppe Pisicchio - dr. Rino Rocca (Istituto Bancario San Paolo di Torino Spa) - dr. Andrea Vecchia (ministero dell’Industria)
Partecipazioni sottoscritte: 127 - Paesi interessati: 33 - Immobilizzazioni totali previste: 5.453 miliardi - Fatturato totale previsto a regime: 7.804 miliardi - Capitale sociale totale delle iniziative: 2.693 miliardi, di cui sottoscritti da partner italiani: 1.704 miliardi, e sottoscritti da Simest: 174 miliardi

Simest è la finanziaria di sviluppo, istituita per legge, per la promozione e costituzione di joint ventures all’estero. Il suo compito istituzionale è promuovere la costituzione di società miste all’estero da parte di operatori italiani, accompagnandoli in iniziative e partecipazioni in Paesi esteri ed individuando valide opportunità d’investimento. La sua partecipazione si concretizza nell’acquisizione di quote di minoranza (e comunque non superiori al 15%) del capitale o del fondo sociale in quelle società miste realizzate all’estero che ritenga posseggano i necessari requisiti di validità economica. Può acquisire partecipazioni in tutti i Paesi, con la sola esclusione degli Stati membri dell’Unione europea. Simest valuta le proposte delle imprese italiane, privilegiando le società di piccola e media dimensione ed i loro consorzi. La sua partecipazione è transitoria, ha durata massima di 8 anni dalla prima acquisizione ed è subordinata all’impegno dell’impresa azionista italiana, assistito da idonea garanzia, ad acquistare, al termine del periodo convenuto, la quota di partecipazione della Simest per un prezzo non inferiore al valore corrente.

La partecipazione Simest consente al partner italiano l’accesso ai finanziamenti agevolati del Mediocredito Centrale. Questo è autorizzato a concedere agli operatori italiani finanziamenti che coprono sino al 70% della loro quota di capitale di rischio nelle imprese miste. Il tasso d’interesse del prestito è fissato in misura pari al 50% del “tasso di riferimento per il settore industriale” in vigore alla firma del contratto di finanziamento. La durata massima del finanziamento è di 8 anni.

Sofipa - Società finanziaria di partecipazione Spa

Sede legale e amministrativa: Roma, Via G. Paisiello 39 - Tel. (06) 8440261
Anno di costituzione: 1982
Capitale interamente versato: £ 190.000.000.000
Utile netto d’esercizio anno 1996: £ 14.759.000.000
Principali azionisti: (con quote > 1%): Mediocredito Centrale Spa 59,54% - Banca Crt - Cassa di Risparmio di Torino Spa 8% - Mediocredito Lombardo Spa 4,3% - Sai Spa 4,24% - Banca Cis Spa 2,88% - Acmer (Banque Worms) 2,53% - Centrobanca Spa 1,8% - Isveimer Spa 1,6% - Rolo Banca 1473 Spa 1,25%
Consiglio di amministrazione: Gianfranco Imperatori (presidente Mediocredito Centrale) (presidente) - Giorgio Giovando (dir. gen. Banca Crt) (vice presidente) - Francesco Panfilo (amministratore delegato) - Franco Bellei (amm. del. Rolo Banca 1473) - Paolo Biasi (pres. Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno) - Giorgio Carducci (dir. gen. Ass. Naz. tra le Banche popolari) - Philippe Dhamelincourt (dir. gen. Matignon Investissment & Gestion) - Gian Giacomo Faverio (dir. gen. Centrobanca) - Alfredo Parisi (dir. centr. Mediocredito Centrale) - Giovanni Semeraro (presidente Banca del Salento) - Giorgio Tellini (amm. del. Mediocredito Centrale) - Emilio Zanetti (pres. Banca Pop. di Bergamo - Credito Varesino)

Sofipa è una delle principali merchant bank italiane. Nasce su iniziativa del Mediocredito Centrale con il concorso dei Mediocrediti regionali. Nel corso degli anni la compagine azionaria si è ampliata a seguito di aumenti di capitale, e ha visto l’ingresso di banche, compagnie d’assicurazione, imprese private e società d’investimento italiane ed estere. Oggi i soci sono più di cinquanta, e tra quelli con partecipazioni inferiori all’1% figurano Imi Spa, Pirelli & Co Spa, Della Valle Finanziaria Spa.

Il suo obiettivo è fornire capitale di sviluppo - attraverso la sottoscrizione di azioni e/o obbligazioni convertibili - e servizi di consulenza strategica alle piccole e medie imprese italiane. Identifica, promuove e gestisce le opportunità di investimento nel capitale di rischio, con obiettivo di smobilizzo a medio termine. Ha uffici operativi a Roma e Milano ed è presente anche all’estero, presso partner finanziari locali legati a Sofipa da rapporti azionari o accordi strategici.

Oltre ai mezzi propri, Sofipa gestisce fondi di investimento per conto di investitori italiani ed esteri. La società non si impegna in progetti localizzati nel Mezzogiorno in ragione di questa circostanza, ma evidentemente non si escludono operazioni con imprese meridionali.

