Come liberare gli afghani dalla tirannia del papavero
di Vittorio Mathieu
[30 mag 07]


Se gli Usa potessero sviluppare di fatto tutta la loro potenza militare, batterebbero agevolmente una coalizione formata dal resto del mondo. Questo uso della guerra ha fatto però il suo tempo e l’ultimo a crederci rimase Napoleone. Oggi la guerra tradizionale è solo uno degli strumenti di una “politica condotta con altri mezzi”, e il difetto degli Usa non è di non capirlo, ma è di non tener conto abbastanza del principio inverso, che la politica in genere è una guerra condotta con altri mezzi. Sulla prima fase della guerra in Iraq, ad esempio, non si finirà mai di discutere, ma un punto dovrebbe essere chiaro: e cioè che si trattava solo di una prima fase. In compenso contro altri nemici – che non sono Stati canaglia ma sono ancor più pericolosi – appunto i mezzi di guerra tradizionale andrebbero applicati con più decisione.

Prendiamo l’esempio dei produttori di papavero in Afghanistan, i cui proventi non possono essere incassati da un governo legittimo, però sono protetti dai talebani, che ne traggono una sorta di tassazione. Ora, non sarebbe difficile distruggere le coltivazioni di papavero con gli elicotteri, privando i terroristi dei loro fondi e difendendo gli occidentali dalla morfina. Più complessa, ma analoga, la situazione in Venezuela: anche qui mezzi di guerra tradizionali andrebbero impiegati contro la coca. C’è un esempio svizzero da ricordare. Quando la Svizzera volle limitare ai terreni più adatti la coltivazione della vite, molti contadini rifiutavano di spiantarla, e la confederazione mandò gli elicotteri. I contadini avevano tutti un fucile in casa, come militari in congedo, e spararono agli elicotteri: ma il risultato è che oggi il vino svizzero è il più genuino del mondo. Così pure il papavero afghano potrebbe restringersi alla produzione di morfina come palliativo.

Qualcuno obietterà che in questo modo gli Usa si inimicherebbero le popolazioni. In un primo tempo, non c’è dubbio. In un secondo tempo è più probabile che i coltivatori di papavero si ribellino contro i narcotrafficanti e i talebani, che attirano incursioni sui loro campi. Poi costerebbe meno organizzare un piano Marshall in favore di quelle popolazioni. Anche durante l’ultima guerra gli angloamericani bombardarono le città europee: alla fine gli europei li accolsero come liberatori. 

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