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  CALCIO: 27a giornata

La barba al palo 

di Ernesto Granpasso

“Quando dicevo che avevo un fratello più bravo di me, mi guardavano tutti come se fossi un pazzo”. La frase è di Filippo Inzaghi, fratello di Simone, l’attaccante della Lazio esploso in questo ultimo scorcio di stagione e balzato in una manciata di giorni dal ferro della panchina dell’Olimpico all’Olimpo della Nazionale. Passando per la quadripletta al Marsiglia in Champions League, per i gol a Milan e Inter in campionato, per la magica serata di Chelsea e per il trionfale derby di Roma. Dove non ha segnato ma ha fatto segnare, facendo reparto da solo, interpretando nel migliore dei modi il nuovo schema erikssoniano del 4-5-1.

La saga degli Inzaghi è una splendida favola tutta italiana, forse troppo italiana. Una famiglia felice, due bei rampolli, una mamma molto presente, forse troppo, che si divide tra Roma e Torino portando teglie di lasagne all’emiliana a tutti e due i suoi gioielli, belli, famosi e tanto, tanto mammoni. I due potrebbero essere gli interpreti di uno spot del Mulino Bianco, quello della famiglia perfetta. E invece sono i protagonisti di un altro spot, quello della Danone, ancora insieme, fanciullescamente pronti a litigarsi e a dividersi il barattolo ai frutti di bosco. Si litigheranno e si divideranno trofei ed emozioni, coppe e scudetti, e – da mercoledì – anche una maglia della nazionale. Per ritrovare due fratelli in maglia azzurra bisogna risalire alla preistoria del calcio: i Milano nel 1912-’13 e i Cevenini nel 1915, nomi sconosciuti e immagini (fotografiche ovviamente) in bianco e nero. Neppure i Baresi furono mai convocati contemporaneamente.

Filippo, 26 anni, Pippo per i tifosi bianconeri, è venuto alla ribalta qualche anno fa. Celebrato rapinatore d’area e di rigori, ha regalato alla sua Juve tricolori e successi, entrando nel ristretto circolo dei venerati idoli pallonari e delle riviste rosa da sempre in cerca di foto segrete tra una discoteca e una vacanza in Sardegna. Simone, 23 anni, inevitabilmente Inzaghino per i tifosi biancocelesti, la sua celebrità se l’è dovuta sudare un po’ di più. Oppresso, si fa per dire, da cotanto fratello, ma pure dall’ombra di un certo Christian Vieri, la cui eredità ha dovuto raccogliere nel cuore dei sostenitori laziali. Irrequieto e passionale Pippo, grande divoratore di biscotti Plasmon; tranquillo e distaccato Simone, che ai biscottini dell’infanzia preferisce i manicaretti di mammà. Tanto diversi nel carattere, quanto simili nel gioco. Rapaci d’area di rigore, incubo dei portieri avversari, le traiettorie dei due fratelli d’Italia s’incrociano questa settimana ai cancelli della Borghesiana, il ritiro della Nazionale, per poi dividersi a quelli del Delle Alpi, lo stadio di Torino dove sabato prossimo si scontreranno nella sfida scudetto.

E chissà che quella di sabato non sia la prima e l’ultima sfida di Pippo contro Simone. I due fratelli si vogliono bene (di recente Simone ha detto di preferire la Coppa dei Campioni, così da lasciare la gioia dello scudetto a Filippo) e avrebbero in mente di ridurre a mamma Inzaghi il numero dei viaggi con le teglie. Filippo, alla Juve, è sempre meno Pippo. I tifosi lo adorano ma l’allenatore Ancelotti gli preferirebbe l’argentino del Parma Crespo. Che interessa anche alla Lazio. Ma alla Lazio il presidente Cragnotti accarezza anche il sogno di mamma Inzaghi: riunire la prole sotto la casacca biancoceleste. I rapporti tra le due società sono buoni, il cileno Salas ha qualche problema con l’allenatore della Lazio Eriksson e siamo pronti a scommettere qualcosa sul fatto che la telenovela degli Inzaghi non si concluderà con la fine di questa stagione agonistica. Resta un interrogativo: possono due fratelli così simili giocare contemporaneamente nella stessa squadra? A Zoff, per il momento, l’ardua sentenza.

INZAGHI
BROTHERS

(insieme
anche su
Internet)

www.angel
fire.com/co/vip

I FAN DI
FILIPPO

(un sito
non ufficiale)

www.homes
.acmecity.com/
animation/
penandink/
74/inzaghi

SIMONE
IN EUROPA

(il sito della
Soccer age)

www.socce
rage.com/en/
04/00905.html