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  REGIONALI 2000: LA CAMPAGNA DEL POLO

E' sull'economia
l'alternativa
al centrosinistra

di Giovanni Orsina

Come tutte le scadenze elettorali, anche le ormai prossime Regionali hanno scatenato un meccanismo perverso, generato dal sovrapporsi di logiche diverse e contrapposte: da un lato le due coalizioni devono presentarsi il più possibile compatte e coerenti; dall’altro le singole forze politiche che ne fanno parte hanno bisogno di conservare intatto e visibile il proprio profilo individuale. La coesistenza di elementi di proporzionale e di maggioritario nelle istituzioni, del resto, rende quest’esito inevitabile – e nella prolungata campagna elettorale che stiamo vivendo, destinata a concludersi soltanto l’anno prossimo con il voto nazionale, di scontri più o meno meschini fra una logica di schieramento e una di partito ne vedremo sicuramente parecchi.L’alleanza di centrodestra, in questo quadro, non è riuscita a fare eccezione: dal tentato e mancato accordo con i radicali, ai dissensi che su questo accordo, e sulla candidatura a presidente della regione Lazio, hanno diviso Forza Italia dal Ccd, alle recenti polemiche sulla legge che regola l’aborto. Diversamente da quel che accade nella coalizione di sinistra, però, le fratture che emergono all’interno del Polo sono per lo più di natura strumentale: non sembrano, insomma, scaturire da reali contrasti ideologici e programmatici.

A caccia dell’elettorato cattolico e moderato, sulla scia di una Chiesa dinamica e capace di iniziative di altissimo livello, costruendo sulle sempre più profonde angosce culturali del paese, Alleanza Nazionale sta cercando di promuovere un “ritorno ai valori”. L’operazione, anche se forse sopravvaluta il tradizionalismo etico degli italiani, ha certamente un senso. E però, soltanto con grande difficoltà può spingersi troppo oltre, né può andare a toccare convinzioni ormai consolidate nella coscienza pubblica. Sull’immigrazione e sulla gestione delle culture “altre”, ad esempio, un partito postfascista come An calpesta terreno minato: Haider insegna. E argomenti come l’aborto sono oggi indisponibili alle forze politiche: per una revisione profonda della legge 194 non esiste una maggioranza, né alla Camera, né nel paese.La riforma delle istituzioni rimane forse l’argomento che maggiormente divide il centrodestra. Per due motivi, però, questo tema ha un rilievo minore di quanto potrebbe, e forse dovrebbe, avere. 

Il primo è che gli italiani sono letteralmente nauseati dai dibattiti sulle istituzioni in generale e sui sistemi elettorali in particolare. Sbagliano, ma li si può capire. Il secondo è che, a causa un po’ di questa stanchezza generale, un po’ del marasma nel quale si trova la politica italiana, le posizioni in materia si stanno molto ammorbidendo. I fondamentalismi elettorali sono acqua passata. Come appare ormai evidente, la stabilità politica non potrà passare che per una forma, possibilmente coerente, di designazione diretta del vertice dell’esecutivo. E su questa posizione il centrodestra può senz’altro trovarsi d’accordo.Ma il campo d’azione sul quale soprattutto possono muoversi oggi i partiti all’opposizione è quello economico. Un campo che ha due ulteriori vantaggi: è l’unico che, oggi, interessa davvero agli italiani; è quello sul quale è più facile far esplodere le profonde contraddizioni programmatiche interne allo schieramento di governo. Incassato l’ingresso in Europa, l’attuale maggioranza può per il resto vantare una mediocre performance economica. Inoltre, come giustamente non si stancano in questi giorni di ripetere Berlusconi e Tremonti, suscitando per altro l’altrettanto logica reazione di D’Alema, lo sviluppo della new economy sta aprendo vie nuove anche alla politica – vie che il centrodestra è più attrezzato a percorrere. E che, almeno finché si conserva all’opposizione, può percorrere sostanzialmente unito: non è certo un caso che la consistente parte economica dell’accordo fra Forza Italia e la Lega, per quel poco che se ne è saputo, non abbia suscitato alcuna reazione negativa né da parte di An né da parte del Ccd.

gorsina@luiss.it

 

FORZA ITALIA
SULL’ECONOMIA

(intervista di
Berlusconi
al Corriere
della Sera)

www.forza-
italia.it/sezioni/
Berlusconi/
Interviste/
2000030
3103353.html

LE RAGIONI
DELL’ALLEANZA
POLO-LEGA

(in un’intervista
di Urbani)

www.forza-
italia.it/
sezioni/
Novita/
200002111
05306.html

LA CARTA
DEI VALORI
DI AN

(dal sito
di Alleanza
nazionale)

www.alleanza-
nazionale.it/
index2_nj.htm

CASINI DIXIT
(il discorso
al Consiglio
nazionale
del 4 marzo)

www.ccd.it/
cons_naz.htm