Sogesid Spa - Società gestione impianti idrici

Sede legale: Roma, Via S. Nicola da Tolentino 5 - Tel: (06) 487851
Anno di costituzione: 1994
Capitale interamente versato: £ 10.000.000.000
Azionista unico: ministero del Tesoro
Consiglio d’amministrazione: prof. Mario Rosario Mazzola (presidente) - ing. Bruno Bianconi (amministratore delegato) - dott. Guido Cace - dott. Fernando Carpentieri - prof. Bernardo De Bernardinis - dott. Mario De Gaetano - dott. Giuseppe Lo Presti

La Sogesid è stata creata in attuazione del decreto legislativo 96/93, e con le leggi 104/95 e 341/95, ha assunto il compito di realizzare e gestire infrastrutture idriche. Il suo ruolo strategico è quello di fungere da elemento acceleratore e promotore di impresa nello svilupo del servizio idrico integrato. La Sogesid, in base alla normativa vigente, può svolgere attività di ausilio nei confronti del ministero dei Lavori pubblici e dei soggetti interessati, per la trasformazione del servizio idrico integrato nel senso richiesto dalla legge Galli (36/94). Svolge quindi attività di istruttoria, supporto tecnico e realizzazione degli interventi nel settore idrico, nonché le attività connesse a favorire una piena utilizzazione delle risorse previste nel Quadro comunitario di sostegno. Per lo svolgimento dei suoi scopi istituzionali, la Sogesid può costituire società regionali “a termine”, trasferendo a queste le attività necessarie.

La Sogesid Spa, inoltre, opera in intesa con le Regioni nei seguenti settori:

- accertamento delle infrastrutture esistenti;
- predisposizione dei programmi degli interventi, dei piani finanziari e dei modelli organizzativi degli ambiti territoriali ottimali per la gestione idrica;
- progettazione degli interventi prioritari;
- assistenza, in qualità di “stazione appaltante”, per l’affidamento della gestione degli ambiti territoriali ottimali e per l’affidamento e la realizzazione di opere programmate, cesimento di utenze civili ed industriali, monitoraggio dei sistemi di riscossione.

Dal 1996 la Sogesid è titolare di una convenzione con la Regione Campania per la gestione temporanea, in regime di concessione, degli impianti di depurazione del golfo di Napoli (ex P.S. 3). L’operazione è finalizzata al ripristino, all’adeguamento ed all’ammodernamento dei sistemi depurativi, che in seguito dovranno essere trasferiti ai soggetti individuati dalla legge Galli, ed all’attivazione di un regolare servizio di riscossione delle tariffe per i servizi di depurazione e fognatura assicurati. Nella seconda metà del 1997, la Sogesid ha chiesto una revisione parziale della convenzione, in modo da ottenere clausole più favorevoli e per ricevere dalla Regione la provvista necessaria al pagamento del corrispettivo dovuto per l’esercizio degli impianti.

Convenzioni analoghe, per la gestione di depuratori o di acquedotti, sono in corso di definizione con le Regioni Basilicata, Molise ed Abruzzo e con il Comune di Reggio Calabria.

Spi - Promozione e sviluppo imprenditoriale Spa

Sede: Roma, Via Maurizio Bufalini 8 - Tel. (06) 854541
Anno di costituzione: 1955
Capitale sociale: £ 150 miliardi.
Risorse nazionali assegnate dal governo (l. 181/89, l. 513/93 e l. 67/88): £ 900 miliardi.
Fatturato annuo di gruppo 1996: 56,6 miliardi.
Risultati d’esercizio 1996: + £ 775 miliardi.
Investimenti complessivi (Spi+imprenditori privati): £ 1.800 miliardi.
Numero di imprese avviate negli ultimi cinque anni: 521
Numero di posti di lavoro creati: 10.634 (7.904 attraverso l’attività di reindustrializzazione; 2.730 attraverso la rete regionale di centri incubatori Bic/Cisi)
Tasso di mortalità delle iniziative avviate (dati bilancio 1996): 5%.
Azionista unico: Cofiri Spa
Consiglio d’amministrazione: dr. Agostino Paci (presidente) - dr. Romualdo Volpi (vice presidente e amministratore delegato) - dr. Giancarlo D’Andrea (vice presidente) - dr. Giorgio Massone (direttore generale) - dr. Augusto Rocchi - dr. Riccardo Bruno - dr. Leonardo Buonvino - prof. Michele Pallottino - prof. Gaetano Golinelli - dr. Umberto Minopoli - dr. Costantino Leggeri

La Spi è la Società finanziaria di investment banking (attività mirata alla reindustrializzazione delle aree di crisi) e di sviluppo territoriale (attività svolta attraverso la propria rete regionale di centri incubatori Bic/Cisi) del gruppo Cofiri, che a sua volta fa capo all’Iri. La Spi opera come strumento del governo per creare nuova occupazione nel territorio nazionale, con priorità nel Mezzogiorno e nelle aree di crisi del Centro-Nord. Agisce come partner d’impresa dei privati in iniziative produttive di piccola e media dimensione operanti in tutti i comparti dell’industria e dei servizi.


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