Weekend, è di scena la città multietnica
di Pierluigi Mennitti
[25 mag 07]


Da oggi, e per quattro giorni, si svolge a Berlino, in gran parte nel famoso quartiere di Kreuzberg, la manifestazione chiamata Carnevale delle Culture. Una lunga kermesse che riunisce artisti e musicisti che hanno portato nella capitale tedesca suoni e tradizioni dei loro paesi d’origine. In cartellone appuntamenti di genere diverso, dal corteo in maschera alle occasioni per i più piccoli, fino alle esibizioni di bande di musiche etniche, folk, hip-hop. Quasi un’olimpiade della musica: 4mila e cinquecento artisti in rappresentanza di settanta paesi, Germania compresa. La curiosità è che i gruppi che suonano sono costituiti da musicisti che vivono a Berlino: non è dunque un festival ad inviti o una collezione di gruppi musicali provenienti da altri paesi, ma un vero e proprio raduno delle tante facce che compongono il complesso melting-pot berlinese.

La manifestazione giunge al suo dodicesimo anno di vita. È cresciuta di anno in anno, attirando un numero sempre maggiore di visitatori. Per l’edizione di quest’anno si prevede l’arrivo di un milione e mezzo di partecipanti che si snoderanno per le strade di Kreuzberg e anche di Neukölln, il quartiere in cui ha sede il comitato organizzatore. Oltre alla buona musica e all’atmosfera di festa, l’iniziativa si inserisce nel tentativo di amalgamare le diverse anime “straniere” della città attraverso musica e cultura. Il patrocinio del Senato ha questo obiettivo, mentre le singole manifestazioni sono autofinanziate dagli stessi gruppi. Forse una goccia di allegria nel grande mare dei problemi che l’integrazione di diverse culture pone a una città variegata come Berlino, ma è un’iniziativa che vale la pena di seguire, perché è nata spontaneamente e altrettanto spontaneamente è cresciuta e si è affermata nel corso del tempo. Sino ad oggi, Berlino è riuscita a tenere assieme tensioni e speranze dei tanti gruppi che sono arrivati in questa capitale atipica, riducendo al minimo le ribellioni che in altre città europee hanno segnato le cronache recenti.

Tornando al Carnevale, la festa si snoderà per le vie dei due quartieri limitrofi di Kreuzberg e Neukölln e sarà articolato in doverse aree, a seconda dell’area geografica da cui provengono i gruppi che si esibiranno. Il Barrio Latino, occupato dai musicisti spagnoli e latino-americani. L’area eurasica, con i gruppi balcanici, indiani, mongoli e dell’estremo Oriente (qui è inserito anche il gruppo salentino della pizzica). La grande tradizione turca, che a Kreuzberg è praticamente vita quotidiana, raccolta nel Bazaàr Oriental. L’Africa radunata nello spazio denominato Farafina. E, incredibile ma vero, anche una concessione alla moda del momento, la musica religiosa, declinata però nelle tante religioni che attraversano il mondo, dal cristianesimo al buddhismo (qui ci asteniamo dal dibattito sulla cifra religiosa del buddhismo), dall’ebraismo all’islamismo. Qualcuno potrà storcere il naso, di fronte a questo happening multiculturale, che può apparire ingenuo e incline al politicamente corretto. Ma se vi trovate da queste parti e non volete dargli una valenza sociale, venite lo stesso ad ascoltare un po’ di buona musica. Ne varrà comunque la pena.

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