A
conferma dell’analisi sulla politica interna tedesca fatta ieri su
Alexanderplatz, giungono oggi i risultati del sondaggio sulle
intenzioni di voto realizzato dal prestigioso istituto demoscopico
Allensbach. Se nel dettaglio sono rintracciabili piccole ma
significanti variazioni, a livello generale emerge la fotografia di
uno stallo soprattutto per quel che riguarda soluzioni governative
alternative alla Grosse Koalition. Specchio di una situazione
politica interna che non riflette né lo splendore di Angela Merkel
negli affari esteri né l’ottimismo per la robusta ripresa economica.
Ma al contrario, il litigio continuo tra i due partner che blocca le
riforme e le iniziative governative.
L’elemento che
spicca di più è quello della crisi dell’Spd, il partito
socialdemocratico che non sembra aver trovato con il pacioso Kurt
Beck né una leadership autorevole né una politica chiara per il
dopo-Schröder. I dati registrano un calo del 5 per cento rispetto al
voto di quasi due anni fa, in parte assorbito dalla nuova formazione
di sinistra, la Linke. Il risultato è ancor più pesante perché tutto
maturato nelle regioni occidentali, dove i socialdemocratici perdono
l’elettorato urbano e borghese a favore dei Verdi e quello più
operaista a favore della Linke. Stabile la Cdu, che si consolida
come primo partito al 35 per cento, ma l’effetto Merkel non tracima
dal pubblico apprezzamento al consenso elettorale. Servirà di più in
termini di progetto e forse anche il futuro politico della
cancelliera dipenderà non tanto dal proscenio internazionale quanto
dal lavoro sulle questioni interne.
I
partiti minori crescono poco, quel tanto che serve a
tesorizzare la leggerezza dell’opposizione. Ma nessuno di
loro è in grado di assicurare al partner di riferimento il
consenso necessario a un governo più omogeneo. I liberali
sono al 10,5 e dunque una coalizione giallo-nera non è
possibile. I Verdi sono al 10,3 e dunque nessuna chance per
la riproposizione di un esecutivo rosso-verde. Chi cresce un
po’ di più è, come detto, la Linke, attestata anch’essa al
10,3, un aumento maturato ad Ovest, ma il partito non ha
alcuna capacità coalizionale, almeno per il momento. Dunque,
proprio quella Grosse Koalition che non entusiasma per i
risultati prodotti sinora, resta l’unica opzione possibile,
giacché maggioranze alternative prevedono solo aggregazioni
di tre partiti: soluzioni ancora troppo lontane sul piano
culturale e politico.
(c)
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