Pannella e il bisogno di presenza
di Vittorio Mathieu
[18 gen 08]


In una recente trasmissione “Porta a porta” Marco Pannella ha deprecato l’eccessivo spazio che i media danno al sommo Pontefice. L’episodio della mancata lezione alla Sapienza di Roma ha senza dubbio aggravato la situazione, perché per più giorni la Chiesa cattolica ha superato perfino i coniugi Mastella nell’occupare i tempi e lo spazio dei telegiornali. Probabilmente, però, il Vaticano non l’ha fatto apposta. Col passare degli anni il bisogno di presenza di Pannella si fa sempre più forte. Egli ha sempre dimostrato di saper attirare l’attenzione più di altre personalità espresse dal radicalismo, anche in momenti in cui avrebbero avuto più rilevanza di lui Emma Bonino e Daniele Capezzone.

Poi a Porta a porta Pannella si è adontato perché il Rettore della Università Lateranense gli ha ricordato i digiuni di cui si è servito per restare sulle prime pagine. Non se ne vede il perché. Gli asceti hanno sempre praticato il digiuno a scopo di purificazione e, al tempo stesso, di miglioramento del ricambio. A giudicare dall’età il medesimo obiettivo è stato raggiunto anche da Pannella. In altra sede io gli rimprovererei piuttosto i suoi gusti in fatto di donne. Ad esempio, quando era in grado di mandare qualcuno in Parlamento scelse Cicciolina, che aveva il difetto essenziale di non essere la più bella. Io avrei puntato, ad esempio, su Moana Pozzi, posto che accettasse.

 

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