Condannati alla Grosse Koalition
di Pierluigi Mennitti
[14 giu 07]


A conferma dell’analisi sulla politica interna tedesca fatta ieri su Alexanderplatz, giungono oggi i risultati del sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato dal prestigioso istituto demoscopico Allensbach. Se nel dettaglio sono rintracciabili piccole ma significanti variazioni, a livello generale emerge la fotografia di uno stallo soprattutto per quel che riguarda soluzioni governative alternative alla Grosse Koalition. Specchio di una situazione politica interna che non riflette né lo splendore di Angela Merkel negli affari esteri né l’ottimismo per la robusta ripresa economica. Ma al contrario, il litigio continuo tra i due partner che blocca le riforme e le iniziative governative.



L’elemento che spicca di più è quello della crisi dell’Spd, il partito socialdemocratico che non sembra aver trovato con il pacioso Kurt Beck né una leadership autorevole né una politica chiara per il dopo-Schröder. I dati registrano un calo del 5 per cento rispetto al voto di quasi due anni fa, in parte assorbito dalla nuova formazione di sinistra, la Linke. Il risultato è ancor più pesante perché tutto maturato nelle regioni occidentali, dove i socialdemocratici perdono l’elettorato urbano e borghese a favore dei Verdi e quello più operaista a favore della Linke. Stabile la Cdu, che si consolida come primo partito al 35 per cento, ma l’effetto Merkel non tracima dal pubblico apprezzamento al consenso elettorale. Servirà di più in termini di progetto e forse anche il futuro politico della cancelliera dipenderà non tanto dal proscenio internazionale quanto dal lavoro sulle questioni interne.

I partiti minori crescono poco, quel tanto che serve a tesorizzare la leggerezza dell’opposizione. Ma nessuno di loro è in grado di assicurare al partner di riferimento il consenso necessario a un governo più omogeneo. I liberali sono al 10,5 e dunque una coalizione giallo-nera non è possibile. I Verdi sono al 10,3 e dunque nessuna chance per la riproposizione di un esecutivo rosso-verde. Chi cresce un po’ di più è, come detto, la Linke, attestata anch’essa al 10,3, un aumento maturato ad Ovest, ma il partito non ha alcuna capacità coalizionale, almeno per il momento. Dunque, proprio quella Grosse Koalition che non entusiasma per i risultati prodotti sinora, resta l’unica opzione possibile, giacché maggioranze alternative prevedono solo aggregazioni di tre partiti: soluzioni ancora troppo lontane sul piano culturale e politico.

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