Geopolitica alpina
di Pierluigi Mennitti

Ideazione di gennaio-febbraio 2006

Le Alpi
Werner Bätzing
Bollati Boringhieri, Torino, 2005
pp. 485, € 70

In Italia ci si accorge di avere una regione alpina solo in alcune, straordinarie occasioni. Di recente è accaduto con la rivolta dei cittadini della Val di Susa per il tracciato del collegamento ferroviario di alta velocità (tav), uno dei percorsi Ovest-Est che l’ue ha individuato per rafforzare i legami commerciali e culturali nell’Europa riunificata. O ancora con i grandi investimenti che hanno interessato l’area alpina piemontese per le olimpiadi invernali di Torino di febbraio. Eppure, si tratta di una regione fondamentale, nel cuore del Continente, che abbraccia i sei paesi che costituiscono l’asse dell’Europa continentale: Francia, Italia, Germania, Svizzera, Austria e Slovenia.
A colmare il vuoto di studi, giunge in libreria l’approfondito lavoro di Werner Bätzing, professore tedesco di geografia e studioso di teologia evangelica e filosofia. Quasi cinquecento pagine dense di ricostruzioni storiche (l’epoca dell’economia agricola, la rottura del mondo alpino tradizionale, l’irruzione della società industriale nel Diciannovesimo secolo, la nascita e lo sviluppo del turismo), sviluppate nell’analisi socio-economica della grande trasformazione che ha investito l’area alpina a cavallo degli ultimi due secoli. Un’epoca di vaste trasformazioni che hanno completamente cambiato il volto e l’ambiente di una regione a torto considerata avulsa dai grandi processi europei. Il volume si conclude con uno sguardo al futuro nella prospettiva di una nuova sensibilità riassunta nel concetto di sviluppo sostenibile. Una sfida economica e istituzionale all’insegna di una ritrovata unità e di un ruolo da protagonista nell’Unione Europea.