...

 

  REGIONALI 2000: LA FALSA PARTENZA

L'ora dei Tafazzi.
Così è la vita
nei partiti italiani

di Mauro Mazza

Nel mezzo di Mai dire gol, Tafazzi compariva all’improvviso nello schermo: baffetti sottili, sguardo furbastro e implacabili colpi di clava proprio lì, a battere il tempo, a farsi del male. Per alcuni anni il virus-Tafazzi è stato periodicamente individuato in taluni atteggiamenti della sinistra italiana, capace di fare autogol con la disinvoltura del mitico Comunardo Niccolai, quando il Cagliari di Gigi Riva donava in campionato, ma doveva fare i conti con il frequente cupio dissolvi del suo difensore centrale. Il governo Prodi, nel ’97, va a gonfie vele non appena tagliato il traguardo dell’euro? Tafazzi compare all’improvviso, assume le sembianze di Fausto Bertinotti e comincia a menarla con la storia delle trentacinque ore settimanali. D’Alema, da Palazzo Chigi, recita la parte dell’alleato affidabile durante la guerra in Kosovo? Tafazzi-Cossutta se ne a Belgrado, abbraccia Milosevic e accusa il governo (di cui continua a far parte) d’essere guerrafondaio. D’Alema riesce a risolvere una crisi-lampo del governo e tenta di rilanciare l’esangue centro-sinistra? Tafazzi-Parisi intona il ritornello del “premier da cambiare”, ché altrimenti le elezioni si perdono. L’elenco potrebbe continuare a lungo fino alla cronaca delle ultime ore, con la guerra tra Ds e Ppi per la presidenza della regione Campania.

Ma la novità è un’altra. Il virus Tafazzi ha contagiato anche il centro-destra che infatti, sul più bello, comincia a martellarsi proprio là, col rischio di vanificare tutto, dai favori del pronostico elettorale alla concreta possibilità di governare l’Italia nella prossima legislatura. Qualche esempio. Si profila l’intesa coi radicali, che darebbe scacco matto alla parte avversa? Tafazzi si traveste da Casini, da Buttiglione e perfino da Publio Fiori fino a quando Beusconi e Pannella si arrendono e dicono: “Non se ne fa nulla, lasciamo perdere”. La Lega Nord si è ravveduta e sottoscrive un patto con il Polo che manda in archivio l’utopistica secessione? Tafazzi-Borghezio vuole un parlamento del Nord e Tafazzi-Bossi si dice d’accordo con lui. Il referendum del prossimo 21 maggio potrebbe realizzare e favorire un sistema elettorale finalmente maggioritario? Tafazzi-Urbani si accompagna ai molti Tafazzi del centro-sinistra per inseguire un modello neo-proporzionale che aggiunge, e non ce n’era bisogno - confusione a confusione.

Ma il virus non si è fermato al Polo. Ha contagiato anche Pannella e la Bonino. Sì, proprio loro, i profeti del bipartitismo, ora alla guida di una lista fatta in casa, contro la destra e contro la sinistra, a fare da terzo, incomodo polo. Insomma, siamo al trionfo di Tafazzi. Siamo tutti figli di Aldo, Giovanni e Giacomo. Così è la vita...

m.mazza@rai.it

 

POLITICA
ON LINE

(quotidiano
d’informazione
politica)

www.politica
online.com

RADIO
RADICALE

(la politica
multimediale)

www.radio
radicale.it

TAFAZZI
UNOFFICIAL

(da mito
della sinistra
a simbolo
del teatrino
della politica)
www.geocities.
com/Hollywood/
3664/tafazzi.htm