Guida semiseria alla lettura dell'Antico Testamento
di Vittorio Mathieu
[18 giu 07]


Alcuni miei colleghi laici (e laicisti) raccomandano la lettura della Bibbia nelle scuole. Pensano all’Antico Testamento, e la loro raccomandazione si può accogliere a patto che a guidare la lettura vi siano talmudisti esperti, capaci di proporre interpretazioni, non solo in contrasto tra loro, ma in contrasto con la lettera del testo sacro. G. K. Chesterton, convertitosi, lodava al contrario la Chiesa cattolica perché vietava la lettura dell’Antico Testamento ai non esperti. Per quanto infatti a volte sia paradossale la morale del Nuovo Testamento, quella del Vecchio, presa alla lettera, va spesso contro i buoni costumi.

Alcuni salmi hanno dovuto addirittura essere espunti dal canone della Chiesa di Roma. Altre storie vanno prese con le molle, qualunque ne sia il significato allegorico. Il lodatissimo Davide non si limita a giacere con le mogli degli altri (ad esempio con Betsabea), ma provocava ad arte la morte del legittimo consorte. Forse voleva regolarizzare la situazione. Il profeta Daniele dice che Dio lo perdonò, e questo può essere vero. Ma come interpretare il comportamento del saggissimo Salomone, che prese settecento mogli e trecento concubine? D’accordo, il numero serve a ciò che gli inglesi chiamano “magnificare”. Probabilmente si deve leggere sette mogli e tre concubine; ma non sarebbe stato più saggio l’inverso? Tra l’altro sette mogli implicano sette suocere, a meno che si sposino contemporaneamente due sorelle (come, del resto, ho visto fare in almeno due casi durante la mia vita).

Il grave però viene dopo. Quelle donne, non tutte di Israele, corruppero il modo di pensare di Salomone; e Dio non lo perdonò. Ma fece scontare la pena non a lui, bensì ai suoi discendenti. Questo tipo di sanzione, tutt’altro che alieno dalla mentalità ebraica, va però nettamente contro la nostra; e qui le spiegazioni dei talmudisti dovranno essere particolarmente accurate. Al tempo del Vaticano II la libera lettura dell’Antico Testamento fu una delle molte imitazioni del protestantesimo. Oggi però la Chiesa si è fatta cauta, e l’idea è passata ai laicisti.

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