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  CALCIO: 27a giornata

QuattroQuattroDue 

di Giambo

Giornata ironica, quasi beffarda. La Juventus gioca meglio, trascinata da un incontenibile Davids, ma scopre l’amara importanza di un arbitraggio totalmente a sfavore; il Milan orfano di Boban schiera un centrocampo assolutamente privo di estro che si affida alle geometrie (rare) del solo Albertini. E’ dura vincere con quel Paparesta, come per L’Inter di due anni fa con i vari Rodomonti, Messina, Collina eccetera... e forse come per la Lazio di quest’anno. Che questa giornata sia di monito ai futuri campioni d’Italia: il campionato rimane tecnicamente molto equilibrato, non ci sono invincibili né marziani, ma solo una miriade di errori arbitrali che lo rendono episodico quanto falsato. Juventus-Lazio necessita di un arbitraggio perfetto per salvare la credibilità del tanto celebrato campionato italiano.

Difficile esaminare tatticamente il derby della capitale. Parlare del dominio a centrocampo del 4-5-1 laziale nel primo tempo o del ritrovato equilibrio tattico dei giallorossi grazie ad Assunçao nella seconda frazione è marginale. Non si è giocato un brutto calcio semplicemente perché per giocare male bisogna giocare. Roma e Lazio a calcio non hanno giocato. Molte le attenuanti, dalla condizione fisica precaria, per differenti motivi, di entrambe le squadre, al nervosismo tipico di chi, per differenti motivi, non può perdere. Non si riescono a contare oltre quattro passaggi di fila, fallo sistematico in ogni zona del campo, calci a tutto meno che al pallone, scivolate a due piedi sulle caviglie, con tutto ciò che consegue. Fin troppo poche le barelle (tre) come i dodici minuti di recupero. Fin troppe invece le scenate così come i cartellini gialli. Spettacolo indecoroso. Sono le partite che convincono anche gli innamorati di questo gioco che forse l’overdose è nociva, se non altro in questa fase della stagione. Ci consola il Verona di Prandelli che privo del gioiello Morfeo inanella l’ottavo risultato utile consecutivo umiliando l’undici di Mondonico che, appena una settimana fa, aveva per lunghi tratti messo alle strette la capolista; evidentemente si può giocare un buon calcio e raggiungere l’obbiettivo anche senza grandi giocatori, o grandi picchiatori.